La matematica di Incanto ricorre alla memoria visiva per non confondere i numeri simili: i numeri diventano infatti personaggi fantastici, ovvero sono “animati”, per suscitare l’immaginazione e stabilizzare la forma nella giusta direzionalità (ad esempio, 6 ruzzolone e 9 cannocchio).
I numeri possono essere palline, pianetini, caramelle…: Incanto sceglie le note per indicare le unità, in linea con il tema della musica, pervasiva in tutto il Corso. L’importante è che siano disposte in modo ordinato per essere contate a colpo d’occhio e favorire così il calcolo rapido!
Le note/unità sono organizzate in file di 10 spacchettate al cinque come le dita delle mani, il nostro primo calcolatore naturale.
Nella fila delle 10 note il fiocchetto rappresenta l’unione della prima mano con la seconda mano, della prima cinquina con la seconda. Di questo passo, la rappresentazione visiva della ventina diventa molto immediata.
I fiocchetti aiutano a contare a file, a 10 a 10 come a 1 a 1, e arriviamo presto a 20!
Il è anche una mano: è il 5, il 15, il 25…
INCANTO
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Lo strumento tradizionale dell’abaco è “spiegato” con una strategia visiva: la pallina delle decine, prima di diventare la pallina rossa, viene trasformata in un “bracciale” di 10 palline legate da un fiocchetto rosso.
Tale strategia è utile per veicolare il concetto più astratto di inclusione “uno è formato da tanti…” e per dilazionare nel tempo l’altro processo astratto “pallina rossa della stessa grandezza della pallina blu, ma che ne vale 10 solo per il cambio di posizione”.
Anche i simboli delle operazioni utilizzano una strategia visiva:
addizione: metto insieme
sottrazione: io do a te
Nel “disfalibro” Faccio e disfo così capisco, si trova ciò che serve per FARE in concreto le operazioni e i loro simbolini. C’è anche la casetta di Fantamate per giocare insieme ad aggiungere e a dare.