La scelta della scuola secondaria di secondo grado è uno dei momenti più importanti nella crescita dei giovani, ma non sempre avviene in autonomia. Spesso infatti i genitori non si limitano ad accompagnare i loro figli verso l’indirizzo che preferiscono, ma finiscono per imporre un’altra scuola, quasi sempre il liceo. E proprio in un liceo scientifico di Roma, il Newton, è scoppiata una protesta inusuale: alcuni studenti hanno deciso di farsi bocciare di proposito per dimostrare la loro insofferenza verso la scelta imposta dai genitori.
Studenti decidono di farsi bocciare di proposito
Come racconta Il Messaggero , il caso è diventato di dominio pubblico per la scelta di uno studente del Liceo Scientifico Statale Isacco Newton di Roma. Lo studente in questione sogna di frequentare un istituto tecnico industriale, ma ha dovuto frequentare il liceo scientifico. Da qui deriva la decisione di sabotare il proprio rendimento scolastico, come racconta la stessa dirigente Cristina Costarelli:
Insomma, tramite la propria bocciatura lo studente ha voluto mandare un messaggio ai propri genitori, e non è difficile capirne il perché. La scuola superiore può anche essergli stata imposta, ma almeno sul proprio rendimento scolastico lo studente ha potuto esercitare una forma di scelta.
Non una protesta isolata
Sempre Cristina Costarelli, dirigente scolastica del Newton di Roma, conferma come questa storia non sia neanche una protesta isolata. La richiesta volontaria di bocciatura è arrivata anche da parte di una studentessa che per tre anni ha tentato di farsi andare bene la scelta dei genitori. Lei avrebbe preferito iscriversi in un istituto alberghiero, ma i genitori le hanno imposto il liceo scientifico. Continua la dirigente:
Come ricorda Costarelli, tutti questi ragazzi che si ritrovano costretti a farsi bocciare per farsi ascoltare dai genitori avrebbero potuto avere percorsi scolastici molto più soddisfacenti. E non soltanto dal punto di vista dei voti. Al contrario, per molti genitori il liceo rappresenta ancora un indirizzo prestigioso al quale iscrivere il proprio figlio: una scelta che però non sempre si rivela vincente.
Soddisfazione e lavoro: i numeri raccontano la stessa storia
Un interessante rapporto stilato da AlmaDiploma permette di rendere più completo il quadro, soprattutto per quanto riguarda il grado di soddisfazione degli studenti e le possibilità nel mondo del lavoro. Da questo punto di vista, i numeri parlano chiaro: gli studenti degli istituti tecnici e degli istituti professionali sono mediamente più soddisfatti rispetto agli studenti dei licei. Parliamo del 73,7% e del 79,2% rispetto al 72,7%, cifre tutto sommato simili fra loro ma che già intaccano il supposto primato dei licei.
Un risultato simile si ottiene anche andando a guardare il dato sul lavoro. Una volta conseguito il diploma, infatti, riescono a trovare lavoro il 49% degli studenti degli istituti tecnici e il 60% di quelli degli istituti professionali. Di contro, soltanto il 25% degli studenti dei licei trova un lavoro: anche qui si potrebbe dire che molti si iscrivono all’università, ma il trend è chiaro. Forse è arrivato il momento di superare gli stereotipi.
Insomma, la scuola può davvero rappresentare un luogo in cui seguire le proprie passioni, ma non quando viene vissuta come un’imposizione. Da una parte, quindi, è necessario aiutare gli studenti a trovare la propria strada e il proprio percorso di vita. Dall’altra parte, invece, risulta fondamentale aiutare i genitori a superare i loro pregiudizi permettendo ai figli di esprimere se stessi. Meglio che farsi bocciare di proposito, no?