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MATEMATICA

Lo studio: gli studenti che non fanno colazione vanno male in matematica

La colazione è considerata da molti il pasto più importante della giornata, e non soltanto perché fornisce l’energia utile ad iniziare il lavoro o lo studio.

Infatti, secondo il recente studio di alcuni ricercatori norvegesi, fare colazione sembrerebbe contribuire al miglioramento dei risultati scolastici in materie scientifiche come la matematica.

Vediamo qual è la correlazione esistente fra questi due aspetti della vita di uno studente, e se davvero le abitudini alimentari hanno un impatto profondo sul suo rendimento a scuola.

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Lo studio

Pubblicato sull’International Journal of Educational Development link esterno, lo studio condotto dai ricercatori norvegesi ha coinvolto circa 4500 studenti nel 2015 e nel 2019. L’obiettivo era quello di spiegare due fenomeni distinti eppure concomitanti:

  • da una parte, una diminuzione nei risultati scolastici degli studenti, soprattutto nelle materie scientifiche e in particolare nella matematica;
  • dall’altra parte, un significativo calo dell’abitudine di fare colazione, pure considerata essenziale per iniziare bene la giornata.

Nello specifico, la ricerca ha mostrato come la percentuale di studenti norvegesi che fanno colazione sia scesa dal 57,6% del 2015 al 30,9% del 2019. Un calo di oltre 25 punti percentuali, non poco.

Da qui l’ipotesi: che il cambiamento nelle abitudini relative alla colazione abbia potuto influire anche sui risultati scolastici degli studenti? La domanda è meno banale di quanto possa sembrare, dal momento che la colazione è uno dei momenti più importanti della giornata, anche secondo diverse ricerche scientifiche.

colazione e rendimento a scuola

La ricerca sugli studenti condotta in Norvegia, riporta anche Il Corriere della Sera link esterno, traccia un collegamento fra la colazione e i risultati scolastici. Come abbiamo visto, saltare questo pasto può influire sulle prestazioni in materie scientifiche come la matematica, e non solo.

In effetti, a spiegare il potenziale rapporto di causalità fra i due fenomeni ci sono anche altri studi scientifici, che in particolare trattano:

I carboidrati e gli altri nutrienti essenziali forniti dalla colazione, insomma, giocano un ruolo cruciale nel sostegno alle funzioni cognitive di uno studente. Fra queste, sono particolarmente importanti attenzione e memoria, nonché la capacità di risolvere i problemi, molto più sviluppata a stomaco pieno, per così dire.

L’importanza dell’educazione alimentare

Come si può immaginare, la situazione è tuttavia più complessa di così. Da un lato, infatti, la colazione è soltanto uno dei fattori che influenzano il rendimento scolastico, peraltro in modo indiretto benché misurabile. Dall’altro lato, invece, non si tratta soltanto di alimentazione quanto di cultura dell’alimentazione: in breve, di educazione alimentare.

Un conto è infatti fare colazione con prodotti sani che contribuiscono al nostro benessere, un conto è preferire gli zuccheri semplici degli alimenti ipercalorici.

Per questa ragione, non può che andare nella giusta direzione l’annuncio che vedrà l’insegnamento della dieta mediterranea a scuola, già dalla scuola primaria. L’ideale è infatti quello di educare i giovani all’importanza di abitudini alimentari sane fin dall’infanzia.

Allo stesso tempo, come accennato, la questione non può riguardare soltanto l’alimentazione in senso stretto, quanto la cultura contemporanea sul cibo e sugli alimenti. Da questo punto di vista, sarà necessario ben più che un annuncio: in ballo ci sono i risultati in matematica degli studenti, e non solo.

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