Dopo la morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, lo scrittore Gesualdo Bufalino disse la celebre frase “La mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari”. La frase suggerisce che non è mai troppo presto per iniziare a parlare di legalità ai bambini.
L’educazione civica e in particolare l’educazione alla legalità sono i temi fondanti di Questione di civiltà , i nuovi volumi per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELI. I due volumi, uno dedicato alle classi seconda e terza e l’altro dedicato alle classi quarta e quinta, sono stati ispirati dalla manifestazione Palermo Chiama Italia indetta dalla Fondazione Falcone e dal Ministero dell’Istruzione per ricordare le vittime delle stragi di Capaci e via D’Amelio.
La nave della legalità è pronta a partire
Questione di civiltà invita i bambini e le bambine a imbarcarsi per un viaggio sulla Nave della legalità, un viaggio da Civitavecchia a Palermo e a compilare il diario di bordo, composto da attività di riflessione sulle tematiche trattate. Il viaggio è costellato da poesie, canzoni, attività interdisciplinari che renderanno ancora più emozionante e coinvolgente il percorso verso la costruzione di un’identità di cittadini forte, comunitaria, con ideali di giustizia e rispetto. Questione di civiltà fa conoscere ai bambini anche altri personaggi, altri eroi che hanno dedicato la loro vita alla giustizia e al rispetto dei diritti di tutti.
Musica e canto con il metodo di Mariele Ventre
Musica e canto sono, come già accennato, una parte fondamentale del viaggio: non si può comprendere pienamente un’esperienza se non ci coinvolge anche a livello emozionale. Le attività di canto sono strutturate in modo semplice e inclusivo, con attenzione alle diverse tonalità delle voci dei bambini e delle bambine, sempre tenendo presente l’intuizione pedagogica e metodologica di Mariele Ventre, compianta direttrice del Piccolo Coro dell’Antoniano, che ha dedicato la sua vita ai bambini e alla loro educazione.
QUESTIONE DI CIVILTÀ
I volumi “Questione di civiltà” traggono motivo ispiratore dalla manifestazione “Palermo Chiama Italia” per ricordare le stragi di Capaci e via D’Amelio e per onorarne le eroiche vittime
Educazione civica, ambiente e soft skills
L’educazione civica è presente in tutto il viaggio: si trattano anche argomenti come il rispetto dell’ambiente e ciò che possiamo fare per salvaguardarlo, si scoprono le meraviglie della Costituzione Italiana e si lavora su soft skills come empatia, comunicazione, gentilezza, capacità di lavorare in gruppo e molte altre. Il messaggio, che sembra scontato ma non lo è, è che ogni cittadino debba fare la propria parte in modo concreto e tangibile. Si dice spesso che in Italia non esiste il senso della comunità e del bene comune: la speranza di Questione di civiltà è proprio superare questo pregiudizio e costruire una nuova generazione, chissà, forse quella che salverà il nostro paese dalle mafie e dall’illegalità. Perché, come disse Giovanni Falcone “Contano le azioni, non le parole”.