La rivista per la scuola e per la didattica
EDUCAZIONE

Ecco cosa faceva Maria Montessori per appassionare i bambini alla lettura

La lettura e la scrittura vengono talvolta date per scontate da adulti che ne hanno padroneggiato le abilità, ma guardandole dalla prospettiva di un bambino sono abilità di difficoltà erculea. L’alfabetizzazione è un processo complesso che coinvolge l’associazione dei simboli con i suoni, i suoni con le parole e le parole con le idee. In questo articolo andremo a vedere come Maria Montessori riusciva ad appassionare i bambini alla lettura.

“IL SEGRETO DELL’INFANZIA”

All’interno della sua lettura Il Segreto dell’Infanzia, Maria Montessori spiega i metodi da lei utilizzati per appassionare i più giovani alla lettura. Un passaggio molto interessante del libro è quello in cui racconta di come i bambini fossero in realtà interessati a decifrare i messaggi, ma non a imparare le parole.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Nella scuola in cui insegnava, infatti, “i bambini cominciarono a leggere tutte le stampe che si trovavano nella scuola: e c’erano alcuni scritti veramente difficili a decifrare, come un certo calendario dove erano stampate parole scritte in lettere gotiche”. Ai bambini piaceva il fatto di scoprire il significato di simboli nuovi, di utilizzare il proprio intuito e le proprie abilità per ottenere informazioni.

Non si trattava meramente di imparare a memoria dei termini e ricordarseli, ma di riuscire a ricavare un vero senso alle parole. Sul libro si legge: “era uno sforzo di intuizione paragonabile a quello che induce gli adulti a rimanere lungamente studiando i segni di scritture preistoriche scolpite sulla pietra, fino a che il senso che ne deriva dà la prova di aver decifrato i segni sconosciuti”.

Ebbene sì, era proprio questo il segreto della passione per la lettura: la curiosità e la volontà di decifrare termini per capirne il significato. Il fatto di riuscire a comprendere i messaggi da soli creava nei bambini un forte senso di autocompiacimento, soddisfazione e sicurezza di sé.

L’EPISODIO DEL FOGLIETTO DI CARTA

Più avanti nello spezzone del libro, Maria Montessori spiega gli errori da evitare nel cercare di insegnare la lettura ai bambini. In particolare invita ad evitare di avere troppa fretta nello spiegare i caratteri, perché questo potrebbe spegnere l’interesse dei bambini e la loro energia intuitiva.

Prosegue raccontando il fallimento dei tentativi precedenti: “anche una intempestiva insistenza a far leggere delle parole sui libri, sarebbe stato un aiuto negativo, che avrebbe, per una finalità senza importanza, abbassato l’energia di quelle menti dinamiche”. Questo fece sì che per molto tempo i libri rimasero nelle credenze.

I bambini iniziarono ad avvicinarsi ai libri solo in seguito a un episodio piuttosto curioso. Un giorno un bambino arrivò a scuola con un foglietto di carta in mano e iniziò a dire ai suoi compagni che in quel pezzo di carta ci fosse un racconto.

Gli altri gli risposero: «Non c’è niente, è un pezzo di carta rotta.» A quel punto lui iniziò a leggere il racconto e tutti i bambini gli si misero intorno per ascoltarlo. Fu proprio allora che si comprese il vero significato della lettura e i libri tornarono ad essere utilizzati e letti dai bambini.

E tu cosa ne pensi delle strategie della Montessori per appassionare i bambini alla lettura? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie 

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


In una scuola di Milano gli studenti valutano i professori: è stata annunciata la “pagella dei docenti”

studenti valutano i professori

Il tema della valutazione è uno dei più importanti in ambito scolastico, ma di solito riguarda soltanto gli studenti, con voti e giudizi che indicano un certo livello di preparazione. Eppure, oggi è altrettanto importante anche la valutazione degli insegnanti, come avviene in un liceo di Milano, in cui è stata introdotta la pagella dei docenti. A compilarla non sarebbero i colleghi, come voleva l’ex Ministro Bianchi, né le graduatorie,…

A scuola si impara facendo, l’impatto della pedagogia attiva di John Dewey

John Dewey

A ottobre ricorre l’anniversario della nascita di John Dewey: anche se il nome forse dirà poco ai più, si tratta di una figura che ha avuto un’influenza enorme sulla pedagogia moderna. Dobbiamo infatti a Dewey il concetto del learning by doing: il nuovo approccio, basato sull’idea che gli studenti imparano meglio facendo, è diventato fondamentale nelle moderne metodologie educative. Vediamo allora l’importanza di John Dewey e del suo concetto di…

