Intervistato da Diego Bianchi nella trasmissione di La7 Propaganda Live , Antonio Albanese ha detto che gli insegnanti sono gladiatori e fanno un lavoro faticoso, pagato una miseria. Durante il tour per la promozione del film “Un mondo a parte” dove interpreta un insegnante, l’attore italiano ha avuto modo di parlare dei docenti e di quanto sia importante il loro ruolo nella scuola italiana.
Nel suo film Albanese interpreta un insegnante
Prima ancora del suo intervento a Propaganda Live, Antonio Albanese ha avuto modo di affrontare la questione degli insegnanti in un’intervista concessa al Corriere della Sera . Dopo aver ricordato i giorni trascorsi a scuola, e la decisione di abbandonare gli studi a soli 14 anni per andare a lavorare in fabbrica, l’attore parla del ruolo dei docenti:
Che oggi gli insegnanti siano percepiti come figure meno autorevoli rispetto al passato, non è purtroppo una novità. Lo stesso Albanese ha incontrato tantissimi docenti, nei giorni di promozione, che si stupiscono di come il film riporti l’attenzione a loro e al loro lavoro. In una società che li ha dimenticati.
Gli insegnanti sono gladiatori
Eppure gli insegnanti fanno un lavoro faticoso, che li porta a interagire con tanti studenti, con i rispettivi genitori, con la preparazione delle lezioni e la correzione dei compiti. Per non parlare delle tante incombenze scolastiche e burocratiche che ormai raggiungono una frequenza quotidiana, o quasi. Di queste figure parla Antonio Albanese intervistato da Diego Bianchi a Propaganda Live, su La7. Secondo l’attore italiano:
Gli insegnanti sono dei gladiatori che, ogni giorno, combattono per la formazione e l’istruzione dei nostri giovani. Si tratta di un messaggio di apprezzamento inaspettato ma senza dubbio gradito, come si vede dalle reazioni del pubblico in sala e non solo. Tra la funzione degli insegnanti, ossia trasmettere agli studenti conoscenze e valori, e il rispetto verso il loro ruolo c’è oggi una distanza apparentemente incolmabile.
Come mai gli insegnanti non sono apprezzati?
La domanda è retorica, ma diventa un atto dovuto soprattutto dopo le belle parole di Antonio Albanese a Propaganda Live. Benché svolgano un lavoro essenziale per la società, gli insegnanti hanno uno stipendio inferiore alla media europea, ma non si tratta soltanto di retribuzione. Alla figura del docente oggi non è più riconosciuta quell’autorevolezza che aveva in passato, e che anche Albanese ricorda. Insomma, il riconoscimento sociale per gli insegnanti arriva soltanto da parti della società.
L’attore e comico di origini siciliane parla degli insegnanti come gladiatori, ma non è l’unico a esprimere opinioni del genere. Per lo scrittore Antonio Scurati gli insegnanti sono oggi sottopagati e senza autorità, sostituiti dal culto dell’apparenza e del web. Secondo Umberto Galimberti il protezionismo dei genitori nei confronti dei figli ha tolto agli insegnanti ogni autorevolezza, mentre per Paolo Crepet oggi i docenti sono costretti a sostituirsi a famiglie assenti dal punto di vista educativo.
Insomma, è vero che per fare bene l’insegnante servono cultura, dedizione e passione, proprio come afferma Albanese nell’intervista di Diego Bianchi. Il problema sorge quando tutte queste qualità non incontrano il riconoscimento che meritano, e che meriterebbe la scuola nella sua interezza.