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SCUOLA DIGITALE

C’è un dato in controtendenza: nelle competenze digitali, le ragazze di “terza media” superano i loro compagni maschi

Alla fine della secondaria di primo grado, le alunne mostrano maggiori competenze digitali: un punto di svolta nel rapporto tra donne e STEM?

Una delle questioni più importanti degli ultimi anni nell’ambito dell’educazione riguarda il rapporto fra le donne e il settore STEM. Infatti, le materie di Science, Technology, Engineering and Mathematics hanno sempre avuto un maggiore successo fra la popolazione maschile.

Certo, negli ultimi anni sono stati fatti diversi passi avanti, fra cui un approccio STEAM che tende a integrare le arti nello studio scientifico. Nonostante ciò, sembra che il rapporto fra genere femminile e materie STEM rimanga conflittuale.

Eppure, alcuni dati tracciano un quadro abbastanza diverso e sorprendente. Nelle competenze digitali e informatiche, secondo l’indagine IEA ICILS 2023 link esterno, le studentesse italiane di terza media superano i loro compagni maschi.

Le competenze digitali

Le competenze digitali di cui parla l’indagine IEA ICILS, e nelle quali le studentesse di terza media hanno risultati migliori, vanno ben oltre la dimestichezza con dispositivi elettronici e computer. In particolare, parliamo di:

  • Comprensione nell’uso del PC. Strumento lavorativo ma non solo, il computer può essere un valido aiuto anche nella raccolta, elaborazione e valutazione delle informazioni.
  • Organizzazione di dati e informazioni. Le tecniche di archiviazione e recupero dei dati, nonché la verifica delle informazioni raccolte, è fondamentale per un uso consapevole della tecnologia.
  • Creazione di contenuti. Avere competenze informatiche e digitali vuol dire anche saper trasformare dati e analizzare le informazioni a disposizione per creare contenuti nuovi e originali.
  • Comunicazione e sicurezza. Utilizzare le diverse piattaforme per comunicare in modo sicuro è cruciale per le proprie competenze digitali, soprattutto nei nuovi social media.

Nello specifico, l’indagine IEA ICILS 2023 ha analizzato il livello di competenza digitale fra gli studenti italiani, con dei risultati molto vicini alla media europea. Vediamoli più in dettaglio.

L’importanza dell’indagine IEA ICILS 2023

Svolta ogni cinque anni, l’indagine IEA ICILS ha l’obiettivo di valutare e confrontare le competenze digitali degli studenti all’ottavo anno di scuola obbligatoria. In pratica, lo scopo è quello di verificare il livello degli studenti di terza media in due diversi ambiti:

  • Computer and Information Literacy. Questa è la generale alfabetizzazione informatica e sui computer, che misura la capacità degli studenti di usare il PC per raccogliere e produrre informazioni e per comunicare con le tecnologie digitali.
  • Computational Thinking. Questo è il pensiero computazionale, che riguarda la capacità di risolvere problemi utilizzando gli strumenti digitali.

Si tratta di due settori che hanno visto l’Italia essere abbastanza in linea con la media europea. Nel caso della computer and information literacy, il punteggio è stato di 491 contro un 493 dell’area UE, mentre nel caso del computational thinking, la media italiana è stata di 482 contro una media europea di 483.

E per quanto riguarda le studentesse?

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Infatti, colpisce molto di più il dato delle studentesse, che superano i loro compagni maschi nelle competenze di computer and information literacy. In Italia, infatti, le ragazze hanno ottenuto un punteggio di 500 contro il 482 ottenuto dai ragazzi, ma non si tratta di una tendenza isolata. Anche nel resto d’Europa sono le ragazze ad avere la migliore alfabetizzazione digitale, e non i ragazzi.

Insomma, sembra che le competenze informatiche e digitali possano far segnare una prima inversione di tendenza nel rapporto tra figura femminile e materie STEM. Certo, ancora oggi il divario è molto forte ma per certi versi dipende anche dalle strategie messe in atto nei suoi confronti.

Una scuola e una società che privilegiano la narrazione secondo cui i settori STEM sono “maschili” attireranno sempre meno figure femminili. E ciò, nonostante spesso queste ultime siano in grado di ottenere risultati in linea con gli altri… quando non nettamente migliori.

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