La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

Cento nonni diventano maestri e ritornano a scuola per insegnare agli alunni come giocavano e come lavoravano

A Genova, seguendo il percorso avviato da altre città italiane, oltre cento nonni-educatori sono ritornati a scuola, con un considerevole salto nel passato, insieme ai nipoti. Questi anziani avranno il compito di condividere con i bambini della scuola dell’infanzia le loro esperienze di gioventù, diventando così ambasciatori delle tradizioni della città e della storia familiare.

Un nonno ha spiegato come funziona il ciclotappo, descrivendo dettagliatamente il gioco e condividendo storie su Gigi Riva, che era scomparso pochi giorni prima. Un altro ha raccontato le esperienze legate al mare vissute durante la sua giovinezza. C’è stato anche chi ha mostrato dei bastoncini di liquirizia, passando poi a parlare dei mestieri tradizionali del passato.

Il progetto, intitolato “I nonni e i bambini della scuola dell’infanzia: gli antichi mestieri e i giochi del passato”, è stato ideato e realizzato dall’assessorato alle Politiche dell’istruzione del Comune di Genova, in collaborazione con il Garante comunale dei Diritti degli Anziani e l’associazione 50&più. La sua partenza è avvenuta nel quartiere di Quezzi, in Valbisagno, una delle zone più popolari della città, tristemente nota per essere stata teatro della tragica alluvione del 2011, che ha causato la morte di sei persone.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

L’iniziativa ha ricevuto un caloroso sostegno dalla città, con oltre cento persone “over 65” che hanno aderito all’invito lanciato lo scorso novembre dalla Civica amministrazione. Gli incontri, che coinvolgeranno presto tutti i quartieri e tutte le delegazioni, offriranno agli anziani la possibilità di condividere storie legate ai giochi antichi, al modo di andare a scuola e di fare la spesa, alle “merende” di un tempo e agli antichi mestieri ora in via di estinzione a causa dei cambiamenti economici, sociali e tecnologici avvenuti negli ultimi decenni.

giochi linguistici

Marta Brusoni, assessora comunale alle Politiche dell’istruzione, sottolinea l’importanza di queste testimonianze: “Le storie degli adulti, i loro racconti sulla vita e sull’infanzia di un tempo, oltre che sui giochi e sugli antichi mestieri, sono gemme preziose utili a tramandare ai più piccoli, e di riflesso alle loro famiglie, lo straordinario patrimonio culturale che abbiamo ereditato dai nostri antenati, costituito da usi e costumi radicati nel tempo. Un progetto che vuole avvicinare ancora di più il mondo “silver” a quello dell’infanzia, scolpendo nella memoria collettiva le nostre radici storiche e culturali”.

Ogni nonno educatore avrà l’opportunità di guidare i “nipotini” attraverso le tappe più indimenticabili ed emozionanti della propria infanzia risalente al Secondo dopoguerra. Un periodo storico caratterizzato da grandi contraddizioni, in cui la maggior parte dei bambini non poteva permettersi i giocattoli, costruendoli invece con materiali di riciclo e fantasia creativa.

LEGGI ANCHE
Se impegnate bambini e studenti nelle faccende domestiche li farete diventare adulti autonomi e con forte autostima

Il Garante comunale dei Diritti degli Anziani, Paolo Tanganelli, sottolinea l’importanza del tema della memoria del passato: “Raccontare ai bimbi in tenera età come si giocava in passato e i mestieri di una volta, oggi quasi completamente scomparsi, è un’idea che s’inserisce perfettamente nella prospettiva di preservare il senso di appartenenza di un popolo e di una nazione. Un popolo senza storia e senza conoscenza del proprio passato è un popolo senza identità: un concetto che è importante apprendere e assimilare fin da piccoli. A questo progetto, rivolto alle scuole dell’infanzia comunali, ci piacerebbe poi affiancare l’apertura di un Museo degli antichi giocattoli”.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Come insegnare la matematica con Direzione Discipline

matematica con direzione discipline

Insegnare matematica nella scuola primaria può sembrare una scalata. Non tanto per i contenuti in sé, quanto per la percezione diffusa – tra bambini, famiglie e talvolta anche tra noi adulti – che questa sia la materia “difficile”, quella che “o ce l’hai nel sangue o niente da fare”. Eppure, la matematica non è un talento innato, non è riservata a pochi. È un linguaggio, uno strumento potente per interpretare…

