Nonostante gli enormi passi avanti fatti negli ultimi anni, ancora oggi gli stereotipi di genere condizionano tantissimi aspetti della nostra società. Lungi dall’essere la semplice imposizione di una categoria su un’altra, si tratta di idee interiorizzate da tutti, e che quindi necessitano di un lavoro profondo e consapevole per essere riconosciute e affrontate. A parlarne è la criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone, che al tema di come abbattere gli stereotipi dedicherà una conferenza alla nuova edizione di EducAbility 2024.
Una società di stereotipi
Durante la rassegna Cosmodonna di Veronafiere , Roberta Bruzzone ha affrontato la questione degli stereotipi di genere e di come siano pervasivi all’interno della nostra società. Il problema non è quindi l’imposizione, ma la diffusione di questi stereotipi a tutti i livelli e fra tutti i generi. Per usare le parole della criminologa e psicologa forense:
Le donne vengono bombardate sin da bambine con ruoli e aspettative che le portano a mettere al primo posto le esigenze altrui. Si tratta di una dinamica che coinvolge tutti gli aspetti della loro vita, dai giocattoli ai ruoli domestici, dalle relazioni ai ruoli lavorativi. Inoltre, gli stereotipi di genere finiscono per abbassare anche la fiducia delle donne in se stesse, a danno della società tutta.
I dati ISTAT sugli stereotipi di genere
A confermare il quadro delineato da Roberta Bruzzone intervengono anche gli ultimi dati ISTAT sugli stereotipi di genere . In particolare, a colpire sono le percentuali delle ragazze che ritengono normale condividere la password dei propri social media con il partner. Allo stesso tempo, quasi la metà degli uomini intervistati ritiene che una donna possa sottrarsi ad un rapporto se lo vuole. Un uomo su cinque ritiene invece che la violenza sia causata dal modo di vestire delle donne. Continua Bruzzone:
D’altronde, la questione dell’educazione e del rapporto con i genitori è una delle più discusse in ambito educativo e non. Secondo Matteo Lancini i genitori vogliono che i figli siano se stessi ma a modo loro, mentre Nicola Gratteri attacca i genitori che aggrediscono gli insegnanti dopo un brutto voto dei figli. Pensano di dimostrare amore, ma in questo modo finiscono per perdere autorevolezza.
Come abbattere gli stereotipi
Il problema riguarda tutta la società, e va affrontato in modo serio così da promuovere un ambiente più equo e inclusivo. Si occupa di come abbattere gli stereotipi la conferenza che Roberta Bruzzone terrà a EducAbility 2024, il grande evento formativo accreditato dal MIM. La nuova edizione avrà luogo in tre città italiane nel mese di novembre e vedrà relatori del calibro di Alessandro D’Avenia, Piergiorgio Odifreddi e, appunto, Roberta Bruzzone. In particolare, nell’incontro del 6 novembre a Roma la criminologa e psicologa forense riprenderà il discorso sugli stereotipi di genere e parlerà di:
- accettazione della diversità e abbattimento degli stereotipi, che siano sociali o di genere;
- bullismo e cyberbullismo, con attenzione alle dinamiche di dipendenza e disfunzionalità;
- ruolo della scuola nella prevenzione, nella protezione e nella creazione di una comunità.
Perché in fondo se il problema riguarda tutta la società, tutta la società riguarda anche la soluzione. Per Roberta Bruzzone, si tratta di creare una comunità che sappia abbattere, poco a poco, gli stereotipi di genere. E non c’è posto migliore per farlo e non a scuola.
Ricordiamo che EducAbility è un evento formativo dedicato ai docenti e ai dirigenti scolastici, al quale è possibile iscriversi anche con la carta del docente. Sarà possibile seguire le conferenze anche a distanza, e alla fine verrà fornito un attestato di digitale valido ai fini della formazione e dell’esonero a scuola. Per maggiori informazioni, rimandiamo al sito ufficiale di EducAbility 2024 .