“Alessandro Barbero, ti siamo vassalli” e @primovassallo, rispettivamente un gruppo Facebook e una pagina Instagram, sono solo due dei numerosi profili creati sui social in onore del professore che ha fatto amare la storia a tutti. Torinese classe 1959, con il suo carisma magnetico e la sua capacità di raccontare eventi storici come se stesse narrando avvincenti fiabe, si è fatto amare, e ha fatto amare la storia semplicemente attraverso il suo stesso amore per essa, che traspare prepotente in tutti i suoi saggi e le sue lezioni.
L’amore per la storia, l’università, i libri e la TV
Specializzato in Storia Medievale, dopo la carriera di ricercatore e di professore associato, negli ultimi ventidue anni è stato professore ordinario presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro. Ha scritto libri, ha collaborato con programmi televisivi tra cui Superquark e partecipato periodicamente a conferenze e convegni come relatore. Un giorno, qualcuno ha iniziato a registrare i suoi discorsi e a trasmetterli su YouTube e su tutte le app di podcast: adulti e ragazzi hanno iniziato a conoscere il professore, e nessuno, davvero nessuno, è rimasto indifferente alla potenza ma allo stesso tempo alla semplicità delle sue parole.
Commozione e applausi durante l’ultima lezione
Durante l’ultima lezione presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, il professore era emozionato, nonostante sia abituato a bagni di folla e applausi scroscianti. Anche questa lezione è stata acclamata da forti applausi, ma anche da tanta commozione, sua e degli studenti. La pensione “ufficiale”, tuttavia, arriverà dopo il 16 febbraio, quando il professore avrà terminato di seguire gli esami della triennale e della specialistica.
Influencer a sua insaputa
Il professor Alessandro Barbero è il primo influencer della storia a non possedere pagine Instagram o profili su altri social: si è ritrovato, infatti, influencer “a sua insaputa”, in quanto tutto il materiale che si trova in rete viene curato e pubblicato dai suoi fan, i suoi adorati “vassalli”, come amano definirsi in relazione alla specializzazione di Barbero in Storia Medievale. La sua divulgazione, comunque, continuerà. I festival, gli eventi, i convegni non sono finiti: non è, quindi, la fine della sua carriera, ma un altro luminoso inizio.
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Perché lo amiamo così tanto?
Alessandro Barbero è la conferma che un insegnante può farti amare una materia se lui stesso per primo dimostra di amarla. Quando Barbero parla dei personaggi storici, non stiamo ascoltando semplicemente notizie su di loro: li stiamo letteralmente vedendo in azione accanto a lui. Quando parla di fatti ed eventi, siamo col fiato sospeso e l’adrenalina che potrebbero regalarci solo i migliori film d’azione. Ma spesso ci regala aneddoti e risate, rendendo la storia qualcosa di profondamente umano e vicino a noi, indipendentemente dal tempo in cui i racconti si svolgono. Oggi vogliamo ringraziarlo di tutto: per noi insegnanti è una inesauribile fonte di entusiasmo e di voglia di continuare ad aggiornarsi, appassionarsi per la propria materia, non arrenderci noi stessi e trasmettere questa passione anche ai nostri studenti, rendendo ogni disciplina, anche quelle più preponderanti, leggera e amabile. Come lui stesso ha dichiarato, infatti, “Si può raccontare la storia in forma lieve, senza essere troppo ponderosi, rispettando tuttavia le fonti e la verità storica”.