Fa riflettere l’affermazione di Alessandro D’Avenia sulla scuola al podcast di Giacomo Poretti. Secondo il docente e scrittore palermitano, infatti, a scuola “dovremmo giustificare non l’assenza ma perché siamo presenti”. Fa riflettere e fa anche discutere, dal momento che D’Avenia sarà uno dei relatori della terza edizione di EducAbility, evento formativo per docenti che quest’anno torna proprio su uno dei concetti più importanti in ambito scolastico: la gestione della classe.
La gestione della classe, nella tensione fra nuovo umanesimo e intelligenza artificiale
La gestione della classe rappresenta un tema sempre attuale, perché pone di fronte i docenti e gli studenti, l’attività di insegnamento e le modalità di apprendimento, nonché le rispettive dinamiche sociali. Proprio per questo, la terza edizione di EducAbility mette uno accanto all’altro il nuovo umanesimo e l’intelligenza artificiale. Invito a ripensare il ruolo dell’uomo nel mondo contemporaneo il primo, tecnologia che tenta di creare sistemi che del ruolo dell’uomo anche possono fare a meno, la seconda.
Fra i relatori di EducAbility 2024, ci sarà proprio Alessandro D’Avenia insieme ad altri esperti provenienti da settori quali la psicologia, il giornalismo e la pedagogia. Oltre, ovviamente, alla scuola. Si tratta di un evento che rappresenta una vera e propria piattaforma per discutere e approfondire le tematiche più importanti nell’educazione contemporanea. Fra questi, assume particolare importanza il rapporto degli studenti con la classe e, di conseguenza, con la scuola.
Dovremmo giustificare non l’assenza ma perché siamo presenti: la “provocazione” di D’Avenia
Su questo punto Alessandro D’Avenia è piuttosto chiaro. Il docente e scrittore di “Ciò che inferno non è” non si è mai nascosto dietro opinioni comode sul mondo della scuola. Viviamo in un’epoca caratterizzata da un’enfasi estremizzata sui risultati e sulle performance degli studenti, con un voto come unica valutazione.
Dire che dovremmo giustificare non l’assenza ma perché siamo presenti ha un significato molto più profondo di quanto non lasci intendere l’affermazione. Se si chiede a uno studente “perché vieni qui?”, rimane spiazzato perché gli si chiede soltanto “perché non sei venuto?”. Chiedere il perché della presenza porta invece a una riflessione molto più profonda, a riflettere sulle ragioni che spingono ad andare, ad esserci..
E per certi versi, tratterà proprio di questo tema l’intervento di Alessandro D’Avenia a EducAbility: si occuperà del rapporto fra la gestione della classe e le abilità di introspezione degli studenti, mediante lo strumento del dialogo. La capacità di guardarsi dentro non è d’altronde fine a se stessa, ma aiuta a crescere senza la paura del fallimento e ad accettarsi, con tutte le proprie contraddizioni, fragilità e imperfezioni.
Il programma di EducAbility 2024: dall’inclusione alla gestione dei conflitti
Oltre agli interventi di Alessandro D’Avenia, il programma della terza edizione di EducAbility presenta conferenze, workshop e dibattiti. I partecipanti avranno l’opportunità di arricchire le proprie conoscenze, acquisire nuove competenze e confrontarsi con le migliori pratiche di gestione della classe. Queste le date previste:
- Bari, 1 marzo;
- Padova, 8 marzo;
- Milano, 15 marzo;
- Napoli, 12 aprile;
- Firenze, 19 aprile.
Il programma delle singole giornate può variare di città in città, ma sarà sempre composto da due interventi al mattino e due al pomeriggio. Nella prima giornata, a Bari, parleranno:
- Alessandro D’Avenia, dal titolo “L’antifragilità”;
- Cristina Dell’Acqua, dal titolo “I classici, i legami e la tecnologia”;
- Daniele Novara, dal titolo “La gestione dei conflitti”;
- Raffaele Ciambrone, dal titolo “L’inclusione”.
Per informazioni più specifiche sugli argomenti dei singoli interventi, o sugli interventi delle singole giornate, rimandiamo al sito ufficiale di EducAbility . Ricordiamo inoltre che l’evento formativo prevede un attestato di partecipazione e l’esonero a scuola.