La rivista per la scuola e per la didattica

D’Avenia: “A scuola dovremmo giustificare la presenza e non l’assenza perché è il luogo della cura delle persone”

giustificare la presenza

Fa riflettere l’affermazione di Alessandro D’Avenia sulla scuola al podcast di Giacomo Poretti. Secondo il docente e scrittore palermitano, infatti, a scuola “dovremmo giustificare non l’assenza ma perché siamo presenti”. Fa riflettere e fa anche discutere, dal momento che D’Avenia sarà uno dei relatori della terza edizione di EducAbility, evento formativo per docenti che quest’anno torna proprio su uno dei concetti più importanti in ambito scolastico: la gestione della classe. …

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A scuola parlate di Jannik Sinner

yannik sinner

Tema importante e controverso, quello dell’educazione fisica a scuola. Dell’educazione alla salute, al rispetto delle regole, alla cura e alla conoscenza di sé e del proprio corpo, alla responsabilità di gruppo, a orari, tempi e disciplina, al sacrificio. Tutto quanto condensiamo in un termine troppo sintetico: “sport”.  “Sport” è un termine inglese, ed è l’abbreviazione della parola “disport”, che significa “divertimento”. “Disport” deriva a sua volta dal termine francese “desport”, …

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«Lasciamo stare Cenerentola». Fiabe e favole sono materie letterarie in cui conta la sostanza, non l’apparenza

cenerentola

“Siamo sicuri che se Biancaneve fosse stata una cozza il cacciatore l’avrebbe salvata lo stesso?”. Paola Cortellesi inaugura l’anno accademico della Luiss con quello che da più parti viene giudicato un monologo sugli “stereotipi sessisti”. Alcune battute del discorso riguardano Cenerentola e Biancaneve.: “Perché il principe ha bisogno di una scarpetta per riconoscere Cenerentola…” oppure… “faceva la colf ai sette nani”. Ora, il punto è che fiabe e favole sono …

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Insegnanti in pensione a 60 anni?

pensione a 60 anni

Sul fatto che fare l’insegnante sia una pacchia, che si lavori soltanto la mattina e poi ci siano tre mesi di vacanza, è evidente che non sia così da tempo. Per quanto ci siano diverse situazioni e realtà, anche a seconda della singola scuola e dei regolamenti locali. Una disparità che non aiuta una visione univoca della scuola e, quindi, rende difficile prendere i provvedimenti utili ad arginare situazioni di …

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L’affettività e i sentimenti non possono diventare materia scolastica perché si imparano meglio per strada, in famiglia, ovunque

affettività

Dopo la tragica morte di Giulia Cecchettin, Paolo Crepet, psichiatra e sociologo, esamina le possibili cause del gesto estremo attribuito a Filippo Turetta. Secondo Crepet, il problema principale risiede nella gestione della frustrazione da parte dei giovani, un apprendimento che, a suo avviso, è stato insufficiente a causa di un’eccessiva protezione genitoriale. Il tentativo dei genitori di preservare i propri figli da sofferenze e frustrazioni finisce per renderli incapaci di …

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Un insegnante su Facebook: “Forse la vera innovazione a scuola è tornare indietro e dire: abbiamo sbagliato”

vera innovazione a scuola

È giusto che gli strumenti delle nuove tecnologie siano così pervasivi nel mondo della scuola? A stimolare questa riflessione è proprio un docente di informatica, Salvo Amato, che sostiene che “forse la vera innovazione a scuola è tornare indietro”. Sempre più tecnologia ma “performances” che calano sempre di più Il docente riflette sull’andamento degli ultimi vent’anni di insegnamento nella scuola: nonostante siano stati introdotti sempre più strumenti informatici e multimediali, …

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La triade della scuola incompetente?

triade della scuola

Alti livelli di dispersione scolastica, competenze in italiano e matematica inadeguate per metà degli studenti italiani (secondo i criteri INVALSI), percezione da parte dei giovani e delle aziende di un’inefficienza della scuola nel fornire le competenze per il mondo del lavoro, specialmente nell’ambito delle STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), le otto competenze chiave europee che sembrano essere disattese: un panorama di una scuola ferma, non adeguata al mondo contemporaneo né …

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Crepet: “Ho chiesto agli studenti che cosa li farebbe svegliare un’ora prima del solito. Mi hanno risposto ‘la sveglia’. Ah… non la passione?”

la sveglia

Paolo Crepet ha condiviso di nuovo le sue idee sul sistema scolastico di oggi, cercando di essere critico ma anche costruttivo. “L’individuo è unico, ma spesso la scuola ci fa sembrare tutti uguali” dice Crepet. Il nostro sistema di istruzione tende a rendere tutti simili, non buona cosa perché riduce la creatività e toglie l’importanza all’unicità di ciascuno di noi, caratteristica che è molto importante. Crepet fa notare che manca …

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Crepet: “Basta al genitore immaturo che diventa l’amicone dei figli perché non sa dire di no, la felicità non si raggiunge solo con i sì”

genitore immaturo

Paolo Crepet non è sorpreso dalle ultime scoperte dell’Istituto Superiore di Sanità riguardo alla salute degli adolescenti italiani. Secondo il rapporto basato su 90.000 giovani, ci sono alcune abitudini preoccupanti, come passare troppe ore davanti agli schermi, essere sedentari, mangiare in modo non corretto e fare un uso eccessivo di alcol e droghe. In un’intervista a L’Arena, Crepet ha commentato che queste statistiche riflettono semplicemente le conseguenze degli errori degli …

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Vecchioni: “La scuola deve trasformare gli alunni in persone per i valori, poi per un mestiere”

trasformare gli alunni in persone

Il rinomato cantautore nonché ex docente, Roberto Vecchioni, ha recentemente concesso un’intervista a La Repubblica, in un periodo segnato da una dolorosa perdita: la morte di uno dei suoi figli. In questa conversazione, Vecchioni ha affrontato i suoi temi prediletti: cultura, educazione e giovani. “Nel contesto scolastico, ho sempre sottolineato che diventare persone di valore deve precedere l’acquisizione della professione” ha iniziato Vecchioni. Ha poi ribadito quanto sia rilevante la …

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