La rivista per la scuola e per la didattica

La scuola non è un’azienda, il suo obiettivo non è produrre ma formare

la scuola non è un'azienda

Durante il convegno organizzato dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio al convento Massimiliano Kolbe di Roma dal titolo ‘Comunicare: le dieci parole di Papa Francesco’, in occasione del decennale di inizio pontificato, è intervenuta anche la scrittrice Dacia Maraini che ha parlato di scuola, educazione e responsabilità. “Le parole di Papa Francesco, una persona che io amo e stimo molto, unica personalità internazionale a proporre progetti sociali, sono sempre importantissime ed …

Leggi TuttoLa scuola non è un’azienda, il suo obiettivo non è produrre ma formare

Studenti plusdotati. «In classe si annoiano, bisogna sperimentare. Non è facile accettare che su alcune materie ne sanno più di noi»

studenti plusdotati

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito rivolge la sua attenzione agli studenti dotati di un potenziale cognitivo fuori dall’ordinario, i quali, per le loro indiscusse capacità, necessiterebbero di un apprendimento speciale. Questi alunni hanno necessità di piani di studio che si adattino alla loro straordinaria intelligenza e al talento di cui sono dotati, ma anche alla intrinseca fragilità che spesso li porta a isolarsi dagli altri. In Italia, si stima …

Leggi TuttoStudenti plusdotati. «In classe si annoiano, bisogna sperimentare. Non è facile accettare che su alcune materie ne sanno più di noi»

Riscrivere Roald Dahl è stato da incoscienti

riscrivere roald dahl

Le parole sono pietre. Possono fare molto male. Per questo è giusto usarle con misura. E con rispetto. E tenendo conto delle nuove sensibilità che ogni epoca sviluppa. Parole che erano di uso comune oggi sono impronunciabili. Se diciamo gay, invece di usare uno dei tanti orribili epiteti in uso fino a pochi anni fa, non è perché siamo diventati più gentili. È perché siamo diventati più intelligenti. Il problema …

Leggi TuttoRiscrivere Roald Dahl è stato da incoscienti

Il liceo classico è come la cyclette

liceo classico

Le iscrizioni al liceo classico registrano un calo anche per l’anno 2023-2024 e Massimo Gramellini nel suo “Caffè” ospitato sul Corriere della Sera esprime tutta la sua preoccupazione per una tendenza al ribasso che si trascina da anni e con costanza. Per il prossimo anno scolastico, poco meno del 6% degli studenti di terza media che proseguiranno gli studi ha scelto di intraprendere il classico nel proprio percorso di apprendimento. …

Leggi TuttoIl liceo classico è come la cyclette

Francesco Sabatini difensore della lingua italiana: “Invasi dagli anglicismi”

francesco sabatini

Sempre più frequentemente viene richiesta una certificazione della conoscenza della lingua inglese per qualsiasi concorso o posizione professionale. Anche in contesti come i conservatori o le università, persino se si intraprende un percorso di studi o una specializzazione che poco hanno a che fare con questa lingua, tra gli esami ne esiste uno obbligatorio d’inglese. Certamente è una prevedibile conseguenza della globalizzazione: obiettivi e indicazioni ministeriali cambiano e si evolvono …

Leggi TuttoFrancesco Sabatini difensore della lingua italiana: “Invasi dagli anglicismi”

Umberto Galimberti agli insegnanti: “Usate meno il pc a scuola e basate la didattica sulla comunicazione”

Umberto Galimberti

Dopo quindici anni e più in cui nella didattica è promosso e incoraggiato in modo forte l’uso degli strumenti informatici e multimediali, si sente la necessità di fare un passo indietro. Siamo arrivati a un punto in cui gli studenti conoscono i dispositivi tecnologici e i loro utilizzi in modo maggiore rispetto a chi dovrebbe insegnare loro il loro uso. Siamo tutti d’accordo che i ragazzi nati negli ultimi venti …

Leggi TuttoUmberto Galimberti agli insegnanti: “Usate meno il pc a scuola e basate la didattica sulla comunicazione”

Quando Piero Angela suggerì a tutti gli insegnanti di cambiare e andare oltre la lezione frontale

andare oltre la lezione frontale

“Ero uno studente terribile, lo ammetto, ma tra i banchi mi annoiavo”: questa la clamorosa ammissione di Piero Angela avvenuta durante un evento alla Triennale di Milano nell’ottobre scorso. E continuò: “Ho cercato di portare un concetto che nella scuola manca ancora, 40 anni dopo: ludendo docere, insegnare divertendo. Quello che mi insegnavano mi entrava da un orecchio e usciva dall’altro, è solo facendo che si impara davvero. La matematica …

Leggi TuttoQuando Piero Angela suggerì a tutti gli insegnanti di cambiare e andare oltre la lezione frontale

Qual è l’età giusta per gli smartphone? L’opinione della psicologa Stefania Andreoli

età giusta per gli smartphone

L’età in cui i bambini e i ragazzi ricevono il loro primo smartphone si fa sempre più bassa. La maggior parte dei genitori acconsente ad acquistarne uno per il proprio figlio influenzata dal fatto che tutti gli altri coetanei ne possiedono uno: c’è la volontà, quindi, di non far sentire il proprio figlio emarginato. Inoltre, è molto diffuso che i bambini si ritrovino a utilizzare quotidianamente lo smartphone dei genitori, …

Leggi TuttoQual è l’età giusta per gli smartphone? L’opinione della psicologa Stefania Andreoli

Studenti privi di valori. «Ragazzi, abbattete questo sistema: studiate, dovete fotterli»

nicola gratteri

Stiamo veramente assistendo a un declino dei valori nei ragazzi? Ma se è così, di chi è la colpa? Come si può rimediare? Come si può trasmettere ai giovani l’importanza della legalità? Il Magistrato Nicola Gratteri propone una soluzione fuori dagli schemi. I giovani “senza valori”: di chi è la colpa? Molto spesso la scuola viene incolpata della maleducazione dei ragazzi, della loro scarsa coscienza civile e dei loro ideali …

Leggi TuttoStudenti privi di valori. «Ragazzi, abbattete questo sistema: studiate, dovete fotterli»

Classe prima a cinque anni, sì o no? L’anticipo secondo Stefania Andreoli

stefania andreoli

Il Ministero dell’Istruzione, in Italia, dà la possibilità alle famiglie di iscrivere i propri bambini alla classe prima della scuola primaria se essi compiono il sesto anno di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento. In questo modo, i bambini inizierebbero la scuola primaria nell’anno in cui hanno compiuto cinque anni e ne compirebbero sei ad anno scolastico già abbondantemente avviato. È un’opportunità che indubbiamente fa riflettere molti …

Leggi TuttoClasse prima a cinque anni, sì o no? L’anticipo secondo Stefania Andreoli

Quaderni operativi?

X