La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

Addio a Piero Angela, il divulgatore scientifico che a scuola si annoiava

Piero Angela: l’uomo che amava la scienza ma ancor di più trasmetterla, amava la Terra e l’ambiente e credeva che la scuola dovesse essere più ludica e meno pedante. Un omaggio a una delle figure più preziose del mondo della conoscenza.

La sua vita straordinaria

Piero Angela, figlio di un medico antifascista, dichiarava che i torinesi come lui sono “molto arrosto e poco fumo”. Nessuno era indifferente al suo fascino composto e mite, alla sua umiltà pure nell’espressione della sua enorme conoscenza. Fu jazzista, giornalista, ma più di tutto divulgatore scientifico: ha fatto arrivare la scienza nelle case degli italiani e l’ha resa di tutti, l’ha condivisa in un modo inimitabile e prezioso, che non sarà possibile imitare.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

La nascita dell’amore per la scienza e la divulgazione

Piero Angela inizialmente lavorava come radiocronista, poi fece un provino per condurre un telegiornale. I primi servizi sul lancio dell’Apollo lo fecero innamorare dello spazio e, di conseguenza, del mondo delle scienze. Decise così di iniziare a girare trasmissioni sulla divulgazione delle nuove scoperte scientifiche riguardanti la microbiologia, il cervello, la genetica. Inizialmente da solo, poi con collaboratori. Nacque, così, Quark, nel 1981. Il desiderio di Angela era renderlo il più possibile coinvolgente per tutti: lo stile era quello anglosassone, i filmati erano quelli della BBC e di David Attenborough e, per spiegare in modo chiaro concetti più complicati, venivano utilizzati i cartoni animati di Bruno Bozzetto.

La scuola, le lauree e l’ispirazione per i ragazzi

Piero Angela raccontava che la scuola lo annoiava: i programmi e le lezioni erano pesanti e monotone, era a disagio. Per questo ha deciso di diventare divulgatore scientifico, per diffondere conoscenza in un modo che a lui sarebbe piaciuto, quando era bambino. Credeva, infatti, che fosse necessario insegnare divertendo, in modo ludico. Non si è mai laureato, ma ha ricevuto nove lauree honoris causa. “La gratificazione più grande per me è incontrare sempre tantissimi ragazzi che mi dicono: ho scelto questa facoltà perché ho visto i suoi programmi o letto i suoi libri. Se ho un merito, è quello di aver trasmesso questo piacere di scoprire la scienza e amarla” diceva. Piero Angela amava i giovani e non aveva paura di ammettere che il loro compito era gravoso, dopo i danni al pianeta inflitti dalle generazioni precedenti. “I giovani devono sapere che la nostra generazione ha creato i guai e loro se li ritrovano. È necessario abbiano comportamenti virtuosi per farvi fronte” ha dichiarato alcuni anni fa.

“Il futuro non esiste, non è scritto da nessuna parte. Lo prepariamo e lo decidiamo noi con i nostri comportamenti.”

Piero Angela aveva a cuore l’ambiente, era preoccupato per i cambiamenti climatici e le sfide del nostro mondo. Credeva che fosse possibile salvare le sorti del nostro straziato pianeta attraverso la conoscenza, che porta ad adottare i comportamenti migliori. La tecnologia, secondo lui, può davvero essere a servizio dell’uomo per tutto: l’energia pulita, lo smaltimento dei rifiuti, la produzione di risorse. Lo Stato deve, però, prima di tutto investire sulla cultura e sulla formazione, solo così si possono creare menti coscienti e consapevoli del percorso da intraprendere.

Una perdita incolmabile

Oggi Piero Angela ci ha lasciato. Sulla morte disse questa frase: “Morire è un’avventura nei profondi abissi dell’inconscio e del subconscio, un viaggio verso la più lontana delle supernove e, al contempo, verso il più profondo dei fondali marini.” Chissà quante cose stai osservando e scoprendo, forse pianeti nuovi o creature marine. Solo che non potrai più raccontarcele. Addio Piero, non ti dimenticheremo mai.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Il Giorno della Memoria nella scuola primaria, alcune attività da fare in classe

giorno della memoria

Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, in ricordo del genocidio del popolo ebraico commesso dal Nazifascismo. Si tratta di una giornata internazionale dedicata alle riflessioni sulla Shoah e sui temi della discriminazione, del razzismo, della solidarietà. Il ricordo di quanto successo durante la seconda guerra mondiale è parte importante delle attività scolastiche del mese di gennaio. In particolare, la scuola primaria ha l’opportunità di avvicinare gli alunni…

Dietro un 5 c’è uno studente da 8 o 9 che si è accontentato

studente da 8

L’idea che un docente abbia il solo compito di spiegare un argomento e verificare le competenze di uno studente è ormai radicata nel passato della scuola. Com’è giusto che sia, oggi un insegnante è anche un maestro di vita che ha l’obiettivo di spronare i suoi alunni a dare il meglio di sé. Soprattutto quando sono essi stessi a non vedere le loro potenzialità. Di recente il docente e influencer…

