La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

La teoria dei sei cappelli per gestire al meglio le emozioni degli alunni

A volte, di fronte a un problema che sembra insormontabile, l’unica strada possibile è cambiare prospettiva. Spesso infatti serve soltanto un diverso punto di vista per accorgersi dei dettagli inosservati o delle soluzioni inaspettate. Parla proprio di questo la teoria dei sei cappelli, una tecnica che serve per migliorare la capacità di pensare e che trova applicazioni in tantissimi ambiti, compresa la scuola. Vediamo di cosa si tratta e perché può aiutare a gestire al meglio le emozioni dei nostri alunni.

La teoria dei sei cappelli di Edward De Bono

Edward De Bono potrebbe anche non essere molto conosciuto al di fuori dell’ambito psicologico ed educativo, eppure si tratta di una delle figure più importanti degli scorsi decenni. De Bono è infatti l’inventore del concetto di pensiero laterale, che ha avuto un’immensa fortuna nella nostra società e indica la necessità di tentare associazioni del tutto casuali per trovare soluzioni creative ai problemi.

La sua teoria dei sei cappelli tratta sempre di problemi e soluzioni ma stavolta lo fa da un altro punto di vista, letteralmente. L’idea che sta alla base di questa tecnica, i sei cappelli per pensare, riguarda la possibilità di guardare ai problemi da diverse prospettive, anche lontane dalle proprie. Secondo De Bono, infatti, per trovare una soluzione a un problema è necessario prendere in considerazione tutti i punti di vista, anche quelli che portano a posizioni diverse.

Sei cappelli per pensare

Per visualizzare “concretamente” i diversi punti di vista dai quali approcciare un problema, Edward De Bono utilizza la metafora dei sei cappelli di colori diversi da mettere sulla testa: ognuno rappresenta una prospettiva. Si tratta di un metodo che può essere utile in tantissimi ambiti diversi ma che risulta particolarmente utile nella scuola, dove gli ultimi anni hanno visto una riscoperta della tecnica.

Per esempio, la teoria dei sei cappelli viene citata nel nuovo sussidiario delle classi quarte e quinte “Nel cuore delle parole” link esterno, edito da Cetem del Gruppo Editoriale ELi. Il sussidiario impiega la tecnica sviluppata da De Bono per proporre attività che sappiano stimolare il pensiero critico e il dialogo all’interno della classe. L’obiettivo è quello di portare gli alunni a lavorare sulle loro competenze non cognitive e aiutarli a guardare il mondo usando diversi punti di vista.

nel cuore delle parole copertina

NEL CUORE DELLE PAROLE

Scopri il nuovo sussidiario di letture per la quarta e la quinta per la la scuola primaria

Ogni cappello rappresenta quindi un punto di vista importante per analizzare un problema in modo completo. All’interno di una classe, abituare gli alunni alla teoria dei sei cappelli può insegnare loro il valore di un pensiero dinamico, che sa guardare alle situazioni in modo diversificato. Ecco allora qual è il significato dei sei cappelli per pensare:

  • Il cappello bianco rappresenta un punto di vista neutro e imparziale, e indossandolo gli alunni imparano a raccogliere elementi senza giudicarli.
  • Il cappello rosso rappresenta le emozioni e la loro espressione, che non sempre segue una logica ma che può essere molto utile a comunicare se stessi.
  • Il cappello giallo rappresenta un approccio positivo, e indossandolo gli alunni sono spronati a individuare gli aspetti vantaggiosi in qualsiasi situazione.
  • Il cappello nero rappresenta sempre un lato logico, come il cappello giallo, ma negativo, e pertanto è utile per evitare gli errori.
  • Il cappello verde rappresenta la creatività delle nuove idee delle nuove strade: indossandolo gli alunni possono uscire fuori dagli schemi e avanzare nuove proposte nella discussione.
  • Il cappello blu, infine, rappresenta un pensiero più strutturato e serve a guardare le cose dall’alto, in modo da organizzarsi al meglio e trasmettere calma.

Insegnare la tecnica dei sei cappelli può aiutare a gestire meglio le emozioni dei nostri alunni, perché permette loro di sperimentare diversi punti di vista all’interno di una medesima discussione. Affrontare una situazione nuova o un nuovo problema in questo modo permette infatti di abituarli a pensare in modo più completo, una competenza fondamentale non solo nei successivi anni scolastici, ma nella vita in generale.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Un alunno su due non sa leggere le lancette di un orologio

leggere le lancette di un orologio

Che le nuove generazioni siano molto diverse da quelle del passato non è certo un mistero. Eppure, spesso questa differenza si esprime in dettagli che fanno parte della nostra quotidianità, ma che sono destinati a cambiare per sempre. Per esempio, una recente indagine condotta da YouGov ha rilevato che un giovane su due trova difficile leggere un tradizionale orologio analogico, rispetto ad un orologio digitale. Con conseguenze che potrebbero anche…

Se non volete trovarvi male con la matematica in quarta e quinta primaria, adottate Nel Cuore dei Saperi. Per le maestre “è il migliore”

matematica nella scuola primaria

Cosa cerca un insegnante da un libro di matematica nella scuola primaria? Una grande presenza di attività pratiche, esercizi e problemi che coinvolgano gli studenti e li aiutino a comprendere i concetti matematici in modo interattivo, autentico, concreto. Dei compiti di realtà e contenuti didattici vicini alla vita quotidiana dei bambini e dei ragazzi, che rendano la matematica qualcosa di non irraggiungibile e astratta, come invece molto spesso accade. E…

