I bambini sono naturalmente attratti dal disegno e dalle arti visive. Per loro è naturale avvicinarsi a pennarelli, pastelli, tempere e materiali manipolativi, esprimersi e comunicare attraverso la produzione artistica. Quello che non tutti sanno è che i bambini amano anche osservare e conoscere le opere d’arte, raccontare ciò che vedono e cosa le opere comunicano loro. Per questo è importantissimo insegnare arte nella scuola primaria.
Ma quali sono le motivazioni alla base dell’importanza dell’educazione artistica a scuola? E come si può potenziare, per farla diventare una disciplina di non mero studio e valutazione, ma funzionale allo sviluppo totale della persona, in tutti i suoi aspetti?
Ashley Flory, ricercatrice del St. Jude Children’s Research Hospital, ha condotto varie ricerche sull’insegnamento dell’arte nella scuola primaria e i suoi innumerevoli vantaggi e benefici. Gli alunni hanno bisogno dell’arte. Gli esseri umani possiedono intelligenze multiple, tra queste c’è anche l’intelligenza visuo-spaziale, strettamente connessa alle arti visive.
È stato dimostrato che alcuni bambini, che solitamente faticano a esprimersi attraverso il linguaggio, riescono a potenziare la loro capacità di comunicazione attraverso l’espressione artistica. L’arte, inoltre, migliora le capacità sociali e l’interazione tra pari, creare arte può anche contribuire ad aumentare l’autostima e la fiducia in sé. La soddisfazione di avere creato un prodotto artistico, nel quale gli altri possano scorgere frammenti della nostra anima, è innegabile fonte di benessere.
Flory sostiene che l’arte insegnata a scuola permetta di migliorare anche nelle altre discipline: effettivamente il disegno e l’osservazione di opere artistiche coinvolgono competenze spaziali e logiche, indispensabili all’apprendimento della matematica e di altre materie.
Nella scuola primaria è importantissimo che i bambini entrino in contatto, inoltre, con le opere d’arte classiche, legate al paese e alla cultura in cui vivono, ma anche di altre culture. L’arte permette di conoscere la propria storia e la storia degli altri popoli, imparare che ogni cultura è ricca di emozioni e tesori e per questo degna di rispetto e conoscenza.
Il gruppo editoriale ELI propone due soluzioni per avvicinare i bambini della scuola primaria all’arte. La bambina dei quadri, di Daniele Movarelli, illustrato da Martina Tonello è un libro di narrativa della collana per l’infanzia Lilliput, vincitrice nel 2017 del Premio Andersen come miglior collana.
Il testo rende piacevole e divertente l’approccio alle opere d’arte. La storia di Diana e del suo cane Lump, che iniziano un viaggio alla scoperta di quadri famosi con le loro linee, i loro colori, le loro forme, coinvolgerà i bambini della scuola primaria invogliandoli a diventare come lei, giovano scopritori del tesoro artistico che ci circonda.
I bambini della scuola primaria ameranno la storia di Diana: l’educazione artistica è un privilegio che ogni bambino e ogni ragazzo dovrebbe avere, essere guidati fin dalla più giovane età a scoprire la bellezza dei musei e dei loro tesori, potersi esprimere attraverso la miriade di strumenti artistici oggi disponibili e accessibili per tutti.
L’altra proposta riguarda Officina d’Arte, un progetto artistico che si articola in cinque libri destinati alle cinque classi della scuola primaria. Questo percorso oltre a rappresentare un validissimo strumento per lo sviluppo delle competenze espressive del bambino, si distingue per il carattere assolutamente innovativo che mette insieme la didattica laboratoriale del saper fare e l’acquisizione di competenze nell’ambito della Storia dell’Arte trattata in modo trasversale.
Tutti i bambini sono degli artisti nati, il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi
Pablo Picasso