La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

Gli errori a scuola possono essere intelligenti, il vero errore è non considerarli parte della lezione

L’errore, nella didattica, è pensare che gli errori a scuola siano una cosa brutta. Arrabbiarsi con un bambino che fa un errore in un compito scolastico è come sgridare un bambino di un anno che cade mentre sta imparando a camminare.

È impegnato nell’apprendimento di qualcosa di importante, perché penalizzarlo?

Gli errori sono una parte naturale dell’apprendimento, l’apprendimento senza errori non è quasi mai possibile. Quando un bambino individua un errore e lo corregge, e gli adulti intorno a lui lo incoraggiano positivamente, sta imparando a:

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024
  1. Fidarsi di sé stesso delle sue capacità.
  2. Diventare più conscio del proprio percorso di apprendimento.
  3. Capire che anche negli altri eventi della vita un errore è opportunità e non per forza fallimento.

È proprio così, l’errore è opportunità, perché permette di approfondire gli aspetti del percorso che si sta intraprendendo e rinforzare quelli che lo necessitano.

Purtroppo molti dei test che vengono somministrati ai bambini e i ragazzi che sono impegnati in un percorso di apprendimento hanno un punteggio che si basa sulla quantità di errori, nel quale più sono numerosi gli errori più il punteggio sarà basso. Il problema di questi test è che spesso vengono somministrati, valutati e viene consegnato ai ragazzi il giudizio finale senza che sappiano quali errori hanno fatto, o se lo sanno non viene data l’opportunità di lavorare costruttivamente con quegli errori, farne un tesoro, un momento di scoperta e di miglioramento.

Un errore, così, si perde, perde il suo significato più importante e diventa per lo più qualcosa da odiare, perché è ciò che ha determinato un punteggio basso e non soddisfacente. Un punteggio basso a un test racchiude un insieme di preoccupazioni e ansie da parte dei bambini e dei ragazzi e delle loro famiglie. È così che l’errore diventa qualcosa da temere e la scuola si trasforma in una esperienza dolorosa e difficile.

In un corso per il primo ciclo della scuola primaria, chiamato Fantastici Noi link esterno, ho trovato un metodo molto interessante per saper gestire gli errori a scuola: il personaggio-guida Elfo Magor (MateMagor nel volume di matematica) accompagna il bambino in questa avventura a partire dal suo ingresso in classe: è un personaggio dall’aria accattivante, che coinvolge, tiene viva la curiosità, rende attivo il bambino senza farlo annoiare, neanche durante gli esercizi grafo-motori nei vari caratteri.

Elfo Magor è rassicurante anche per gli errori: capisce sempre tutto quello che il bambino “scrive come sa” e dice che “sbagliare si può”; ciò permetterà di creare espedienti magici in qualunque momento, anche per far riflettere sulle regole del comportamento o per la lettura animata (ad esempio “la storia sbagliata”), ma soprattutto per inventare una storia di classe, sullo stile dei “nonsense”.

E poi anche la correzione degli errori sui quaderni, spesso dovrebbe essere rivista. Riempire di segni rossi, sottolineature e “x” il lavoro prodotto da un bambino ha effetto di scoraggiare, svilire l’impegno, mortificare. Sarebbe meglio privilegiare una correzione più “minimal”, meno ingombrante, con un colore meno forte come per esempio il verde o l’azzurro al posto del classico rosso.

errori a scuola penna rossa

Ma anche qui si dovrebbe puntare non tanto sul mostrare l’errore ma sull’opportunità di farlo individuare al bambino stesso: per esempio facendo dei piccoli e discreti segni sulla riga in cui c’è una parola sbagliata, nel caso di un testo scritto, che il bambino dovrà poi individuare autonomamente e ridiventare, in questo modo, protagonista del proprio elaborato, prenderne il possesso e non assistere alla sua rovina con valanghe di rigacce rosse.

Anche in matematica si potrebbe individuare una strategia analoga, che non mortifichi i quaderni dei bambini (e i loro sentimenti). Nel caso di un’operazione errata si potrebbe, per esempio, fare un piccolo segno accanto all’operazione, invece di scrivere i numeri corretti vicino o addirittura sopra a quelli scritti dal bambino. Il bambino dovrebbe poi da solo, una volta venuto a conoscenza di quale operazione è sbagliata, adoperarsi per trovare l’errore e correggerlo.

errori a scuola dialogo
Scambio di battute tra Magor e il suo amico elfo Oz: quest’ultimo pone domande come se fosse un alunno, creando empatia con lui in modo da non intimorirlo con i dubbi e non farlo sentire mai inadeguato

Se c’è una cosa davvero importante per accrescere l’autostima dei bambini è sviluppare la loro autonomia. L’autonomia nei compiti e anche nella correzione di essi, processo nel quale l’insegnante è un veicolo che aiuta, non un giudice che dà una sentenza.