Come spiegare la Shoah ai bambini

Shoah ai bambini

La Shoah è uno degli eventi più drammatici che hanno segnato il ventesimo secolo, e le cui ripercussioni si possono rilevare ancora oggi. Sono state tantissime le iniziative che negli anni hanno cercato di mantenere vivo il ricordo dello sterminio del popolo ebraico, come l’istituzione del Giorno della Memoria e i tanti progetti dentro e fuori la scuola italiana. Detto questo, com’è possibile commemorare il Giorno della Memoria nel contesto…

Vedo i giovani che vogliono tutto e subito ma non hanno più un riferimento

giovani che vogliono tutto e subito

Il rapper Marracash, intervistato dal quotidiano La Stampa , ha presentato il suo ultimo album di inediti ma, allo stesso tempo, ha affrontato il rapporto dei giovani con il successo e con il fallimento. Dietro agli artisti che non riescono a reggere le pressioni dovute alla notorietà, sostiene Marracash, c’è una società della quale troppo spesso si sottovaluta l’impatto sulle nuove generazioni. Già a partire dalla scuola. L’apparenza dei social…

Gruppo Editoriale ELi, leader di mercato nell’editoria scolastica per la scuola primaria e unico produttore di giochi didattici in Italia

gruppo editoriale eli leader

Il Gruppo Editoriale ELi da quasi 50 anni realizza libri e materiali didattici per alunne e alunni delle scuole dell’obbligo del sistema italiano: la ELi è infatti leader nazionale nel settore della Scuola Primaria, mentre ha importanti quote di mercato in alcune materie della Scuola Secondaria, tanto di Primo quanto di Secondo grado, come le lingue straniere o l’enogastronomia. Il Gruppo ELi è anche l’unico gruppo editoriale didattico italiano a…

Utilizzare le pause attive per ristabilire l’attenzione degli studenti

pause attive

La pratica è sempre stata una parte fondamentale dell’educazione. Grazie a figure come John Dewey e alla sua pedagogia attiva, infatti, la scuola ha imparato ad alternare le lezioni frontali con un approccio più concreto. Ad oggi, quindi, la pratica costante viene considerata la chiave per il miglioramento personale. Tuttavia, sempre più studi vedono in questo approccio alcuni limiti alla crescita degli studenti, e in generale della persona. Secondo gli…

I dati ci confermano che l’abbandono scolastico è in calo, tranne nelle isole

abbandono scolastico in calo

L’abbandono scolastico è uno dei temi più importanti nei dibattiti fra politica e società civile, docenti e studenti, scuole e famiglie. Non si tratta infatti soltanto del ruolo che l’educazione svolge nella crescita dei giovani, quanto del futuro stesso della nostra società. Per questa ragione, appaiono incoraggianti i dati recenti diffusi da Openpolis , secondo cui l’abbandono scolastico in Italia si è ridotto negli ultimi anni. Allo stesso tempo, i…

Dai campi di calcio di serie B alla cattedra di un liceo, la storia dell’ex calciatore Michelangelo Galasso

dalla serie b alla cattedra

Che sia per l’educazione motoria alla primaria o per le ricadute che i successi di Jannik Sinner hanno sui giovanissimi, l’attività fisica a scuola svolge un ruolo fondamentale nella crescita degli alunni. Lo sa benissimo il nuovo docente di scienze motorie al Liceo Artistico Gaetano Chierici di Reggio Emilia. Michelangelo Galasso non ha sempre perseguito l’insegnamento, ma in passato ha anche giocato come calciatore professionista in diverse squadre italiane. E…

Insegno da oltre vent’anni nella scuola secondaria di secondo grado e ho visto crollare le capacità cognitive degli alunni

crollare le capacità cognitive

Insegno da oltre vent’anni nella scuola secondaria di secondo grado e ho visto crollare le capacità cognitive degli alunni. Gran parte di loro ha enormi difficoltà nel capire i testi, legge male, ha un lessico poverissimo e scrive peggio. Mi sono specializzata nel sostegno e ormai è da parecchi anni che lavoro con gran parte della classe, non solo con gli alunni che hanno una disabilità riconosciuta. Fioccano certificazioni di…

La scuola estone è la migliore d’Europa e la ministra dell’istruzione svela il suo segreto

scuola estone

Qual è il sistema scolastico migliore in Europa? Di certo non è quello italiano, da diversi anni ormai in crisi e con un grande bisogno di trovare una strada efficace nel confronto con la modernità. Molti direbbero quello finlandese, alla cui scuola da tempo si guarda anche qui in Italia. Secondo i dati del rapporto OCSE PISA , invece, il sistema scolastico migliore in Europa si trova in Estonia. È…

great