Paolo Crepet non è sorpreso dalle ultime scoperte dell’Istituto Superiore di Sanità riguardo alla salute degli adolescenti italiani. Secondo il rapporto basato su 90.000 giovani, ci sono alcune abitudini preoccupanti, come passare troppe ore davanti agli schermi, essere sedentari, mangiare in modo non corretto e fare un uso eccessivo di alcol e droghe.
In un’intervista a L’Arena, Crepet ha commentato che queste statistiche riflettono semplicemente le conseguenze degli errori degli adulti. Ha detto: “Se l’unico modo di divertirsi è andare al bar a bere o passare il tempo sul divano con il cellulare, è normale essere infelici.”
Questa problematica non coinvolge solo gli adolescenti ma anche le loro famiglie. Nel corso degli anni, l’approccio educativo è cambiato notevolmente. Mentre in passato era comune un approccio autoritario, oggi molti genitori preferiscono un atteggiamento più permissivo, cercando di evitare conflitti e stabilire un dialogo aperto con i loro figli. Tuttavia, questa nuova modalità educativa ha i suoi problemi. Troppa indulgenza può portare i giovani a avere una visione distorta della realtà, aspettandosi sempre di ottenere ciò che desiderano senza sforzo.
Crepet, che sarà relatore di Educability, evento formativo per gli insegnanti sulle competenze non cognitive a scuola, mette in luce l’importanza di trovare un equilibrio. Non è necessario tornare all’approccio autoritario del passato, ma è fondamentale insegnare ai giovani la capacità di affrontare le sfide e le delusioni. La chiave? Imporre dei limiti fin dalla nascita.
“La pratica del ‘no’ dovrebbe iniziare fin da subito” sottolinea. Questo aiuta i bambini a capire che non possono sempre ottenere ciò che vogliono semplicemente insistendo o piangendo. Crepet sostiene che i giovani che non imparano a gestire le difficoltà, i rifiuti, le frustrazioni e i fallimenti diventano adulti che restano chiusi in casa e si sentono costantemente insoddisfatti. Un percorso costellato di “sì” non porta alla felicità.
Inoltre, anche quando i ragazzi crescono, non è mai troppo tardi per adattare il proprio approccio educativo. Crepet incoraggia i genitori a “trovare nuove soluzioni” e a esplorare modi diversi di vivere, dimostrando ai loro figli che c’è di più nella vita oltre al consumo eccessivo.