La rivista per la scuola e per la didattica
GESTIONE DELLA CLASSE

Accogliere gli alunni in classe con un sorriso fa la differenza

Tutti noi ricordiamo con più o meno affetto la nostra vita scolastica. Abbiamo avuto insegnanti più severi, insegnanti più “tolleranti” ma tra tutti loro, nel nostro cuore, ci è rimasta in modo particolare una categoria: quelli che ci hanno donato i loro sorrisi e la loro accoglienza nelle difficili giornate in cui, noi bambini, sentivamo nostalgia di casa e paura della nuova esperienza. Essere accolti con un sorriso può davvero migliorare il benessere a scuola e a dirlo è anche uno studio scientifico.

Dall’accoglienza dipende lo svolgimento della giornata scolastica

È proprio sull’accoglienza dei ragazzi a scuola che è stato condotto uno studio nel 2007 link esterno, i cui risultati sono stati pubblicati sul National Library of Medicine. Ma per confermare la validità “dell’esperimento” sono stati condotti altri studi link esterno su campioni più grandi di ragazzi. I risultati sono i medesimi: dall’accoglienza in classe dei primi minuti di scuola dipende lo svolgimento della giornata scolastica. Se l’accoglienza è positiva può portare a un incremento anche del 20% della concentrazione e a una diminuzione del 9% dei comportamenti oppositivi.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Mettere ordine nel caos dell’arrivo a scuola

I primi minuti di scuola possono davvero essere destabilizzanti. I ragazzi passano dalla loro casa a scuola e l’arrivo in classe è sempre caratterizzato da caos e dispersione. Ma anche il passaggio dai momenti di ricreazione all’inizio delle lezioni necessita di cura, attenzione e accoglienza, per permettere agli studenti di “rientrare” in modo fluido e positivo in un mood scolastico di concentrazione e partecipazione.

Esperimento su due gruppi

L’esperimento è stato condotto su due gruppi. Nel primo gruppo le insegnanti dovevano accogliere gli studenti alla porta della classe salutandoli e pronunciando il loro nome, unitamente a una manifestazione non verbale come una stretta di mano, un “dammi il cinque”. Inoltre, dovevano incoraggiare con dolcezza gli studenti che il giorno prima avevano manifestato comportamenti scorretti, ricordare i contenuti appresi il giorno prima ed eventualmente lasciare qualche minuto per ripassarli. Il secondo gruppo di insegnanti partecipanti all’esperimento, invece, non aveva ricevuto istruzioni su come accogliere gli alunni.

I comportamenti sbagliati diminuiscono

I ricercatori hanno osservato la frequenza dei comportamenti solitamente considerati scorretti nei bambini e nei ragazzi, comportamenti come intervenire senza alzare la mano, interrompere qualcuno quando parla, distrarre e arrecare disturbo ai compagni e molto altro. Hanno notato che nel gruppo di studenti le cui insegnanti erano state “addestrate” all’accoglienza con saluto, contatto visivo, pronuncia del nome e gesto affettuoso non verbale, questi comportamenti risultavano sensibilmente diminuiti. Lo studio conferma, quindi, che è importante sintonizzarsi sui bisogni emotivi dei ragazzi. I ragazzi hanno bisogno di essere visti e sentiti, di sapere che gli insegnanti sono presenti con il cuore.

“PGD”: accoglienza positiva alla porta

Negli Stati Uniti hanno addirittura coniato un acronimo per questa buona pratica: PGD, iniziali di positive greetings at the door, che significa “accoglienza positiva alla porta”. Una buona accoglienza prima, che sappia toccare il cuore dei propri studenti, permette di risparmiare tempo dopo, nel correggere eventuali comportamenti scorretti. Ogni insegnante può utilizzare questo comportamento personalizzandolo a proprio piacimento: si può chiedere ai propri alunni come stanno, com’è andata la nottata, si può inventare un gesto di saluto di classe, si può utilizzare un pupazzo-mascotte… non c’è limite alla fantasia.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Il 70% dei docenti italiani insegna con la lezione frontale

lezione frontale

Come si insegna oggi nella scuola italiana? Si tratta di una domanda ormai ricorrente nelle discussioni sullo stato dell’istruzione nel nostro Paese. Allo stesso tempo, è il titolo di un sondaggio promosso da Ricerca & Sviluppo Erickson per indagare le metodologie di insegnamento prevalenti in Italia. Nel corso dell’articolo, vedremo che l’indagine non lascia spazio a grandi sorprese, se non per alcuni ambiti che potrebbero aiutare a tracciare una rotta…

Come utilizzare i videogiochi per potenziare l’apprendimento in classe

utilizzare i videogiochi

Pur nella sua proverbiale lentezza, la scuola non è restia a metodi e strumenti innovativi nella didattica. Alcuni esempi sono la crescente attenzione alle competenze non cognitive, la nuova importanza della mindfulness e il ricorso ai videogiochi educativi. In particolare, questi ultimi hanno avuto una grande diffusione negli ultimi anni, grazie a un graduale cambiamento nei paradigmi educativi e una maggiore consapevolezza sull’importanza di questi strumenti. Vediamo allora cosa vuol…

