Che i libri siano un tesoro incommensurabile è un dato certo: è difficile non amarli e non volerne possedere una grande quantità. Tutti desideriamo collezionarli, immergerci nei mondi segreti racchiusi in essi, sfogliarli e sentirne il profumo. Leggere rilassa, intrattiene, istruisce e affina competenze di ogni tipo… ma c’è di più: secondo uno studio americano, possedere tanti libri (e leggerli, ovviamente!) può portare ad avere un beneficio davvero incredibile. Quanti ne servono? Almeno due metri! Si stima, infatti, che un metro di scaffale possa contenere circa quaranta libri.
La ricerca e i test
La dottoressa Joanna Sikora, professoressa alla Australian National University, ha condotto uno studio che ha portato a risultati sbalorditivi. La ricerca, effettuata su 160.000 persone in 31 paesi, ha dimostrato che i ragazzi cresciuti in una casa piena di libri possiedono una cultura pari a quella di persone laureate che, a loro volta, non hanno l’abitudine di leggere molto. Ai giovani adulti protagonisti della ricerca è stato chiesto quanti libri, approssimativamente, avessero in casa all’età di sedici anni. Sono stati poi somministrati loro test di cultura generale, logica e aritmetica.
Le librerie più grandi? Quelle delle case estoni
In base alle statistiche effettuate nel corso della ricerca è stato stimato che le case in cui sono presenti maggiori quantità di libri sono quelle dell’Estonia (218 libri in media), mentre quelle con meno libri sono le case turche (27 libri circa). I ragazzi cresciuti in case con pochi libri sono quelli che hanno mostrato livelli più bassi ai test somministrati, con almeno ottanta libri, invece, i livelli raggiunti si sono alzati sensibilmente.
Quasi come possedere una laurea
I teenager cresciuti in case ricche di libri, quindi, possono possedere una cultura pari a quella di laureati che non hanno l’abitudine alla lettura frequente. In ogni caso, crescere circondati da libri e avere genitori che incoraggiano alla lettura, getta ottime basi per la cultura nella vita adulta, rendendo più semplice lo studio e l’ottenimento di titoli accademici. Leggere molto è, perciò, equivalente ad anni di frequentazione di corsi scolastici.
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Una routine per tutta la vita
La professoressa Sikora, quindi, dichiara che l’esposizione precoce ai libri nella casa in cui si è vissuti con i genitori è decisamente importante, perché i libri sono parte integrante di routine e pratiche che migliorano le competenze cognitive per tutta la vita. Non solo: i test della ricerca hanno rilevato come i ragazzi cresciuti leggendo molto abbiano anche competenze maggiori in informatica e nelle nuove tecnologie. Sembra incredibile, ma anche i vecchi e polverosi libri contribuiscono ad affinare le competenze del nuovo millennio!
E il futuro?
Nonostante ci sia la convinzione che un uso sempre maggiore delle nuove tecnologie in ogni ambito della vita possa scoraggiare la lettura e, quindi, le competenze derivanti da essa, per il momento non sembra che le cose siano correlate. Una grande attitudine per la lettura, anzi, continua a essere propedeutica anche per l’uso degli strumenti informatici.