Una classe rumorosa non è una classe problematica

classe problematica

Chi insegna nella secondaria di primo o secondo grado conosce bene quella situazione. Magari stai facendo una bella attività a coppie, i ragazzi si stanno confrontando, c’è energia, partecipazione, voci che si sovrappongono… E poi, a fine ora, arriva la frecciatina del collega: “Ma nella tua classe c’è sempre tutto questo chiasso?” A quel punto potresti sorridere, cambiare discorso, spiegare. Io, ormai, rispondo con semplicità: “Stanno imparando.” E non è…

Direzione Discipline è il sussidiario più interessante tra le nuove proposte per le classi quarta e quinta scuola primaria

direzione discipline 2025

Quando si tratta di scegliere un sussidiario per le classi quarta e la quinta di scuola primaria, la parola d’ordine è una sola: efficacia. Ma se a questa aggiungiamo anche un pizzico di freschezza, una bella dose di inclusività e un approccio che mette davvero al centro il metodo di studio… beh, allora parliamo di Direzione Discipline. Questo corso ministeriale, frutto del lavoro del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica,…

Ma quindi, geometria in classe prima alla primaria si può fare, sì o no?

geometria in classe prima

La geometria è una di quelle parole che, quando si affaccia tra i banchi della prima primaria, genera subito qualche dubbio. “Ma si fa geometria in prima?”, ci si chiede spesso. Altre volte il dubbio si ripresenta, a distanza di tempo, con un altro volto: “Ma quando si comincia, davvero, con la geometria?” La verità è che la geometria non ha un punto di partenza ufficiale. Non comincia con una…

Il bullismo nasce nelle scuole medie

bullismo nasce nelle scuole medie

Il bullismo è uno dei problemi più urgenti della nostra società e, benché non sia circoscritto all’ambito scolastico, proprio all’interno della scuola trova il suo inizio. Lo conferma il Rapporto ESPAD Italia per il 2023 che, insieme ad altri studi, monitora i comportamenti a rischio fra gli studenti della scuola secondaria. Fra i dati analizzati dall’indagine, i più allarmanti riguardano la fascia d’età in cui cominciano i primi atteggiamenti di…

Nel cuore delle parole, il sussidiario delle letture dai doppi finali per scoprire le tipologie testuali attraverso un metodo deduttivo

nel cuore delle parole 2025

Nel cuore delle parole è un’opera che si pone l’obiettivo di accompagnare gli alunni e le alunne nel loro viaggio di crescita nel mondo del sapere. Ma non solo. In questo particolare momento storico la società richiede a gran voce a tutte le agenzie educative di farsi carico non solo delle competenze cognitive, ma anche e soprattutto dell’educazione affettivo-emotiva, al fine di preparare i cittadini e le cittadine del domani…

L’intelligenza artificiale tende a “compiacerci”, cercando di confermare le sue affermazioni, anche quando queste sono palesemente false

intelligenza artificiale tende a compiacerci

Di intelligenza artificiale in ambito scolastico si parla ormai ogni giorno, o quasi, e non sempre in termini lusinghieri. Sono molti i docenti che vorrebbero usarla, altrettanti quelli che già la utilizzano ma, allo stesso tempo, tantissimi insegnanti si dicono diffidenti. Docenti e studenti tuttavia ignorano il rischio più grande che risiede nell’uso delle IA generative per svolgere un qualche compito: le informazioni sbagliate. Le intelligenze artificiali sono spesso inattendibili…

Hai visto la novità?

X