Il ritorno ai giudizi sintetici nella scuola primaria, fortemente voluto dal Ministro Valditara, ha generato un dibattito nella comunità scolastica, e non solo. I giudizi tradizionali, infatti, rendono più semplice il lavoro dell’insegnante ma non descrivono al meglio il percorso di apprendimento dei più giovani. Per questa ragione, diverse personalità del mondo accademico e culturale hanno firmato una petizione contro la riforma, che nel frattempo ha iniziato il suo iter in Parlamento.
La petizione
Che la decisione di Giuseppe Valditara fosse destinata a generare diverse polemiche, è sempre stato qualcosa di certo. Più che sul se o sul quando, quindi, ci si è interrogati sul chi e su come. Nei giorni successivi alla presentazione della riforma da parte dell’attuale inquilino di Viale Trastevere, infatti, diverse personalità del mondo accademico e scolastico hanno firmato una petizione contro il ritorno ai giudizi sintetici nella scuola primaria.
Secondo i firmatari dell’appello, fra cui il pedagogista Daniele Novara e il giornalista Alex Corlazzoli, le pagelle attuali sono altrettanto lacunose nel sintetizzare il processo di apprendimento dei bambini. Tradotto: se un cambiamento serve, deve comunque migliorare la valutazione dei percorsi nella loro interezza. E continuano:
Insomma, se il Ministro dell’Istruzione e del Merito vuole giudizi più semplici, i firmatari dell’appello sostengono come siano necessari giudizi più giusti.
LA REAZIONE DEL MINISTRO VALDITARA
In breve tempo, l’appello ha raggiunto le diverse migliaia di firme ed è stato firmato da personalità che non provengono soltanto dal mondo scolastico, pedagogico e accademico. Oltre a Cristiano Corsini, Anna Oliverio Ferraris e altri, a Novara e Corlazzoli si sono uniti anche Pierfrancesco Favino, Claudia Gerini e Luca Zingaretti, per citarne soltanto alcuni. Il messaggio è chiaro: un ripensamento della valutazione dei bambini è necessario, ma non deve coincidere con un ritorno al passato. Serve guardare al futuro, piuttosto.
Il Ministro ha risposto all’appello sulla riforma della valutazione, anche se forse non come atteso dai firmatari. Per Valditara alcune delle personalità che hanno sottoscritto la petizione non conoscono l’emendamento contro il quale hanno firmato. Allo stato attuale, il ritorno dei giudizi sintetici nella scuola primaria eliminerebbe soltanto le descrizioni astruse, sostituendole con descrizioni più semplici da comprendere. L’obiettivo della riforma sarebbe quindi la semplicità dei nuovi/vecchi giudizi: ma semplicità per chi?
Gli studenti chiedono giudizi descrittivi
Sul ritorno dei giudizi sintetici nella scuola primaria, quindi, il Ministro dell’Istruzione e del Merito sembra non voler scendere a compromessi. L’iter della riforma è iniziato, con il Senato che si accinge a discutere il disegno di legge che, fra le altre cose, reintrodurrà il voto in condotta anche alle superiori. E proprio gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, in un recente sondaggio , chiedono un ripensamento della valutazione. Anche qui, meno voti e più giudizi descrittivi che sappiano descrivere il percorso di uno studente.
Di fronte alle risposte ritenute evasive, i promotori della petizione hanno invitato Valditara a un dibattito pubblico, anche in TV, ma non sono giunte risposte. Come gli stessi Novara e Corlazzoli puntualizzano, usare “gravemente insufficiente” è diverso da dire “in via di acquisizione”. Nel secondo caso si punta sul percorso di crescita che un bambino delle elementari può affrontare con gli strumenti messi a disposizione dalla scuola. Nel primo caso, invece, l’apprendimento viene visto come un mero susseguirsi di errori e sbagli che colpevolizza lo studente, e soltanto lui. Lasciando poco spazio alla crescita.
PRIMI FIRMATARI DELLA PETIZIONE
Daniele Novara – (Pedagogista)
Alex Corlazzoli – (Insegnante)
Domenico Barrilà (Psicoterapeuta e analista adleriano)
Giovanni Bonaiuti (pedagogista – Università di Cagliari)
Cristiano Corsini (pedagogista – Università Roma Tre)
Paolo Ferri (Pedagogista – Università Bicocca Milano)
Ivano Gamelli (Pedagogista – Università Milano Bicocca)
Claudio Girelli (Pedagogista -Università di Verona)
Monica Guerra (Pedagogista – Università Bicocca Milano)
Raffaele Mantegazza (Pedagogia – Università Bicocca Milano)
Paola Nicolini (Pedagogista – Università di Macerata)
Elisabetta Nigris (Pedagogista – Università Bicocca Milano)
Anna Oliverio Ferraris (psicologa dello sviluppo)
Alberto Pellai (medico ricercatore Università degli Studi di Milano)
Milena Santerini (Pedagogista – Università Cattolica di Milano)
Chiara Saraceno (Sociologa)
Donatella Savio (Pedagogista – Università di Pavia)
Ira Vannini (Pedagogista – Università Bologna)
Silvia Vegetti Finzi (Psicologa clinica)
Simone Lanza (Insegnante)
Paolo Limonta (Insegnante)
Silvana Loiero (dirigente scolastica)
Antonella Meiani (Insegnante)
Giuseppe Paschetto (Insegnante)
Marcello Riccioni (Insegnante)
Mario Tagliani (Insegnante)
Damiano Tommasi (Sindaco di Verona, co-fondatore e direttore scuola paritaria “Don Milani”)
Gian Carlo Visitilli (Insegnante)
Agostino Burberi (Presidente fondazione “Don Lorenzo Milani)
Anna D’Auria (Segretaria nazionale del Movimento di Cooperazione Educativa)
Gianna Fracassi (Segretaria nazionale Flc Cgil)
Michele Gagliardo (responsabile nazionale per la formazione di Libera)
Stefano Accorsi (Attore)
Sonia Bergamasco (Attrice)
Alessandro Bergonzoni (Attore)
Marco Bonini (Attore)
Mariapia Calzone (Attrice)
Pierfrancesco Favino (Attore)
Beppe Fiorello (Attore)
Anna Foglietta (Attrice)
Claudia Gerini (Attrice)
Fabrizio Gifuni (Attore)
Edoardo Leo (Attore)
Valentina Lodovini (Attrice)
Fabio Lovino (Fotografo)
Giorgio Marchesi (Attore)
Carlotta Natoli (Attrice)
Moni Ovadia (Attore)
Claudia Pandolfi (Attrice)
Vittoria Puccini (Attrice)
Fabrizia Sacchi (Attrice)
Vanessa Scalera (Attrice)
Francesco Scianna (Attore)
Pietro Sermonti (Attore)
Emilio Solfrizzi (Attore)
Chiara Tomarelli (Attrice)
Raffaele Toninelli (Musicista)
Thomas Trabacchi (Attore)
Luca Zingaretti (Attore)
Padre Alex Zanotelli (Missionario comboniano)