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COMPITI

Compiti delle vacanze, solo il 20% degli studenti non ne ha avuti. E la metà di loro crede che il carico di lavoro sia aumentato e più pesante

L’80% degli studenti dovrà riportare i compiti delle vacanze a scuola. Per la maggior parte di loro il carico di lavoro è eccessivo e pesante

Compiti estivi, un onere per gli studenti: dati allarmanti emergono da un recente sondaggio condotto dal portale Skuola.net su un campione di 1.500 alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado. I risultati rivelano che solo un quinto degli studenti intervistati è riuscito a evitare il carico di compiti durante le vacanze estive. Ancora più preoccupante è il fatto che per alcuni, circa uno su dieci, gli insegnanti hanno assegnato compiti “ad personam”, specificamente pensati per affrontare le carenze gravi in determinate materie.

Ma non è tutto qui, oltre la metà degli intervistati (51%) ha affermato che il volume di esercizi da svolgere è persino aumentato rispetto agli anni precedenti. Di conseguenza, la stragrande maggioranza degli studenti ha giudicato il carico di lavoro inadeguato, con il 33% considerandolo “eccessivo” e il 50% definendolo quantomeno “pesante”.

Ad oggi molti studenti hanno ammesso di non ancora iniziato i compiti. Solo il 35% afferma di essere in buon punto, mentre un piccolo gruppo (circa il 6%) dichiara addirittura di averli già completati. Guardando all’inizio del nuovo anno scolastico, solo la metà degli studenti ha la certezza di riuscire a completare tutti i compiti prima del suono della prima campanella. Un altro 40% proverà a farlo, ma non è sicuro di riuscirci. Il restante 6% ha già rinunciato, sapendo di non riuscire ad organizzarsi per il nuovo anno scolastico.

Alcuni studenti potrebbero essere tentati di copiare gli esercizi assegnati, rivelando la complessità psicologica e stressante dello studio durante le vacanze. Circa un terzo degli intervistati ammette di essere tentato di copiare. Meno di un terzo degli studenti ha avuto la fortuna di ricevere compiti “creativi” dai loro professori, che mirano a ridurre la pressione e a coniugare momenti di svago con l’impegno didattico. Questo tipo di compiti risulta essere più completato rispetto a quelli tradizionali, con il 96% degli studenti che afferma di svolgerli e il 75% di essi li eseguirà per intero.

I compiti “creativi” assegnati dai professori coprono un’ampia gamma di argomenti. Ad esempio, gli insegnanti di geografia hanno chiesto agli studenti di creare blog sulle proprie vacanze, concentrandosi sugli aspetti legati alla materia o a organizzare un tour in un paese europeo come se fossero un’agenzia di viaggi. Gli insegnanti di arte hanno invitato gli studenti a visitare musei e documentarli o a rappresentare i libri letti attraverso disegni. I docenti di lingue straniere richiedono la visione di film e serie TV o l’ascolto di podcast nella lingua originale, relativa alla materia di insegnamento, mentre gli insegnanti di scienze hanno chiesto agli studenti di osservare il cielo o di fare foto alle piante, descrivendole per presentarle come relazioni di scienze.

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Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, ha sottolineato l’importanza dei compiti creativi per consentire agli studenti di applicare le competenze apprese in modo innovativo e di associarle alle loro passioni e talenti. Il fatto che questi compiti siano ancora limitati a poche settimane durante le vacanze è un peccato. Suggerisce, infatti, che questi approcci dovrebbero essere integrati nell’intero anno scolastico, così da formare cittadini in grado di affrontare le sfide future in modo più completo e creativo.

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