La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

«Lasciamo stare Cenerentola». Fiabe e favole sono materie letterarie in cui conta la sostanza, non l’apparenza

“Siamo sicuri che se Biancaneve fosse stata una cozza il cacciatore l’avrebbe salvata lo stesso?”. Paola Cortellesi inaugura l’anno accademico della Luiss con quello che da più parti viene giudicato un monologo sugli “stereotipi sessisti”.

Alcune battute del discorso riguardano Cenerentola e Biancaneve.: “Perché il principe ha bisogno di una scarpetta per riconoscere Cenerentola…” oppure… “faceva la colf ai sette nani”.

Ora, il punto è che fiabe e favole sono materia letteraria. Soprattutto in un contesto accademico, non si possono improvvisare giudizi, seppur in buona fede, e correre il rischio di scadere nell’intento opposto a quanto voluto. Questo dispiace, ma è un principio generale: ognuno ha competenza nel proprio settore.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Le fiabe originali raccolte dai fratelli Grimm, prima della loro edulcorazione ottocentesca, raccontavano vicende di terribile durezza, di madri che uccidevano figli, di padri orchi e cannibalismo, di bambini abbandonati che si perdevano nei boschi e di buone vecchine che si trasformavano in streghe. Le storie ancestrali del nostro continente, della nostra civiltà, le radici delle culture centro-europee.

Uno dei due fratelli Grimm, Wilhelm, volle “ammorbidire” già la prima edizione del 1812 delle fiabe popolari, “Kinder- und Haus Märchen” (“Fiabe di casa e di bambini”, prima parte, quelle originali) che erano state raccolte dalla bocca degli anziani, nei villaggi del centro Europa. Su questo punto ebbe anche forti contrasti col fratello Jacob, che invece preferiva un approccio più fedele, e si oppose alle modifiche di contenuti e descrizioni a cui oggi siamo abituati.

Bellissime però – le storie, non sempre le protagoniste – visionarie, affascinanti, in cui il pensiero e l’immaginazione si perdevano in una dimensione trasfigurata che forse sì, rendeva possibile alla ragione accettare. Ciò che non ha parole. Il male, che allora, come oggi, inorridiva e inquietava.

Solo pochi giorni fa, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini dava notizia sui suoi canali social del flop del lungometraggio animato Wish, il centesimo film Disney che a suo dire sarebbe vittima dell’“eccesso di politically correct”. “Cancellare fiabe e sogni non porta lontano!”, ha commentato il ministro. Ancora fiabe.

Ora viene da chiedersi, per quale motivo a queste non possa essere lasciato il loro ruolo – di genere letterario e fantastico – e occorra per forza spostare la discussione su un piano di polemica politica. Per quale motivo il serissimo argomento del ruolo e della dignità femminile non possa essere affrontato diversamente.

LEGGI ANCHE
Riscrivere Roald Dahl è stato da inconscienti

Si ricorda talvolta la splendida interpretazione di Anna Magnani, nella capitale occupata dai nazisti in “Roma città aperta”, guardando le ambientazioni in “C’è ancora domani” , diciamolo pure, storicamente non troppo accurate. Questo senza nulla togliere alla regista e attrice Cortellesi, tutti abbiamo visto volentieri il suo film, e speriamo serva a sensibilizzare veramente sul problema dei femminicidio.

I capolavori, però, lasciamoli stare: c’è un motivo per cui durano nei secoli. Si trasformano, giustamente: ma, nel fondo, qualcosa insegnano sempre.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Il bullismo nasce nelle scuole medie

bullismo nasce nelle scuole medie

Il bullismo è uno dei problemi più urgenti della nostra società e, benché non sia circoscritto all’ambito scolastico, proprio all’interno della scuola trova il suo inizio. Lo conferma il Rapporto ESPAD Italia per il 2023 che, insieme ad altri studi, monitora i comportamenti a rischio fra gli studenti della scuola secondaria. Fra i dati analizzati dall’indagine, i più allarmanti riguardano la fascia d’età in cui cominciano i primi atteggiamenti di…

Nel cuore delle parole, il sussidiario delle letture dai doppi finali per scoprire le tipologie testuali attraverso un metodo deduttivo

nel cuore delle parole 2025

Nel cuore delle parole è un’opera che si pone l’obiettivo di accompagnare gli alunni e le alunne nel loro viaggio di crescita nel mondo del sapere. Ma non solo. In questo particolare momento storico la società richiede a gran voce a tutte le agenzie educative di farsi carico non solo delle competenze cognitive, ma anche e soprattutto dell’educazione affettivo-emotiva, al fine di preparare i cittadini e le cittadine del domani…

