In cosa consiste la proposta di allungare gli anni di scuola media (secondaria di primo grado) da parte di Lucia Azzolina? Com’è la situazione legata all’abbandono scolastico? Come si possono sostenere i giovani che si trovano in questa difficile fase?
Un momento critico nella vita dei ragazzi
In questi giorni di inizio del nuovo anno scolastico ci si trova a riflettere su una delle tematiche più preoccupanti legata ai giovani e al mondo dello studio: la dispersione scolastica. Il momento più delicato è senza dubbio il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado. In questa fase i ragazzi dovrebbero scegliere l’indirizzo della scuola superiore da frequentare e avrebbero bisogno di consulenze, orientamento e molto incoraggiamento: si trovano nell’adolescenza che di per sé è già un momento critico sotto molti aspetti, al quale si aggiunge lo stress di avere un tempo limitato per scegliere un indirizzo di studio che potenzialmente influenzerà tutta la loro vita.
La proposta di Lucia Azzolina
La proposta dell’ex ministra di via Trastevere per poter aggirare, anche in parte, questo ostacolo, è l’allungamento di due anni della scuola secondaria di primo grado. Secondo l’ex ministro dell’Istruzione, all’età di tredici anni si è ancora troppo piccoli per avere le idee chiare circa il proprio futuro lavorativo e, di conseguenza, sulla scelta della scuola. Dare ai ragazzi la possibilità di frequentare ancora due anni la scuola secondaria di primo grado è, inoltre, il modo adatto a togliere dalla strada quei ragazzi che, per disagi familiari, sociali ed economici si troverebbero smarriti al termine del ciclo di studi.
L’incertezza della scelta
È anche l’incertezza su quale scuola scegliere che rischia di far perdere migliaia di giovani e di costringerli all’immobilità, cosa che, secondo Azzolina, si potrebbe evitare offrendo ancora due anni di frequentazione scolastica obbligatoria, durante i quali una maggiore maturità donerebbe più consapevolezza. Indubbiamente questa proposta, seppur animata dalle migliori intenzioni, dovrebbe scontrarsi con alcune variabili che non la renderebbero di facilissima attuazione, come i fondi statali già limitati e la necessità di ripensare a tutto il sistema di istruzione.
La situazione dell’abbandono scolastico in Italia e in Europa
Il fenomeno dell’abbandono scolastico in Italia è ancora fonte di preoccupazione, nonostante i dati dicano che sia in calo. Secondo l’ultimo rapporto Eurostat, in Italia il tasso di abbandono è del 13,8% (l’obiettivo europeo per il 2030 è abbassarlo a meno del 9%). L’abbandono scolastico è maggiore nel sud Italia, i maschi e gli stranieri sono i soggetti più colpiti e la fase maggiormente interessata è il periodo della scuola secondaria di secondo grado. In Europa l’Italia non è il paese più “a rischio”: la Turchia, la Spagna, la Grecia, l’Islanda, Malta e la Romania registrano infatti tassi di abbandono più alti.
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La necessità di guidare maggiormente i ragazzi
Le scuole secondarie di primo grado stanno già cercando di attivare maggiori risorse per costruire percorsi di orientamento efficaci: spesso l’abbandono scolastico è, infatti, anche legato alla scelta sbagliata del percorso di studi. Molte scuole stanno già cercando di fare molto, per esempio analizzando le caratteristiche dei propri studenti al fine di guidarli verso una scelta consapevole e giusta, organizzando incontri con gli istituti superiori, open day e consulenze. Anche le famiglie dovrebbero cercare di abbracciare le attitudini e i desideri dei propri figli, ed evitare assolutamente di spingerli verso scelte scolastiche proprie e non loro. Molti genitori purtroppo tendono a indirizzare i figli verso scelte considerate prestigiose ma che non tengono assolutamente conto delle loro caratteristiche.
Un aiuto nel passaggio
È importante anche fare in modo che il passaggio “didattico” tra la scuola secondaria di primo grado e di secondo grado sia meno traumatico possibile. Un modo per arrivare meno spaventati nella nuova scuola è sentirsi preparati e sapere che per un po’ di tempo “si vivrà di rendita” come ci incitavano a fare i nostri vecchi insegnanti. Il Gruppo Editoriale ELI propone dei volumi per trascorrere un’estate in tranquillità e nella consapevolezza che nulla di ciò che verrà affrontato a settembre sarà difficile o insormontabile. I quaderni operativi Un passo avanti e Passaggio alle superiori forniscono ripasso e recupero di italiano, matematica, storia, scienze e geografia.
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