La rivista per la scuola e per la didattica
GESTIONE DELLA CLASSE

Come motivare gli studenti svogliati

Quando si parla dei problemi della scuola, spesso ci si riferisce alla figura dell’insegnante, alle modalità della didattica, alla modernità dei programmi, e così via. Più raramente ci si concentra invece sull’esperienza degli studenti, su cosa li interessa e cosa li stimola, sulle loro difficoltà e aspirazioni.

Se uno studente si sente demotivato ad andare a scuola e incontrare i compagni, insomma, c’è un problema profondo da comprendere e risolvere. Vediamo allora cosa porta alcuni studenti a perdere interesse nella scuola e com’è possibile ricucire questo legame. Magari ripensando il nostro modo di insegnare.

Studenti demotivati

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Se intendiamo la motivazione link esterno come l’insieme dei meccanismi biologici e psicologici che determinano l’azione e l’orientamento verso un obiettivo, possiamo individuare diverse cause che ne spiegano il calo negli studenti. In particolare, si tratta di:

  • Bassa autostima e paura del fallimento. Molti studenti perdono motivazione perché si convincono di non essere all’altezza, si sentono inadeguati e quindi tendono ad evitare l’impegno.
  • Rigidità dei metodi didattici impiegati. Un insegnamento basato esclusivamente su lezioni frontali e verifiche standard, com’è quello italiano, rischia di spegnere la curiosità degli studenti.
  • Assenza di connessioni con la vita reale. Contenuti astratti e lontani dal quotidiano rendono più faticosa la ricerca di senso nello studio, e di conseguenza anche il mantenimento della motivazione.
  • Ambiente scolastico poco accogliente. Clima scolastico ostile, mancanza di supporto e bullismo possono contribuire a questa situazione, generando rifiuto e passività negli studenti.

Gli studenti demotivati perdono interesse nella scuola e nella rete di relazioni che ha la scuola al suo centro: il fenomeno può quindi sfociare nella dispersione scolastica. Per questa ragione, è fondamentale contrastare il problema con interventi mirati e personalizzati. Ma come?

Come motivare gli studenti

Innanzitutto, è importante saper riconoscere uno studente demotivato, che partecipa poco alle lezioni e non manifesta interesse o curiosità verso l’apprendimento. Fatto ciò, ci sono alcune strategie che possono rendere la scuola un luogo più stimolante e coinvolgente, come:

  • Metodi didattici innovativi. Approcci attivi e partecipativi come il cooperative learning o l’uso dei videogiochi per l’apprendimento, ma anche lo spaced learning o l’uso intelligente delle pause attive.
  • Personalizzazione dell’insegnamento. Ogni studente apprende in modo personale: è essenziale riconoscere queste differenze e cercare di adattare la didattica ad esse, per quanto possibile.
  • Uso della tecnologia. Il digitale può essere uno strumento utile per aiutare gli studenti a ritrovare interesse nella scuola, ma soltanto se inserito nella didattica in modo consapevole e intelligente.

Alla base del ragionamento, insomma, c’è un ambiente scolastico accogliente e attento ai bisogni dei ragazzi. Per raggiungere l’obiettivo e motivare gli studenti, è necessario instaurare una relazione proficua con i docenti, in modo da creare un rapporto di fiducia che dura per tutto il percorso scolastico. E oltre.

IL RUOLO DELLA LETTURA

Leggere libri e immergersi in storie appassionanti può essere un grande aiuto per trovare più motivazione nello studio. I racconti e i romanzi permettono agli studenti di identificarsi con i personaggi, di vivere le loro esperienze e di vedere le cose da nuove prospettive, sviluppando empatia e trovando spunti utili per affrontare le proprie sfide. Inoltre, la lettura aiuta a diventare più forti emotivamente, perché mostra come i protagonisti superino difficoltà e risolvano problemi complessi. Ma i benefici non si fermano qui: leggere non serve solo a migliorare la conoscenza della lingua, ma anche a stimolare il pensiero critico, rafforzare competenze utili nella vita di tutti i giorni e approfondire la comprensione della realtà. Quando ci si immerge in una storia, si possono esplorare nuovi punti di vista e sentirsi meno soli nei momenti difficili, trovando ispirazione e conforto per andare avanti con più fiducia.

Il ruolo della scuola

Come dicevamo, la scuola deve tenere conto dei cambiamenti nella società e cercare di restare al passo, soprattutto quando si tratta di motivare gli studenti. L’uso della tecnologia e di una didattica innovativa è importante, così come l’apporto delle neuroscienze nell’analisi dei meccanismi biologici legati alla motivazione.

