La rivista per la scuola e per la didattica
GESTIONE DELLA CLASSE

Accoglienza e rilevazioni delle abilità iniziali in classe terza, kit didattico completo da scaricare

L’accoglienza fa bene non solo a chi viene accolto, ma anche a chi accoglie. Un lavoro ben impostato sull’accoglienza aiuterà ad affrontare più serenamente il nuovo anno scolastico. È dunque importante, nel momento in cui si ritorna in classe, dimostrare che ci si ritrova ancora una volta “insieme”, pronti a percorrere un altro pezzo di strada.

STARE BENE INSIEME

L’insegnante inviterà gli alunni ad “accogliersi” tra loro, perché un’atmosfera di accettazione reciproca fa stare bene insieme. È bene, quindi, creare occasioni in cui lavorare in gruppo, in situazioni di “reciproco insegnamento”, dove tutti possono imparare dagli altri e insegnare agli altri (Cooperative learning). Dal momento che si trascorrono molte ore della giornata insieme è bene stabilire alcune regole di “convivenza civile” puntando sulla positività, evitando, cioè, i “non si deve”. Verrà quindi dedicata una parte del tempo a spiegare agli alunni quali saranno i cambiamenti nell’organizzazione del tempo a scuola.

CHE COSA SI STUDIERÀ?

I contenuti didattici che gli alunni dovranno affrontare durante l’anno scolastico sono più complessi; sarà quindi di grande aiuto fornire loro una spiegazione che li coinvolga e li renda consapevoli degli scopi per i quali si introducono modalità diverse nell’affrontare le diverse discipline (l’analisi dei testi, la comprensione, il riassunto, la stesura di brevi testi, lo studio delle discipline).

VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE

I bambini non hanno ancora chiaro il valore formativo dell’istruzione. Per loro è importante il risultato immediato. Per loro la valutazione è il voto: bello o brutto. L’insegnante deve quindi aiutare a vivere il momento della valutazione come una modalità per capire quali sono le potenzialità e i limiti di ciascuno, spiegando dove sono avvenuti i progressi e dove invece permangono criticità. Per questo l’insegnante spiegherà che la valutazione di un elaborato non è mai relativa alle capacità del singolo alunno, ma che è sempre una relazione tra capacità, potenzialità e anche impegno. L’introduzione del concetto di autovalutazione è fondamentale per prendere coscienza dei traguardi che ciascuno si può porre e del percorso fatto sia in senso positivo sia, talvolta, in senso negativo. La capacità di valutare le proprie capacità e i propri limiti è una delle competenze che gli alunni devono raggiungere. L’autonomia di giudizio sul proprio operato deve essere dunque uno degli obiettivi dell’insegnante. Certo non è semplice educare ciascun allievo a saper esprimere una valutazione sul livello dei risultati raggiunti: c’è chi tende a sovrastimarsi e chi a sottostimarsi. Da qui deriva la necessità far conoscere agli alunni gli obiettivi che ci si pone e i risultati a cui si deve arrivare ma, soprattutto, a cui si può tendere. Se nei primi giorni di scuola l’insegnante presenterà il percorso, potrà poi periodicamente invitare gli alunni ad autovalutare il percorso svolto, per prendere coscienza di quali siano stati i progressi fatti e, se necessario, le fragilità su cui inter venire, senza avere paura degli errori compiuti.

LEGGI ANCHE: Come organizzare l’accoglienza in classe prima con Il Grillo e La Luna, matrici e cartelli da scaricare

LEGGI ANCHE: Come organizzare l’accoglienza in classe seconda con Il Grillo e La Luna, con matrici da scaricare

Rilevazioni delle abilità iniziali in classe terza

L’insegnante è consapevole del percorso didattico intrapreso lo scorso anno, ha presente quali erano i traguardi raggiunti dal gruppo classe e da ciascun alunno singolarmente, ma deve accertarsi del livello di mantenimento di conoscenze e competenze che si ritenevano acquisite. Proporre agli alunni prove per la rilevazione delle loro abilità iniziali non solo è indispensabile per la pianificazione di un percorso veramente adeguato, ma trasmette il messaggio che non si è “messo in soffitta” quanto fatto. Permette di introdurre la prassi di rivedere e riconsiderare insieme e metodicamente gli apprendimenti. Le prove di ingresso devono essere spiegate agli alunni nella loro sostanza e nella loro finalità. In questo modo non sembreranno la “trappola” di inizio anno!

