La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Come una maestra con la penna verde, in punta di piedi

Nel mondo dell’istruzione, dove il colore rosso spesso è legato agli errori e il blu a quelli ancora più gravi, sta emergendo un nuovo colore significativo: il verde. Questa tonalità, principalmente adottata nella didattica spagnola, sta cambiando il modo in cui insegniamo. Il suo obiettivo è mettere l’attenzione su ciò che gli studenti fanno bene e che merita riconoscimento, mirando a riscrivere la narrativa dell’insegnamento basandola sulla valorizzazione.

L’approccio tradizionale dell’educazione si è concentrato spesso su ciò che manca o su ciò che necessita correzione. Con l’introduzione del colore verde, sta tuttavia emergendo un crescente bisogno di riconoscere e mettere in luce ciò che gli studenti stanno facendo bene. Questo non rappresenta soltanto un cambio di colore, bensì una modifica totale dell’approccio didattico. Questa nuova modalità di correzione, promossa fortemente anche da Luca Serianni, aiuta gli studenti a valutare il loro progresso in maniera bilanciata, sottolineando sia gli aspetti in cui possono migliorare che le conquiste raggiunte.

Questa strategia non ha solo una funzione valutativa, ma è anche estremamente educativa. Offre una giudizio costruttivo che indica la giusta direzione da seguire fornendo motivazioni per imboccare una via piuttosto che un’altra. L’elemento chiave, come sempre, è assicurarsi che le indicazioni siano ben motivate e condivise.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Questa nuova prospettiva rappresenta una rivoluzione nell’ambito educativo. Come accade con ogni nuova metodologia, infatti, il suo successo dipende dall’attuazione. Gli insegnanti, più che mai in questa fase, sono alle prese con limiti di tempo mentre cercano di bilanciare la necessità di essere sempre presenti con le richieste di una società in rapida evoluzione. Una società in cui la comunicazione gioca un ruolo centrale, ma dove spesso non siamo sicuri di quale messaggio educativo stiamo realmente trasmettendo.

Pur essendo l’idea della “penna verde” un’innovazione metodologica brillante, è essenziale che ciò che viene “scritto” con essa abbia significato. Altrimenti, c’è il rischio che diventi semplicemente un altro strumento sterile in un mondo già ricco di simboli dalla dubbia utilità.

LEGGI ANCHE: L’apprendimento è un viaggio felice: le verifiche dovrebbero servire per crescere, non solo per valutare

La sfida non consiste soltanto nell’adozione della penna verde come strumento di valutazione, ma nell’assicurare che questa valutazione sia autentica, utile e trasformativa. Correggere gli errori degli altri “in punta di piedi”, con gentilezza e delicatezza. Concludiamo con un meraviglioso racconto di M. Maggio che tutti gli insegnanti e non dovrebbero leggere.

Mia madre faceva la maestra. La ricordo di sera, dopo cena, china sullo stesso tavolo dove poco prima c’erano i nostri piatti, a correggere i compiti dei suoi alunni. Non usava la penna rossa per evidenziare gli errori, li sottolineava invece con un pastello verde chiaro, come le prime timide foglie di primavera. Una di quelle sere che non avevo sonno e mi piaceva starle accanto a leggere Topolino, le chiesi perché quel colore invece del rosso che usavano tutte le altre maestre. Mi rispose senza alzare la testa da quei fogli: – È che nelle cose degli altri devi entrarci in punta di piedi, specialmente quando hai il compito di correggerne gli errori. Il rosso è un urlo, un’accusa alla quale non si può replicare. Dice “Tu hai sbagliato!” con il dito puntato contro. Il verde è gentile, come una piantina che cresce e per farlo ha bisogno di sostegno. Il verde non demolisce, sostiene”. È vero, è “in punta di piedi” che dovremmo correggere gli errori, i nostri compresi.

M. Maggio

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


In una scuola di Milano gli studenti valutano i professori: è stata annunciata la “pagella dei docenti”

studenti valutano i professori

Il tema della valutazione è uno dei più importanti in ambito scolastico, ma di solito riguarda soltanto gli studenti, con voti e giudizi che indicano un certo livello di preparazione. Eppure, oggi è altrettanto importante anche la valutazione degli insegnanti, come avviene in un liceo di Milano, in cui è stata introdotta la pagella dei docenti. A compilarla non sarebbero i colleghi, come voleva l’ex Ministro Bianchi, né le graduatorie,…

A scuola si impara facendo, l’impatto della pedagogia attiva di John Dewey

John Dewey

A ottobre ricorre l’anniversario della nascita di John Dewey: anche se il nome forse dirà poco ai più, si tratta di una figura che ha avuto un’influenza enorme sulla pedagogia moderna. Dobbiamo infatti a Dewey il concetto del learning by doing: il nuovo approccio, basato sull’idea che gli studenti imparano meglio facendo, è diventato fondamentale nelle moderne metodologie educative. Vediamo allora l’importanza di John Dewey e del suo concetto di…