Carta e penna tornano protagonisti, gli studenti di una scuola scrivono lettere a mano e vanno alle Poste per spedirle come una volta

studenti di una scuola scrivono lettere a mano

Sostituita da tastiere e touchscreen, computer e applicazioni digitali, la scrittura a mano sta lentamente scomparendo. Proprio come avviene con il corsivo, anche la pratica della scrittura manuale viene impiegata sempre meno sia nella vita quotidiana sia a scuola. Pertanto, sono da accogliere con entusiasmo iniziative il cui obiettivo è riscoprire il valore di questa pratica. Un esempio concreto arriva da una scuola primaria di Terme Vigliatore, in provincia di…

Quando Topolino era in latino

Topolino era in latino

Immaginate di aprire un fumetto Disney e leggere nella nuvoletta di Topolino: “Aspice, usitatum automatum temporis emi!” – “Guarda, ho acquistato una macchina del tempo di seconda mano”. Subito dopo, l’interlocutore ribatte: “Nil quidem! Vetus enim televisificum instrumentum inerat” – “No, c’era solo questo vecchio televisore”. Siamo abituati a vedere le avventure dei personaggi disneyani raccontate in ogni lingua del mondo, ma pensare di trovarle narrate in latino è qualcosa…

Pepper e la Scuola nel Parco è la novità più interessante per i primi tre anni di scuola primaria

Pepper e la Scuola nel Parco

Per il primo ciclo della scuola primaria, arriva un progetto educativo innovativo che offre ai bambini un percorso di apprendimento coinvolgente e ben organizzato. Si tratta di Pepper e la Scuola nel Parco, che segue un metodo chiaro e progressivo, puntando a sviluppare la comprensione, il ragionamento e il pensiero critico, con la narrazione e il gioco come strumenti principali. Le attività pratiche, la riflessione sulla lingua e gli interventi…

Ora è definitivo, la legge sulle competenze non cognitive e trasversali a scuola è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale

legge sulle competenze non cognitive

Le competenze non cognitive rappresentano una parte importante del dibattito contemporaneo sull’educazione. Alla base di questa tendenza c’è la consapevolezza che la scuola non può limitarsi a trasmettere soltanto nozioni. Al contrario, deve anche insegnare agli studenti le cosiddette life skills, ossia competenze come il problem solving, il pensiero critico e la gestione dello stress. A confermare la nuova direzione c’è anche una legge di recente pubblicata in Gazzetta Ufficiale,…

In una scuola italiana è stata introdotta l’ora di uncinetto, per insegnare agli alunni a socializzare immersi in una sana lentezza

ora di uncinetto

In un mondo contemporaneo in cui la tecnologia è sempre più diffusa, è naturale che anche la scuola debba adattarsi e andare incontro al cambiamento. L’uso degli smartphone, lo studio dell’informatica, il ricorso all’intelligenza artificiale sono ormai strumenti quotidiani e lo saranno maggiormente in futuro. Eppure, anche alcune pratiche del passato possono trovare un posto fra le moderne iniziative educative. Questo è in particolare il caso dell’istituto comprensivo di Cerro…

Il sussidiario delle maestre Laura e Flavia, le maestre delle parole, conquista le scuole italiane: “Un doppio finale per insegnare l’empatia”

sussidiario delle maestre

Si chiama Nel Cuore delle Parole ed è il nuovo sussidiario delle letture per la scuola primaria, edito da Cetem del Gruppo Editoriale ELi. Già utilizzato da oltre 50.000 bambini, ha ricevuto ottimi riscontri da parte degli insegnanti che lo hanno scelto per le loro classi. Un risultato che non stupisce, visto il successo già ottenuto dai precedenti progetti editoriali firmati dal team autoriale Stano e Zampighi, entrambe insegnanti di…

La disposizione dei banchi influisce sull’apprendimento degli alunni

disposizione dei banchi

All’inizio di un nuovo ciclo scolastico, nulla è più importante per un alunno della scelta del posto giusto. La decisione non è mai casuale: al contrario, mette insieme le preferenze personali, le indicazioni degli insegnanti ma, soprattutto, la disposizione dei banchi in classe. L’organizzazione spaziale di un’aula è infatti tutt’altro che neutra e, anzi, può influenzare l’esperienza degli studenti durante le ore passate a scuola. Apprendimento, comportamento e dinamiche sociali…

In Estonia l’intelligenza artificiale si studierà a scuola

Estonia intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale sta trasformando il mondo ad un ritmo sempre più rapido, tanto da influenzare profondamente ogni aspetto della nostra vita. Dall’economia alla sanità, dallo svago all’istruzione, diversi Paesi intendono adottare strategie per una corretta gestione delle IA e per la formazione dei giovani. Fra essi spicca l’Estonia, la cui scuola investe da anni nel digitale ed è considerata la migliore in Europa, che potrebbe diventare il modello di riferimento…

80€ in regalo per te!

X