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DIDATTICA

I primi 5 minuti di una lezione di inglese della primaria sono fondamentali: il lead-in e la sua metolodogia

La lezione più efficace è quella in cui tutti i partecipanti sono coinvolti e partecipi alle attività. Iniziarla con il piede giusto è quindi davvero fondamentale! Non basta dire Open the book, indicare il numero della pagina e far svolgere un esercizio. La lingua deve essere vissuta e appresa, attraverso il libro di testo, ma anche uscendo dai binari della pagina e dell’unità didattica.

Ecco dunque l’importanza del lead-in, un momento importante ma spesso sottovalutato. Dal verbo to lead, ‘condurre’, il lead-in è il momento iniziale della lezione, nonché il modo in cui si conducono gli alunni e le alunne al contenuto della lezione. È il momento in cui si sfrutta la naturale curiosità dei bambini e delle bambine per catturare il loro interesse, generare emozioni positive e motivazione alla partecipazione in classe.

È un modo efficace per passare dalla L1 alla L2 in maniera graduale e coinvolgente, introdurre e creare il contesto – set the context – portando la classe in English mode ON, qualsiasi sia l’argomento della lezione.

L’obiettivo

In una lezione di 50-60 minuti, il lead-in dovrebbe durare circa 5 minuti, talvolta pochi di più. Il tempo di una piccola attività e sarà ora di aprire il libro di testo e procedere a una nuova fase della lezione. Infatti, questo non è un momento di focus sul lessico o sulle strutture, non è un momento di “apprendimento” in senso stretto.

L’obiettivo, in questa fase, è in realtà quello di attivare le conoscenze pregresse degli alunni e delle alunne e di passare gradualmente dalla L1 alla L2, generando curiosità e interesse. Ciò che conta è appunto rendere i bambini e le bambine interessati a ciò che si sta facendo, senza che loro se ne accorgano, così che siano loro a voler scoprire che cosa viene dopo.

Il lead-in rende infatti l’inizio della lezione student-centred ed è importante che tutti e tutte si sentano non solo parte integrante della lezione, ma protagonisti e protagoniste. Il lead-in è un momento di riscaldamento, di warm up dell’inglese, e le pagine occhiello dei volumi di Space English sono delle vere e proprie anteprime delle unità, con importanti elementi per costruire un’attività di lead-in adatta a coinvolgere e incuriosire alunni e alunne.

Unit 5 Space English
La pagina occhiello propone il jingle del volume e l’attività di lead-in oltre a fare da riferimento per ulteriori attività da proporre alla fine del percorso dell’unità stessa.

Come gestire le attività di lead-in

Aprite il libro e portate l’attenzione dei bambini e delle bambine ai personaggi e agli elementi rappresentati. Cominciate chiedendo What can you see? o What’s in the picture? e lasciate che bambini e bambine esplorino e commentino, anche in L1, l’immagine.

Sarà divertente e coinvolgente per loro provare a indovinare l’argomento dell’unità che andrete ad affrontare. Gli occhielli raffigurano sia elementi già noti sia alcuni elementi target, che impareranno nella unit a seguire.

Potete chiedere agli alunni e alle alunne di cercare alcuni dettagli, di contare alcuni oggetti o semplicemente far commentare le scene presentate con strutture già note, come per esempio: What colour is it?, How many… are there?, Where are they?

Le pagine occhiello propongono l’ascolto del jingle del volume, una sigla da ascoltare e cantare assieme prima di passare a un nuovo argomento. Conducete e accompagnate i bambini e le bambine alla lezione in maniera graduale e quanto più spontanea possibile prima di passare al momento di apprendimento vero e proprio.

space english copertina

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Spunti e suggerimenti per un lead-in efficace

Integrate ciò che offre il volume con attività ludiche, interattive, digitali e analogiche, quando possibile; queste stimoleranno la voglia di apprendere di bambini e bambine in classe, rendendoli curiosi e più partecipi alle lezioni di inglese.

Di seguito alcuni consigli di attività da provare e da modulare in base al livello del gruppo.

  • Realia: portate in classe oggetti veri, da toccare, osservare e sentire. Qualche esempio? Una valigia piena di indumenti, degli alimenti confezionati, degli oggetti della casa, un pupazzo a cui fare domande.
  • Photos: portate o proiettate in classe foto di luoghi, personaggi, attività curiose, anche vostre personali. Per esempio una spiaggia, una città, voi e il vostro animale domestico, immagini create dall’AI per scopi didattici.
  • Picture reveal: preparate una slide la cui immagine si faccia sempre più nitida o sempre più visibile per creare curiosità e far indovinare i soggetti dell’immagine alla classe.
  • Puzzle: stampate immagini diverse e ritagliatele. Assegnate ciascuna immagine a un gruppo diverso, così che nel ricomporre il puzzle ogni gruppo sveli un elemento chiave alla scoperta del “tema” della lezione.
  • Crosswords: create un cruciverba con immagini o definizioni, il cui messaggio segreto sveli l’argomento della lezione.
  • Wordsearch: create un riquadro con parole nascoste da cercare. Mostrate alla classe le immagini riferite alle parole da cercare. Le lettere escluse mostrano l’argomento della lezione.
  • Code breaker: create una frase o una parola singola da decifrare con un codice. A ogni lettera dell’alfabeto corrisponde un simbolo che, trasformato dai bambini e dalle bambine in lettera, darà come soluzione l’argomento della lezione.
  • Mystery box: preparate una scatola chiusa e disponete all’interno degli oggetti. A turno i bambini e le bambine proveranno a indovinare il contenuto della scatola.
  • Scavenger hunt: organizzate una caccia al tesoro all’interno dell’aula, in cui coppie o piccoli gruppi dovranno cercare elementi nascosti e indizi che li condurranno a svelare il tema della lezione.

Per scegliere l’attività più adatta, l’insegnante deve innanzitutto tenere a mente gli obiettivi del lead-in, nonché il numero di bambini e bambine in classe, le loro preferenze in fatto di tematiche, attività e lavoro in gruppo, a coppie o individuale.

Ovviamente, la varietà è la scelta migliore e, prima di optare per un’attività, potete provare tutte quelle suggerite, e anche altre! In questa occasione, potete davvero usare l’immaginazione e la creatività, per partire con un pieno di energia positiva fin dai primi minuti.

I bambini e le bambine possono lavorare individualmente, a coppie o piccoli gruppi, ad esempio, per risolvere indovinelli, decifrare un codice o svolgere altre attività divertenti e cooperative per svelare uno o più indizi che li porteranno a scoprire l’argomento della lezione.

La cooperazione integrerà anche la metodologia SEL alla vostra lezione; in questo modo tutte le competenze dei bambini e delle bambine saranno coinvolte.

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