Vorrei lasciarvi con le parole di un grandissimo maestro:

Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa

Gianni Rodari

E tu cosa ne pensi degli errori a scuola, nella didattica? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Gabanelli: “L’uso di internet e dei social dovrebbe diventare una materia obbligatoria a scuola, perché è cruciale per la democrazia”

uso di internet e dei social

Insegnare ai giovani come usare in modo consapevole i social media e Internet è ormai una questione centrale nel dibattito scolastico, e non solo. Lo ricorda Milena Gabanelli in un suo intervento nella trasmissione “La Torre di Babele” su La7, in cui si rivolge anche agli insegnanti e lancia una proposta destinata a diventare divisiva. Sarebbe necessario, secondo la giornalista, introdurre l’educazione digitale come materia obbligatoria. la proposta di Milena…

Cellulari vietati a scuola anche per scopi didattici, esulta l’associazione dei presidi: “Così ora gli alunni saranno più concentrati”

cellulari vietati a scuola

Dopo l’annuncio delle linee guida del febbraio 2024 , il Ministro Valditara si prepara a vietare del tutto i cellulari nelle scuole elementari e medie. Come riporta il Corriere della Sera , non sarà consentito neanche l’uso didattico prima delle scuole superiori, e anzi ci sarà anche un ritorno al diario cartaceo nella scuola primaria. Si trova in accordo con il divieto Attilio Fratta, presidente del sindacato Dirigentiscuola, che propone…

Rivoltella: “Se gli studenti italiani sono i più distratti dal cellulare in classe significa che abbiamo insegnanti noiosi e genitori dipendenti dallo smartphone”

distratti dal cellulare in classe

Gli smartphone rappresentano ormai una parte sempre più pervasiva della società e, pertanto, anche della scuola. Nell’istruzione, in particolare, l’impatto delle nuove tecnologie è molto più vasto di quanto si creda, soprattutto nella capacità dei giovani di gestire uno strumento così potente e immediato. A sostenerlo è Pier Cesare Rivoltella, docente di Didattica e Tecnologie dell’Educazione all’Università di Bologna, secondo cui la responsabilità è dei genitori dipendenti dallo smartphone… e…

Terminata la sperimentazione delle classi senza voto in un liceo scientifico: gli studenti si assentano meno e stanno meglio

classi senza voto

Sui voti si è detto tutto e il contrario di tutto: c’è chi li reputa fondamentali per l’educazione degli studenti e chi invece li considera ormai superati. Fra questi ultimi ci sono anche molti studenti, secondo una recente indagine, e anche alcune voci autorevoli del mondo scolastico. Che i voti numerici non siano essenziali nella scuola contemporanea lo dimostra il modello scandinavo, così tanto apprezzato in Italia e all’estero, tanto…

Le mancano due anni alla pensione, ma decide di lasciare l’insegnamento: “Questa non è più la mia scuola”

lasciare l’insegnamento

Si parla spesso delle continue difficoltà del mestiere dell’insegnante, soprattutto negli ultimi anni. Fra continui ostacoli burocratici, meno tempo e meno fondi per la didattica, carenza di rispetto da parte degli alunni e dei genitori, oggi insegnare è sempre più difficile. E, talvolta, diventa anche impossibile. Questa è la storia di Gabriella Fenocchio, docente di lettere dal 1987 e da 25 anni alla stessa scuola, che ha deciso di lasciare…

Il prossimo anno si andrà “a scuola con i nonni” per conoscere le tradizioni, la storia e la gastronomia locale

a scuola con i nonni

Oltre a rappresentare il luogo dell’apprendimento nel senso più tradizionale, a volte la scuola diventa anche teatro di iniziative che rendono più completo il percorso di crescita degli studenti. Una di queste è il progetto “A scuola con i nonni”, organizzato a Pievepelago in provincia di Modena: l’iniziativa ha coinvolto gli studenti del locale istituto comprensivo e gli anziani della struttura protetta Casa Carani. Vediamo di cosa si è trattato….

Mindfulness in classe: i benefici sulla didattica

Mindfulness in classe

Sono sempre di più le scuole che hanno deciso di dedicare del tempo alla mindfulness, la pratica che aiuta a vivere meglio il presente favorendo la consapevolezza e la concentrazione. In effetti, sono tantissimi i benefici della mindfulness a scuola, e non solo per gli studenti ma anche per gli insegnanti. Vediamo allora quali sono, e perché promuovere questa pratica può migliorare il benessere e la gestione dello stress. Mindfulness…

Siamo nell’era del post-narcisismo, i genitori vogliono che i figli siano sé stessi ma a modo loro

sii te stesso ma a modo mio

Gli ultimi decenni hanno visto grandi cambiamenti nel rapporto fra genitori e figli. In fondo, la società si riflette nel modo in cui gli adulti si approcciano ai ragazzi e, di converso, nel modo in cui questi ultimi rispondono alle sollecitazioni dei primi. Ne parla Matteo Lancini, in un intervento durante la trasmissione Splendida Cornice in onda su Rai 3. Secondo lo psicoterapeuta, dalla famiglia autoritaria si è passati a…

Negli Stati Uniti vogliono inserire “nuoce gravemente alla salute” anche sugli smartphone

nuoce gravemente alla salute

Che gli smartphone e i social media abbiano una grande influenza sui giovani, è ormai fuor di dubbio. Sono in molti a vedere nella tecnologia una risorsa da utilizzare nella formazione dei bambini e dei ragazzi, ma ciò non vuol dire che non si debba essere consapevoli dei loro pericoli. Proprio per questo, una proposta che arriva dagli Stati Uniti è destinata a far discutere: se accolta, sui social media…

L’85% degli italiani ha il diploma, ma i laureati si fermano al 29%. La media europea è al 42%

85-degli-italiani-ha-il-diploma

Gli ultimi decenni hanno visto un notevole miglioramento nel livello di istruzione dei giovani. A dirlo non sono singoli docenti o esperti del settore, ma il rapporto annuale ISTAT per l’anno 2023 , pubblicato di recente. Si tratta di dati davvero interessanti e per certi versi sorprendenti che, tuttavia, non possono nascondere il grande lavoro sull’istruzione ancora da fare. Migliorato il livello di istruzione Come vedremo anche nei prossimi paragrafi,…

great

Hai visto la novità?

X

estate al via 2024