L’intelligenza artificiale tende a “compiacerci”, cercando di confermare le sue affermazioni, anche quando queste sono palesemente false

intelligenza artificiale tende a compiacerci

Di intelligenza artificiale in ambito scolastico si parla ormai ogni giorno, o quasi, e non sempre in termini lusinghieri. Sono molti i docenti che vorrebbero usarla, altrettanti quelli che già la utilizzano ma, allo stesso tempo, tantissimi insegnanti si dicono diffidenti. Docenti e studenti tuttavia ignorano il rischio più grande che risiede nell’uso delle IA generative per svolgere un qualche compito: le informazioni sbagliate. Le intelligenze artificiali sono spesso inattendibili…

Puntate i riflettori sui volumi della classe seconda e terza, il vero cuore pulsante di Pepper

Pepper e La Scuola nel Parco non è solo un nuovo sussidiario per la scuola primaria: è un invito a guardare l’apprendimento con occhi curiosi, attivi e pieni di meraviglia. Abbiamo fatto due chiacchiere con le autrici che l’hanno ideato e costruito, pagina dopo pagina, con la cura e la competenza di chi conosce bene le esigenze della classe. Ci hanno raccontato com’è nato questo progetto, cosa lo rende speciale…

Il fenomeno dei docenti influencer

docenti influencer

C’è una nuova frontiera dell’insegnamento, ed è digitale. Sempre più insegnanti, in Italia e nel mondo, stanno trasformando i social media in strumenti didattici e di narrazione, aprendo una finestra sul mondo della scuola vissuta dall’interno. Non si tratta soltanto di una moda passeggera: i cosiddetti teacher influencer sono diventati veri e propri punti di riferimento per colleghi, studenti e famiglie, capaci di coniugare competenze pedagogiche e abilità comunicative. Il…

L’iperprotezione dei genitori impedisce lo sviluppo dell’autonomia dei bambini

iperprotezione dei genitori

Paolo Crepet non è certo nuovo a opinioni che fanno discutere ma che, allo stesso tempo, descrivono i paradossi del mondo contemporaneo. In particolare, lo psichiatra e sociologo si è concentrato a lungo sulla scuola, parlando spesso del registro elettronico e dell’ingerenza dei genitori nell’educazione dei figli. Parte da un argomento simile l’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno : il rapporto fra genitori e figli, che secondo Crepet oggi è…

Il latino migliora il pensiero critico e aiuta a comprendere meglio l’italiano. Le poesie a memoria? Servono per sviluppare il cervello

latino migliora il pensiero critico

Dopo la pubblicazione delle nuove linee guida per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, Giuseppe Valditara ha parlato delle novità per l’istruzione nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano Il Nord Est . Fra i temi toccati del ministro, spiccano senza dubbio il ritorno del latino alle medie e la maggiore attenzione all’italiano. Quello che per molti sarebbe un mero “ritorno al passato”, per Valditara è invece una sorta…

A scuola in Italia, fai una domanda di geografia ad un alunno e capisci tutto

domanda di geografia

Negli ultimi decenni, la scuola italiana ha vissuto un cambiamento silenzioso ma profondo. Da istituzione fondata sulla trasmissione delle conoscenze, si è trasformata in un ambiente educativo sempre più orientato allo sviluppo delle competenze. Al centro non ci sono più soltanto i contenuti disciplinari, ma anche – e sempre più spesso – la capacità di applicare ciò che si impara, di collaborare, di comunicare, di “orientarsi nella complessità”. Un’evoluzione che…

Un insegnante su due dichiara di usare ChatGPT a supporto della didattica

ChatGPT a supporto della didattica

Dell’intelligenza artificiale a scuola si è detto tutto e il contrario di tutto, soprattutto negli ultimi anni. C’è chi la critica e chi invece pensa sia utile, chi mette in guardia contro i suoi rischi e persino qualche istituto che già ne sperimenta l’uso in classe. Nonostante tutte le discussioni in merito, l’intelligenza artificiale è già presente a scuola. Lo conferma un’indagine condotta da INDIRE su oltre 1800 docenti, e…

La lettura è uno degli strumenti più potenti per lo sviluppo personale e culturale di un alunno, ecco come incentivare a leggere

sviluppo personale e culturale

Che la lettura sia importante non è certo un mistero. Si tratta di una pratica necessaria durante lo studio di un argomento ma che può costituire, allo stesso modo, un piacere personale e collettivo. O ancora, può rappresentare un modo per aprire la propria mente a nuovi stimoli. Per questa ragione, risulta fondamentale incentivare la lettura già nei bambini e nei ragazzi, sia a scuola che a casa. Soltanto così…

Hai visto la novità?

X