Negli ultimi anni si parla sempre più di mindfulness, che sia al lavoro, nel tempo libero o a scuola. La pratica che insegna a vivere meglio il presente è ormai diventata parte della quotidianità di tantissime persone, e pare adesso anche dei genitori di alcuni studenti di un liceo di Roma. Vediamo cos’è successo, e se davvero è possibile integrare la mindfulness a scuola, sin dall’inizio dei percorsi scolastici.
Cos’è la mindfulness
Il concetto di mindfulness non è certo un’invenzione recente né qualcosa di specifico della nostra cultura. Mindfulness vuol dire letteralmente consapevolezza di sé o anche piena coscienza, e si tratta di uno stato di consapevolezza che può essere raggiunto attraverso l’attenzione al momento presente. La mindfulness si pratica mediante una forma di meditazione: tutto ciò che pertiene al nostro corpo, alle nostre emozioni e alla nostra mente può essere approcciato con consapevolezza, così da raggiungere la piena coscienza di sé.
Di conseguenza, la pratica regolare della mindfulness può aiutare a sviluppare una presenza mentale applicabile in tutte le sfere della vita quotidiana, con la possibilità di raggiungere una maggiore serenità e capacità di adattamento di fronte alle varie situazioni che si presentano. La meditazione e l’attenzione al proprio respiro, pratiche fondamentali della mindfulness, permettono quindi di gestire le sfide del quotidiano con una maggiore tranquillità.
Corsi di mindfulness al Liceo Newton
Proprio i benefici della mindfulness per la persona hanno convinto un’insegnante del Liceo Newton di Roma ad iniziare dei “corsi” non tanto per gli studenti, quanto per i genitori. La docente, che si è formata anche in mindfulness, ha dapprima coinvolto la psicologa dello sportello d’ascolto scolastico e, poi, ha ricevuto un parere positivo anche da parte della Dirigente Scolastica.
L’iniziativa infatti ha l’obiettivo di promuovere il benessere personale e relazionale, cercando di ridurre lo stress dei genitori e insegnare modalità più efficaci di gestione delle proprie emozioni. Di fronte ai timori iniziali della docente e della psicologa, la realtà ha dato una risposta ben diversa. Tanti genitori hanno voluto partecipare ai corsi di meditazione, tanto che si sono formate delle vere e proprie liste d’attesa e alcuni hanno dovuto essere esclusi. Queste le parole soddisfatte della Dirigente Cristina Costarelli , che intende riproporre il corso anche per il prossimo anno scolastico:
Mindfulness anche per gli studenti, dalla primaria
Se il Liceo Newton è un esempio di come la scuola possa divenire un polo di aggregazione anche per i genitori, praticare la mindfulness può essere d’aiuto anche per gli studenti. Da un certo punto di vista, guardare alla propria coscienza con consapevolezza rappresenta il cuore di quelle competenze non cognitive di cui tanto si parla oggigiorno. Per questa ragione, la pratica della mindfulness diventa importante sin dalla scuola primaria, dove gli alunni imparano a capire le proprie emozioni e a gestirle.
Si tratta di un approccio presente in un sussidiario come Nel cuore delle parole , edito da CETEM del Gruppo Editoriale ELi e dedicato alle classi quarte e quinte della scuola primaria. Il libro propone diverse metodologie particolarmente utili: se la tecnica dei sei cappelli permette di affrontare i problemi da diversi punti di vista, la mindfulness è essenziale per comprendere sé stessi. In particolare, alcune sezioni si concentrano su particolari emozioni come la pazienza, la fiducia, l’accettazione, la meraviglia, e suggeriscono agli alunni:
NEL CUORE DELLE PAROLE
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In fondo, la pratica della mindfulness non è altro: osservare il proprio respiro e cercare di raggiungere una maggiore consapevolezza. Gli esercizi proposti dal sussidiario Nel cuore delle parole aiutano a rinforzare l’attenzione e la concentrazione, a trovare la calma e ad aumentare la fiducia in sé stessi. Qualità fondamentali già alla scuola primaria, e nella vita in generale.