Se quindi il raggiungimento di un obiettivo porta al rilascio di dopamina, può risultare utile:

  • suddividere il percorso di apprendimento in piccoli traguardi, con riconoscimenti progressivi;
  • creare attività e progetti che sappiano motivare passo dopo passo, rafforzando la volontà di continuare.

La scuola deve quindi essere non soltanto un luogo in cui si trasmettono conoscenze, ma un ambiente capace di stimolare e ispirare. D’altronde, la motivazione non è una caratteristica innata dell’individuo ma il risultato di un ambiente favorevole e di strategie didattiche efficaci.

Soltanto in questo modo, uno studente demotivato può riscoprire il piacere di apprendere: il giusto supporto, stimoli adeguati e una scuola attenta fanno miracoli. Al di là di qualsiasi dubbio.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Come insegnare la matematica con Direzione Discipline

matematica con direzione discipline

Insegnare matematica nella scuola primaria può sembrare una scalata. Non tanto per i contenuti in sé, quanto per la percezione diffusa – tra bambini, famiglie e talvolta anche tra noi adulti – che questa sia la materia “difficile”, quella che “o ce l’hai nel sangue o niente da fare”. Eppure, la matematica non è un talento innato, non è riservata a pochi. È un linguaggio, uno strumento potente per interpretare…

Una classe rumorosa non è una classe problematica

classe problematica

Chi insegna nella secondaria di primo o secondo grado conosce bene quella situazione. Magari stai facendo una bella attività a coppie, i ragazzi si stanno confrontando, c’è energia, partecipazione, voci che si sovrappongono… E poi, a fine ora, arriva la frecciatina del collega: “Ma nella tua classe c’è sempre tutto questo chiasso?” A quel punto potresti sorridere, cambiare discorso, spiegare. Io, ormai, rispondo con semplicità: “Stanno imparando.” E non è…

Direzione Discipline è il sussidiario più interessante tra le nuove proposte per le classi quarta e quinta scuola primaria

direzione discipline 2025

Quando si tratta di scegliere un sussidiario per le classi quarta e la quinta di scuola primaria, la parola d’ordine è una sola: efficacia. Ma se a questa aggiungiamo anche un pizzico di freschezza, una bella dose di inclusività e un approccio che mette davvero al centro il metodo di studio… beh, allora parliamo di Direzione Discipline. Questo corso ministeriale, frutto del lavoro del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica,…

Ma quindi, geometria in classe prima alla primaria si può fare, sì o no?

geometria in classe prima

La geometria è una di quelle parole che, quando si affaccia tra i banchi della prima primaria, genera subito qualche dubbio. “Ma si fa geometria in prima?”, ci si chiede spesso. Altre volte il dubbio si ripresenta, a distanza di tempo, con un altro volto: “Ma quando si comincia, davvero, con la geometria?” La verità è che la geometria non ha un punto di partenza ufficiale. Non comincia con una…

Il bullismo nasce nelle scuole medie

bullismo nasce nelle scuole medie

Il bullismo è uno dei problemi più urgenti della nostra società e, benché non sia circoscritto all’ambito scolastico, proprio all’interno della scuola trova il suo inizio. Lo conferma il Rapporto ESPAD Italia per il 2023 che, insieme ad altri studi, monitora i comportamenti a rischio fra gli studenti della scuola secondaria. Fra i dati analizzati dall’indagine, i più allarmanti riguardano la fascia d’età in cui cominciano i primi atteggiamenti di…

Nel cuore delle parole, il sussidiario delle letture dai doppi finali per scoprire le tipologie testuali attraverso un metodo deduttivo

nel cuore delle parole 2025

Nel cuore delle parole è un’opera che si pone l’obiettivo di accompagnare gli alunni e le alunne nel loro viaggio di crescita nel mondo del sapere. Ma non solo. In questo particolare momento storico la società richiede a gran voce a tutte le agenzie educative di farsi carico non solo delle competenze cognitive, ma anche e soprattutto dell’educazione affettivo-emotiva, al fine di preparare i cittadini e le cittadine del domani…

L’intelligenza artificiale tende a “compiacerci”, cercando di confermare le sue affermazioni, anche quando queste sono palesemente false

intelligenza artificiale tende a compiacerci

Di intelligenza artificiale in ambito scolastico si parla ormai ogni giorno, o quasi, e non sempre in termini lusinghieri. Sono molti i docenti che vorrebbero usarla, altrettanti quelli che già la utilizzano ma, allo stesso tempo, tantissimi insegnanti si dicono diffidenti. Docenti e studenti tuttavia ignorano il rischio più grande che risiede nell’uso delle IA generative per svolgere un qualche compito: le informazioni sbagliate. Le intelligenze artificiali sono spesso inattendibili…

Hai visto la novità?

X