OBIETTIVI

La somministrazione di prove di ingresso deve avere i seguenti obiettivi di valutazione:

  • la motivazione scolastica;
  • gli aspetti socio-relazionali;
  • l’autonomia;
  • i livelli di attenzione;
  • gli interessi;
  • le capacità cognitive;
  • gli stili di apprendimento;
  • le abilità relative ai diversi contenuti della programmazione.

Fatta eccezione per gli alunni con DSA o BES , in questa Guida sono proposte prove standardizzate, perché permettono di rilevare come si colloca la prestazione di ogni alunno e valutare il livello della classe nel suo insieme.

il grillo e la luna copertina 3

IL GRILLO E LA LUNA

Scopri il nuovo sussidiario del primo ciclo della scuola primaria del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica

Prove per la rilevazione delle conoscenze e delle abilità

Per la rilevazione del livello delle conoscenze e delle abilità iniziali sono presenti alcune schede relative ad aspetti specifici.

Ascolto e comprensione

L’ascolto di un brano letto dall’insegnante sarà di aiuto per comprendere i tempi di attenzione degli alunni. Quest’anno i momenti di lezione frontale che richiedono un impegno attentivo saranno necessariamente dilatati. Seguire le spiegazioni necessarie per ricevere informazioni sui diversi argomenti delle discipline di studio sarà una delle abilità richieste.

Lettura

La velocità nella lettura e l’espressività nella lettura, relativamente ai livelli standard della classe, dovrebbero essere traguardi raggiunti dalla maggior parte dei nostri alunni. L’insegnante può decidere di utilizzare questo tipo di prova soltanto per verificare le abilità e gli eventuali miglioramenti di alcuni alunni.

Comprensione

È consigliabile stabilire e comunicare agli alunni un tempo massimo per l’esecuzione della prova, calibrato sul livello raggiunto dagli alunni della classe.

Correttezza ortografica

Il dettato è fondamentale per testare la correttezza ortografica.

Frasi con difficoltà crescenti:
– Nel bosco si vedevano i colori dell’autunno.
– Cominciavano anche a cadere le foglie dagli alberi.
– Uno scoiattolo se ne stava su un ramo a osservare la vita del prato.
– Tra le radici della vecchia quercia c’era un’apertura.
– Era l’ingresso della casa degli gnomi di montagna.

Scrittura

La stesura di un breve testo guidato permetterà di rilevare la capacità di organizzare l’esposizione di un pensiero e la correttezza ortografica nell’autodettatura.

KIT DIDATTICO ACCOGLIENZA E ABILITÀ 3

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Susanna Tamaro: “A scuola andavo male, le prof mi strappavano i temi in faccia dicendomi che non si capiva nemmeno di cosa parlassi”

Susanna Tamaro a scuola

Vedere crescere i propri figli è una delle più intense emozioni di un genitore: da bambini diventano ragazzi e poi giovani sempre più indipendenti. In questa fase, è naturale che i genitori cerchino di proteggere i figli da tutto ciò che sembra negativo. Eppure, questo atteggiamento spontaneo rischia di sfociare in comportamenti iperprotettivi, che finiscono per fare più danni di quanto non si pensi. Ne parla Susanna Tamaro nel corso…

Mi preoccupa l’intelligenza artificiale a scuola, credo sia pericolosa. Innovazione digitale? Basta, è meglio investire nel pagare la formazione degli insegnanti, anche all’estero

pagare la formazione degli insegnanti

Che l’innovazione tecnologica possa offrire grandi opportunità alla didattica non è certo un mistero. Fra sperimentazioni con l’intelligenza artificiale e dispositivi elettronici come strumento educativo, la scuola sembra ormai avviata verso il futuro. Non tutti sono tuttavia d’accordo. Se infatti è vero che tecnologia e opportunità vanno spesso insieme, allo stesso tempo è bene ricordare quali sono i rischi di un abuso di questi strumenti, a partire dalle intelligenze artificiali….

