Poteva essere un romanzo uscito dalla penna di una scrittrice romantica americana o irlandese, che tiene col fiato sospeso tra eventi incredibili, coincidenze, colpi di scena mozzafiato ambientati in paesaggi ventosi e suggestivi. Invece è una storia reale e, sorprendentemente, accaduta sul suolo della nostra Italia. Che sì, è diventata anche una fiction, Caterina e Melissa Sorelle per sempre. #FILM A FINE ARTICOLO
Si tratta dell’intreccio tra le vite di Melissa Foderà e Caterina Alagna, nate la notte del Capodanno del 1998 e scambiate in culla, cresciute come sorelle, ora amiche e inseparabili in una grande e allargata famiglia ricca di amore.
Lo scambio in culla di Caterina e Melissa
Chiudiamo gli occhi e tentiamo di immaginare il clima festoso nel reparto maternità dell’ospedale di Mazara Del Vallo, la notte di Capodanno del 1998. Qualche brindisi furtivo nei pochi minuti liberi dalla frenesia delle nascite, dei pianti, della nuova vita che sbocciava.
La confusione e la distrazione, probabilmente, hanno preso il sopravvento sulla solita cura e dedizione praticata in reparto: due bambine appena nate sono state consegnate alle famiglie sbagliate. Si chiamano Caterina e Melissa.
Gli anni passano e, sorprendentemente, le bambine frequentano la stessa scuola dell’infanzia. Mazara Del Vallo non è una grande metropoli, è una cosa che può accadere. Un giorno, l’educatrice di turno, arrivato il momento in cui i genitori vanno a ritirare i figli, consegna una delle due bambine a una madre “sbagliata“. L’educatrice trovava madre e bambina molto somiglianti ed era, quindi, incredula, di fronte a quella madre che dichiarava che la bambina non fosse la sua.
Il test del DNA
La maestra notò una somiglianza “incrociata” di ognuna delle due bambine ai genitori dell’altra. Il dubbio si insinuava lentamente come un seme, nelle famiglie. I genitori, nonostante le somiglianze e lo stesso giorno di nascita delle bambine si rifiutavano di credere a un’eventualità così assurda. Ma decisero comunque di effettuare il test del DNA. Il responso diede un risultato sconvolgente: quel Capodanno del 1998 era avvenuto uno scambio di persona.
Fu subito attivato un pool di psicologi, avvocati ed esperti, per riflettere su quale fosse la scelta giusta per le bambine. Le bambine “traslocarono“, andarono a vivere con i genitori biologici ma si scelse di crescere le bambine come sorelle e, di fatto, unire le famiglie.
Questa storia dimostra che l’amore per i figli e tra fratelli va oltre il sangue, i legami genetici e il DNA. L’amore che nasce e si sperimenta attraverso la sorpresa, lo stordimento e, infine, l’accettazione, non può che essere un amore che si moltiplica e vive nel tempo e nelle generazioni.
Le famiglie sono ciò che si sceglie, e in questo caso la scelta è stata di condividere tutto: genitori, fratelli, nonni. Una vera famiglia allargata ricca di amore e di sorprese.