Di solito sono i docenti a preparare le verifiche in classe e condurre le interrogazioni degli studenti. Questi ultimi possono soltanto (provare a) rispondere e dimostrare così la loro preparazione. Che i ruoli si invertano accade molto raramente, e pertanto vale la pena parlarne: il contesto è quello di una cena di classe di fine anno, dove stavolta sono stati gli studenti a interrogare i loro insegnanti. Vediamo com’è andata.
gli studenti interrogano i professori
Siamo a Modena, e gli studenti della classe 5 C danno appuntamento ai loro docenti per una cena di classe presso una pizzeria. All’orario concordato i ragazzi si presentano con una torta fatta in casa, da condividere dopo la pizza, e con i compiti in classe che vengono distribuiti a ciascun docente. Come un avvertimento sul primo foglio recita, dovranno affrontare il test “senza rancore”.
Il compito, dal titolo “Verifica delle competenze dei professori 5 C Sezione Servizi Informativi Aziendali”, così come raccontato da Vincenzo Brancatisano di Orizzonte Scuola, invita i docenti a partecipare alla prova realizzata dagli studenti. Fra le ragioni c’è ovviamente la possibilità di ribaltare i ruoli, finalmente dopo cinque anni di scuole superiori, e quindi uno scherzoso sentimento di rivalsa. In più, c’è anche un ulteriore avvertimento per i docenti: vietato usare i cellulari.
una serata “insufficiente”
In parte, la verifica pensata dagli studenti della classe quinta ha riguardato domande di cultura generale, logica e matematica. Già domande come “qual è quella cosa che nasce grande e muore piccola?” e “se Beth ha la stessa età che avrà Bill quando Trish avrà la stessa età che ora ha Beth, chi è il più grande?” hanno messo i docenti in seria difficoltà. Ma questo è stato soltanto l’antipasto, si potrebbe dire.
La parte principale della verifica infatti ha voluto testare quanto i docenti conoscessero davvero i loro studenti, come ci si aspetta in una cena di fine anno. Ecco una delle domande:
Altre domande hanno riguardato chi ha fatto più assenze, chi è il più permaloso, chi ha rimandato più interrogazioni, chi è sempre in ritardo, e così via. In questo caso i docenti hanno dimostrato di conoscere molto bene i loro studenti, ma sarà stato sufficiente per evitare un voto basso?
L’ultima domanda è in fondo la più importante
L’ultima domanda del compito è invece una domanda aperta: “Qual è il ricordo più bello della classe 5 C?”. In fondo, si tratta della domanda più impegnativa e più importante della verifica, durante una serata con tante risate e un po’ di nostalgia. Ciascun docente ha risposto a suo modo, compensando in un certo senso le insufficienze collezionate con la parte dedicata alla cultura generale.
Una cena di fine anno, e di fine scuola in questo caso, rappresenta infatti il momento perfetto per un bilancio e uno sguardo al futuro. I ragazzi della 5 C di Modena hanno scelto un approccio autoironico nel loro ultimo incontro di classe con i loro insegnanti. Così facendo, hanno dimostrato di avere una buona conoscenza dei meccanismi di funzionamento della scuola, ma anche di avere le idee piuttosto chiare sul loro percorso scolastico. E, perché no, magari anche sul loro futuro.