Bibbia nella primaria? Ok, ma allora anche il Corano

bibbia nella primaria

Roberto Vecchioni ha sempre avuto un legame speciale con il mondo scolastico, e non soltanto perché viene da un passato da docente. Negli anni, il cantautore italiano è rimasto vicino agli studenti, osservando da vicino le loro aspirazioni, i loro sogni e le sfide che affrontano. Di recente, poi, Vecchioni ha condiviso il suo punto di vista sulle necessità degli studenti ma anche sulle nuove linee guida proposte dal ministro…

Un italiano su due parla male, o non parla proprio, una lingua straniera

parlare male una lingua straniera

Oggi più che mai conoscere almeno una lingua straniera è una competenza indispensabile per farsi strada in un mondo sempre più interconnesso. Tuttavia, sebbene la capacità di comprendere e comunicare in diverse lingue apra nuove opportunità, l’Italia sembra rimanere indietro. Secondo un sondaggio condotto da Censuswide per Preply , infatti, un italiano su due parla soltanto la sua lingua madre, e non conosce neanche una lingua straniera. Vediamo qual è…

La musica dovrebbe essere letta e analizzata sui banchi di scuola, con artisti come De André, De Gregori e Dalla studiati durante l’anno scolastico

musica sui banchi di scuola

A scuola si dovrebbero studiare le canzoni di Fabrizio De André e Francesco De Gregori, o ancora di Lucio Dalla. A sostenerlo è Fiorella Mannoia, fra le cantanti italiane più famose in assoluto, durante la rubrica Atupertu di Radio Italia . La chiacchierata fra l’artista e la redazione radiofonica è diventata anche l’occasione per parlare del rapporto con la scuola e per approfondire l’importanza della musica nel proprio percorso di…

Il ministro dell’istruzione: “Le mie abilità logiche derivano dall’aver studiato bene il latino”

abilità logiche

Fra le nuove linee guida di Giuseppe Valditara, una delle più discusse è quella che riguarda il ritorno del latino alla scuola secondaria di primo grado. Alcuni vedono nella proposta una tendenza nostalgica e ideologica, per altri rappresenta un modo per far convivere la tradizione e la modernità nel nostro sistema educativo. Ne parla proprio il Ministro dell’Istruzione e del Merito durante un’intervista a Radio Libertà , occasione per tracciare…

L’idea dell’insegnante per coinvolgere gli alunni: “Riconsegno i compiti in classe con i voti da scoprire come i gratta e vinci”

voti come gratta e vinci

Di fronte ad un presente che cambia continuamente, è naturale che anche la scuola senta il bisogno di andare incontro alle nuove tendenze. Certo, ancora oggi la maggior parte dei docenti utilizza la lezione frontale ma, allo stesso tempo, ci sono insegnanti che provano a coinvolgere i loro studenti. In particolare, di recente si è molto parlato di un metodo innovativo per evitare che la consegna dei compiti diventi un…

Quest’anno nelle scuole superiori si sono iscritti 50.000 studenti in meno: la causa è il calo demografico. A rischio l’editoria e 130mila insegnanti

studenti in meno

Da diversi anni ormai il calo demografico costituisce uno dei problemi dell’Italia, e può portare a conseguenze potenzialmente catastrofiche. Il fenomeno infatti comporta un maggiore numero di anziani a fronte di un minore numero di giovani, con ricadute sull’economia e sulla forza lavoro, ma non solo. Uno degli effetti del calo demografico riguarda anche la scuola, che registra sempre meno studenti iscritti ogni anno. In particolare, per il prossimo anno…

Valditara dovrebbe posare il telefonino e smetterla di riprodurre per la scuola lo schema dell’algoritmo dei social network

algoritmo dei social network

La nuova scuola proposta da Giuseppe Valditara non sembra aver incontrato il favore di buona parte dell’opinione pubblica e del mondo culturale italiano. Il ritorno del latino alla secondaria di primo grado e della Bibbia alla primaria, entrambe iniziative fortemente volute dal Ministro, hanno infatti generato un dibattito acceso tra favorevoli e contrari. Eppure, molte delle voci non criticano tanto i contenuti quanto il metodo. Per esempio secondo Tomaso Montanari,…

E se per combattere il burnout degli insegnanti concedessimo un anno sabbatico ogni cinque di servizio?

burnout degli insegnanti

La classe docente italiana è la più anziana d’Europa e, al tempo stesso, ha una retribuzione fra le più basse considerando la media UE. Si tratta di dati conosciuti ormai da tempo, e che il rapporto Education at a Glance 2024 ha confermato, ma non rappresentano le uniche sfide di un mestiere sempre più complesso. Fra gli insegnanti italiani è infatti sempre più alto il rischio di burnout, ossia il…

Novità Invalsi 2025

X