Un gruppo di maestre “svuota” una libreria acquistando tutti i libri di narrativa e per bambini in vetrina

gruppo di maestre svuota una libreria

Che la lettura sia importante nello sviluppo dei più giovani e nella vita degli adulti, non è certo un mistero. Tuttavia, gli ultimi anni hanno visto una decadenza lenta ma continua di questa pratica, tanto che oggi 6 italiani su 10 non leggono neanche un libro all’anno. Per questa ragione, ogni iniziativa che riesca a portare le persone a leggere (un po’) di più è sempre gradita. Se a Modena…

A Milano c’è un liceo in cui la filosofia verrà insegnata insieme all’intelligenza artificiale

filosofia verrà insegnata insieme all'intelligenza artificiale

Anno dopo anno, la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale stanno diventando una parte sempre più integrante della nostra società. In particolare, le IA si stanno diffondendo in tutti i settori produttivi e della vita sociale, scuola compresa. Se è vero che il 40% degli insegnanti è favorevole all’intelligenza artificiale a scuola, allo stesso tempo bisogna approcciare questa novità in modo consapevole. Diventa essenziale, insomma, preparare gli studenti alle opportunità e…

Fiorella Mannoia confessa di non essere stata una studentessa modello e lancia un appello agli studenti: “Se non leggete saranno gli altri a pensare per voi”

fiorella mannoia

Il rapporto fra studenti e docenti è sempre stato una parte importante delle dinamiche scolastiche, anche nei momenti di tensione. Ne ha parlato di recente anche Fiorella Mannoia, ospite a “La Fisica dell’Amore” in onda su Rai 2. Nel programma condotto dal docente e influencer Vincenzo Schettini, la cantante ha toccato diversi temi, fra cui il rapporto con gli insegnanti e il ruolo che questi ultimi hanno nella crescita degli…

Se un insegnante dà pochi compiti per casa significa che non vuole bene agli studenti

pochi compiti per casa

Non tutti gli insegnanti meritano di essere seguiti: questo il cuore del discorso tenuto da Nicola Gratteri per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una scuola di Casola, in provincia di Napoli. Il procuratore della Repubblica ha parlato agli studenti, mettendoli in guardia da alcuni insegnanti e dai pericoli del web, verso cui è fondamentale mantenere un atteggiamento critico. Con un augurio verso i più giovani, che dalla scuola costruiscono il loro…

La scuola è un luogo di disobbedienza verso sé stessi, dove si forgia l’individuo. In terzo superiore non puoi essere vittima del possibile lavoro causato dalla probabile università

luogo di disobbedienza

Oggi sembra che tutti abbiano un’opinione sul ruolo della scuola ma, allo stesso tempo, in pochi ne sono consapevoli. Da una parte, si sente parlare di educazione come strumento per formare i giovani, mentre dall’altra la scuola emerge come soggetto ormai slegato dalle vere esigenze degli studenti. Nel dibattito sul ruolo della scuola contemporanea si inserisce anche la voce di Edoardo Prati, giovane studente di lettere classiche e influencer. Ospite…

La riforma del voto in condotta non convince Novara: “La scuola non deve trasformarsi in un luogo di punizione”

riforma del voto in condotta

“La scuola non è un luogo di espiazione della pena e di punizione, bensì di apprendimento”. Con queste parole il pedagogista Daniele Novara critica la riforma del voto in condotta voluta da Giuseppe Valditara. Se per il Ministro dell’Istruzione e del Merito il voto in condotta deve essere più determinante ai fini della bocciatura, Novara è in disaccordo su tutta la linea: “così si sviliscono i presupposti della scuola stessa”….

La scuola istruisce, quando ce la fa, ma non educa. Smartphone e computer devono stare fuori dalle classi

la scuola istruisce

In un contesto sociale sempre più complesso, ci sono alcune istituzioni che rischiano di perdere la propria identità. Una di queste è la scuola, al centro della lectio magistralis di Umberto Galimberti al Settembre Pedagogico di Andria . Secondo il filosofo, la scuola oggi istruisce ma non educa, e anzi ricorre troppo agli strumenti tecnologici per sopperire alle proprie mancanze. Quale può essere la soluzione? La scuola istruisce, ma non…

Gli studenti non si alzano dal banco per stare al cellulare neanche durante le ricreazione, un liceo di Torino dice basta: “Saranno ritirati all’ingresso”

stare al cellulare

Il rapporto degli studenti con lo smartphone non è certo dei più semplici, come molti insegnanti e dirigenti sanno molto bene. Per questa ragione, di recente il Liceo Scientifico Alessandro Volta di Torino ha deciso di introdurre il divieto di usare il cellulare a scuola per gli studenti del biennio. Si tratta di una decisione che, per quanto possa sembrare estrema, non è un unicum nel panorama scolastico italiano e…

great

Quaderni operativi?

X

invalsi 2025