C’è un dato in controtendenza: nelle competenze digitali, le ragazze di “terza media” superano i loro compagni maschi

ragazze di terza media

Una delle questioni più importanti degli ultimi anni nell’ambito dell’educazione riguarda il rapporto fra le donne e il settore STEM. Infatti, le materie di Science, Technology, Engineering and Mathematics hanno sempre avuto un maggiore successo fra la popolazione maschile. Certo, negli ultimi anni sono stati fatti diversi passi avanti, fra cui un approccio STEAM che tende a integrare le arti nello studio scientifico. Nonostante ciò, sembra che il rapporto fra…

Farei una selezione meritocratica per allontanare quegli insegnanti indecenti che anche i miei figli hanno avuto

selezione meritocratica

Della crescente violenza nelle scuole si parla ormai da anni: si tratta d’altronde di un problema che ha tante cause ma, purtroppo, ancora poche soluzioni. Di recente ha espresso la sua opinione in merito anche Massimo Recalcati, ospite al Social Festival Comunità Educative che si è tenuto alle Gallerie d’Italia di Torino. Secondo il saggista e psicoanalista, è necessario ripensare il concetto di autorità e il rapporto con la scuola,…

La scuola è noiosa e lenta? Non è vero, è la vita che è troppo veloce

scuola è noiosa

Da anni sentiamo ormai critiche alla scuola e al suo ruolo nel percorso di crescita dei più giovani. Secondo molti, oggi la scuola non sa più interpretare un presente in costante movimento e cambiamento, ma dovrebbe iniziare a farlo. La pensa diversamente Vincenzo Schettini, docente e influencer noto per “La fisica che ci piace” su Youtube e “La fisica dell’amore” su Rai 2. Secondo il divulgatore scientifico, la scuola sembra…

Una scuola in ogni piano dove il bidello è sostituito da un portiere, mancano le aule e a Roma arriva il condominio scolastico

condominio scolastico

Quando si parla dei problemi della scuola, ci si concentra più sulla didattica che su altre sfide altrettanto importanti. Fra queste c’è senza dubbio la carenza di aule e locali scolastici, ormai una situazione diffusa su tutto il territorio nazionale ma per la quale è difficile trovare soluzioni adeguate. Per questa ragione, a Roma sta per essere lanciato un progetto innovativo: un vero e proprio condominio scolastico in cui ad…

Ma chi te lo fa fare di insegnare?

Ma chi te lo fa fare di insegnare

Fare l’insegnante è tutt’altro che semplice, fra complessità burocratiche, onnipresente precariato e rischio di burnout. Per questa ragione, una delle domande che i docenti si sentono rivolgere è “ma chi te lo fa fare?”. La questione non è banale, e anzi si lega alle crescenti difficoltà di un mestiere che dovrebbe consistere nel formare gli studenti, e che invece è sempre più difficile da compiere. Se ormai è molto condivisa…

Grembiuli di colore diverso tra maschi e femmine, una nonna non ci sta e scrive al preside: “Perché mantenere ancora la differenza di colore tra bambini e bambine?”

grembiuli di colore diverso

Il grembiule scolastico è uno dei simboli della scuola primaria: utilizzato da tutti gli alunni, costituisce un vero e proprio segno di riconoscimento. Eppure, anche sul grembiule dibattiti e polemiche, come successo di recente per la lettera di una nonna alla dirigenza della scuola primaria di Binasco, in Provincia di Milano. Secondo la donna, il problema non riguarda tanto il grembiule quanto la distinzione di colori fra le bambine e…

In classe ci sono due alunni non vedenti, tutti i bambini imparano il Braille

alunni non vedenti

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una rinnovata sensibilità nei confronti degli studenti con disabilità, che ha anche portato a molte iniziative. Il tema dell’inclusione nelle scuole è considerato oggi uno dei più importanti, tanto che la didattica inclusiva è oggetto di numerosi convegni e progetti. Eppure, è nel contesto della classe che l’inclusione può davvero fare degli importanti passi avanti: è questo il caso di una classe dell’Istituto Comprensivo…

In una scuola di Milano gli studenti valutano i professori: è stata annunciata la “pagella dei docenti”

studenti valutano i professori

Il tema della valutazione è uno dei più importanti in ambito scolastico, ma di solito riguarda soltanto gli studenti, con voti e giudizi che indicano un certo livello di preparazione. Eppure, oggi è altrettanto importante anche la valutazione degli insegnanti, come avviene in un liceo di Milano, in cui è stata introdotta la pagella dei docenti. A compilarla non sarebbero i colleghi, come voleva l’ex Ministro Bianchi, né le graduatorie,…

great

Quaderni operativi?

X