I bambini adorano i dizionari. Quando si acquistano, generalmente in terza, e si iniziano a utilizzare per ricercare le parole e per altre attività, i bambini si divertono e si sentono come i grandi, avendo a disposizione uno strumento tutto loro da imparare a usare con autonomia.
Il dizionario dà ai bambini il potere di ricercare da soli il significato delle parole che non conoscono, invece di chiedere a un adulto: non mi stupisco che sia uno strumento così tanto amato, nonostante nell’immaginario collettivo possa sembrare un mattone noioso.
I dizionari non servono soltanto per cercare i vocaboli, con essi si possono anche creare attività divertenti e persino giochi.
Una proposta è il Gioco del Dizionario: per svolgerlo occorrono solo carta e penna e ovviamente un dizionario.
Chi conduce il gioco, solitamente un insegnante, dice ai bambini una parola difficile e loro dovranno provare a scrivere su un foglio il significato, anche se non lo sanno (in tal caso proveranno a inventarlo).
L’insegnante o l’adulto, poi, raccoglierà tutti i bigliettini con le risposte dei bambini e leggerà le definizioni, senza dire chi ha scritto tra i bambini una determinata definizione. Loro dovranno votare, in base ad una personale analisi, quale potrebbe essere quella corretta.
A questo punto il conduttore leggerà sul dizionario il significato della parola e chi avrà scritto quello giusto riceverà un punto. Il gioco può continuare per altre manche e quindi altre parole da indovinare. Alla fine chi avrà ottenuto il punteggio più alto sarà il vincitore del Gioco del Dizionario (o vincitori, se si vuole premiare più alunni).
L’unico requisito che devono avere i bambini, per svolgere questo gioco, è riuscire a scrivere autonomamente una frase, quindi sarebbe meglio proporlo dalla fine della seconda primaria in poi. Tuttavia, visto che è un gioco che riguarda i dizionari, sarebbe meglio proporlo in terza, visto che è l’anno in cui si acquistano ed entrano a far parte della vita scolastica.
Un gioco di questo tipo può stimolare davvero la curiosità e il desiderio di scoprire questo oggetto, elementi comunque già presenti nei bambini quando si approcciano ai dizionari, libroni che non fanno paura nonostante la dimensione ma anzi, suscitano simpatia e desiderio di diventare grandi.
Esistono numerosi dizionari online oppure versioni per tablet e PC di quelli cartacei: nonostante si cerchi di limitare il numero di libri dei bambini per una questione ecologica, economica e di peso dello zaino, il dizionario cartaceo rimane sempre lo strumento più adatto per la scuola. Solo attraverso di esso i bambini possono consolidare veramente i concetti di progressione dell’ordine alfabetico e la logica dell’enorme lavoro cognitivo che c’è dietro la ricerca di una parola.
Ad esempio Il mio primo dizionario di ELI La Spiga ha tutto ciò che serve per intraprendere l’apprendimento della ricerca delle parole nella scuola primaria. Ha una grafica chiara e molto leggibile, le parole sono anche divise in sillabe, cosa utilissima perché molto spesso i bambini anche più grandi nutrono dubbi su alcune divisioni. Contiene inoltre parole per aree tematiche e altri strumenti di aiuto per la grammatica e la produzione di testi.
Aprire un dizionario e cercare una parola scorrendo l’alfabeto, imparando le tecniche per cercare le parole correttamente, è un’attività importantissima: scrivere parole su un motore di ricerca non la può assolutamente sostituire. È necessario che i bambini possiedano un dizionario cartaceo per apprendere questi fondamentali meccanismi. Inoltre, un dizionario, può durare per molti anni di scuola.
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