Un gruppo di maestre “svuota” una libreria acquistando tutti i libri di narrativa e per bambini in vetrina

gruppo di maestre svuota una libreria

Che la lettura sia importante nello sviluppo dei più giovani e nella vita degli adulti, non è certo un mistero. Tuttavia, gli ultimi anni hanno visto una decadenza lenta ma continua di questa pratica, tanto che oggi 6 italiani su 10 non leggono neanche un libro all’anno. Per questa ragione, ogni iniziativa che riesca a portare le persone a leggere (un po’) di più è sempre gradita. Se a Modena…

A Milano c’è un liceo in cui la filosofia verrà insegnata insieme all’intelligenza artificiale

filosofia verrà insegnata insieme all'intelligenza artificiale

Anno dopo anno, la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale stanno diventando una parte sempre più integrante della nostra società. In particolare, le IA si stanno diffondendo in tutti i settori produttivi e della vita sociale, scuola compresa. Se è vero che il 40% degli insegnanti è favorevole all’intelligenza artificiale a scuola, allo stesso tempo bisogna approcciare questa novità in modo consapevole. Diventa essenziale, insomma, preparare gli studenti alle opportunità e…

Fiorella Mannoia confessa di non essere stata una studentessa modello e lancia un appello agli studenti: “Se non leggete saranno gli altri a pensare per voi”

fiorella mannoia

Il rapporto fra studenti e docenti è sempre stato una parte importante delle dinamiche scolastiche, anche nei momenti di tensione. Ne ha parlato di recente anche Fiorella Mannoia, ospite a “La Fisica dell’Amore” in onda su Rai 2. Nel programma condotto dal docente e influencer Vincenzo Schettini, la cantante ha toccato diversi temi, fra cui il rapporto con gli insegnanti e il ruolo che questi ultimi hanno nella crescita degli…

Se un insegnante dà pochi compiti per casa significa che non vuole bene agli studenti

pochi compiti per casa

Non tutti gli insegnanti meritano di essere seguiti: questo il cuore del discorso tenuto da Nicola Gratteri per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una scuola di Casola, in provincia di Napoli. Il procuratore della Repubblica ha parlato agli studenti, mettendoli in guardia da alcuni insegnanti e dai pericoli del web, verso cui è fondamentale mantenere un atteggiamento critico. Con un augurio verso i più giovani, che dalla scuola costruiscono il loro…

La scuola è un luogo di disobbedienza verso sé stessi, dove si forgia l’individuo. In terzo superiore non puoi essere vittima del possibile lavoro causato dalla probabile università

luogo di disobbedienza

Oggi sembra che tutti abbiano un’opinione sul ruolo della scuola ma, allo stesso tempo, in pochi ne sono consapevoli. Da una parte, si sente parlare di educazione come strumento per formare i giovani, mentre dall’altra la scuola emerge come soggetto ormai slegato dalle vere esigenze degli studenti. Nel dibattito sul ruolo della scuola contemporanea si inserisce anche la voce di Edoardo Prati, giovane studente di lettere classiche e influencer. Ospite…

La riforma del voto in condotta non convince Novara: “La scuola non deve trasformarsi in un luogo di punizione”

riforma del voto in condotta

“La scuola non è un luogo di espiazione della pena e di punizione, bensì di apprendimento”. Con queste parole il pedagogista Daniele Novara critica la riforma del voto in condotta voluta da Giuseppe Valditara. Se per il Ministro dell’Istruzione e del Merito il voto in condotta deve essere più determinante ai fini della bocciatura, Novara è in disaccordo su tutta la linea: “così si sviliscono i presupposti della scuola stessa”….

La scuola istruisce, quando ce la fa, ma non educa. Smartphone e computer devono stare fuori dalle classi

la scuola istruisce

In un contesto sociale sempre più complesso, ci sono alcune istituzioni che rischiano di perdere la propria identità. Una di queste è la scuola, al centro della lectio magistralis di Umberto Galimberti al Settembre Pedagogico di Andria . Secondo il filosofo, la scuola oggi istruisce ma non educa, e anzi ricorre troppo agli strumenti tecnologici per sopperire alle proprie mancanze. Quale può essere la soluzione? La scuola istruisce, ma non…

Gli studenti non si alzano dal banco per stare al cellulare neanche durante le ricreazione, un liceo di Torino dice basta: “Saranno ritirati all’ingresso”

stare al cellulare

Il rapporto degli studenti con lo smartphone non è certo dei più semplici, come molti insegnanti e dirigenti sanno molto bene. Per questa ragione, di recente il Liceo Scientifico Alessandro Volta di Torino ha deciso di introdurre il divieto di usare il cellulare a scuola per gli studenti del biennio. Si tratta di una decisione che, per quanto possa sembrare estrema, non è un unicum nel panorama scolastico italiano e…

great

Quaderni operativi?

X

invalsi 2025