La rivista per la scuola e per la didattica
VIDEO

Crepet: “Troppo buonismo educativo dei genitori, stanno crescendo piccoli Buddha a cui guai a dire no”

I tempi sono cambiati e uno dei segnali di questo mutamento è il modo in cui molti genitori trattano i propri figli. Bambini assecondati in tutto, cresciuti nella bambagia e di conseguenza viziatissimi.

Le giustificazioni di questo comportamento possono essere molteplici, dal diventare genitori in età matura al mettere al mondo un solo figlio. Quel che è certo è che concediamo ai nostri pargoli molto più di quello che avevamo noi alla loro età.

Anche a costo di andare contro le autorità, come il caso del ragazzino siciliano i cui genitori qualche anno fa hanno fatto ricorso link esterno perché non aveva preso tutti 10 all’esame di terza media.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Il parere dello psichiatra Paolo Crepet a riguardo è incontrovertibile: “Quando il buonismo educativo è così pregnante, non va bene. Noi non abbiamo più figli, ma piccoli Budda a cui noi siamo devoti, per cui possono fare tutto. Scelgono dove andare a mangiare, in quale parco giochi. Siamo diventati genitori che dicono sempre di sì. Ma questo è sbagliato. Quando diventeranno grandi ci sarà qualcuno che gli dirà di no. Magari alla prima frustrazione amorosa. Magari al primo lavoro. I genitori vanno al primo incontro di lavoro del figlio di 26 anni. Poi c’è gente che non manda i figli all’Erasmus perché fa freddo. Sono un disastro questi genitori. Non possiamo generalizzare, ma in molti casi è così”.

Per essere un buon genitore, quindi, bisognerebbe accompagnare il proprio figlio nella vita, ma senza spianargli la strada.

E tu cosa ne pensi dei “Piccoli Buddha”? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI

9 commenti su “Crepet: “Troppo buonismo educativo dei genitori, stanno crescendo piccoli Buddha a cui guai a dire no””

  1. Ma tutti quelli che hanno commentato non sono genitori ? Perché fare di tutta un erba un fascio ? Non sono una mamma perfetta ma se ai miei figli dico no e no….perché sono cresciuta cosi…sono la migliore amica dei miei figli…ci sono sempre e loro lo sanno…come sanno che se dico di no non c’è niente e nessuno che mi faccia cambiare idea…..

    • non devi essere amica ma madre, mi dispiace devi ascoltarli da un piano superiore,
      normativo

  2. Purtroppo assistiamo ad una incompetenza genitoriale sempre più grave, sempre più verso la deriva… le nuove generazioni chi saranno veramente? Forse adulti incapaci di vivere la realtà

  3. Ma ci sarà un po’ di differenza tra lasciargli scegliere il parco dove andare e fare ricorso alle medie perché non ha tutti 10?! Tra spianare la strada e coinvolgere in piccole scelte che li riguardano?! Mah

  4. I genitori che puntano sempre il dito verso la scuola e col dente avvelenato, non hanno capito che quest’ ultima si occupa dei loro figli per un determinato periodo; mentre loro dovranno farlo per tutta la vita!!

  5. È evidente che non conosce il significato di Buddha e buddità…lo nomina come se si potesse equipararlo a qualche idolo occidentale, mille miglia lontano dall’essenza spirituale del Buddha.

  6. Sono stati gli psicologi a diffondere questa educazione permissiva e per niente autorevole.

  7. Non van bene le generalizzazioni. Tra i genitori di oggi ci sono quelli autorevoli- non autoritari- e quelli di cui lui parla. Comunque se mi regala un maglioncino di cashmere rosa , di quelli che metteva da Vespa ai tempi dei modellini della casa di Cogne, lo ringrazio.

    • Non ha per niente generalizzato, anzi ha detto chiaramente che molti(che non vuol dire tutti) genitori sono così, ma è assolutamente vero..

I commenti sono chiusi.


In una scuola di Milano gli studenti valutano i professori: è stata annunciata la “pagella dei docenti”

studenti valutano i professori

Il tema della valutazione è uno dei più importanti in ambito scolastico, ma di solito riguarda soltanto gli studenti, con voti e giudizi che indicano un certo livello di preparazione. Eppure, oggi è altrettanto importante anche la valutazione degli insegnanti, come avviene in un liceo di Milano, in cui è stata introdotta la pagella dei docenti. A compilarla non sarebbero i colleghi, come voleva l’ex Ministro Bianchi, né le graduatorie,…

A scuola si impara facendo, l’impatto della pedagogia attiva di John Dewey

John Dewey

A ottobre ricorre l’anniversario della nascita di John Dewey: anche se il nome forse dirà poco ai più, si tratta di una figura che ha avuto un’influenza enorme sulla pedagogia moderna. Dobbiamo infatti a Dewey il concetto del learning by doing: il nuovo approccio, basato sull’idea che gli studenti imparano meglio facendo, è diventato fondamentale nelle moderne metodologie educative. Vediamo allora l’importanza di John Dewey e del suo concetto di…

Un gruppo di maestre “svuota” una libreria acquistando tutti i libri di narrativa e per bambini in vetrina

gruppo di maestre svuota una libreria

Che la lettura sia importante nello sviluppo dei più giovani e nella vita degli adulti, non è certo un mistero. Tuttavia, gli ultimi anni hanno visto una decadenza lenta ma continua di questa pratica, tanto che oggi 6 italiani su 10 non leggono neanche un libro all’anno. Per questa ragione, ogni iniziativa che riesca a portare le persone a leggere (un po’) di più è sempre gradita. Se a Modena…

A Milano c’è un liceo in cui la filosofia verrà insegnata insieme all’intelligenza artificiale

filosofia verrà insegnata insieme all'intelligenza artificiale

Anno dopo anno, la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale stanno diventando una parte sempre più integrante della nostra società. In particolare, le IA si stanno diffondendo in tutti i settori produttivi e della vita sociale, scuola compresa. Se è vero che il 40% degli insegnanti è favorevole all’intelligenza artificiale a scuola, allo stesso tempo bisogna approcciare questa novità in modo consapevole. Diventa essenziale, insomma, preparare gli studenti alle opportunità e…

Fiorella Mannoia confessa di non essere stata una studentessa modello e lancia un appello agli studenti: “Se non leggete saranno gli altri a pensare per voi”

fiorella mannoia

Il rapporto fra studenti e docenti è sempre stato una parte importante delle dinamiche scolastiche, anche nei momenti di tensione. Ne ha parlato di recente anche Fiorella Mannoia, ospite a “La Fisica dell’Amore” in onda su Rai 2. Nel programma condotto dal docente e influencer Vincenzo Schettini, la cantante ha toccato diversi temi, fra cui il rapporto con gli insegnanti e il ruolo che questi ultimi hanno nella crescita degli…

Se un insegnante dà pochi compiti per casa significa che non vuole bene agli studenti

pochi compiti per casa

Non tutti gli insegnanti meritano di essere seguiti: questo il cuore del discorso tenuto da Nicola Gratteri per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una scuola di Casola, in provincia di Napoli. Il procuratore della Repubblica ha parlato agli studenti, mettendoli in guardia da alcuni insegnanti e dai pericoli del web, verso cui è fondamentale mantenere un atteggiamento critico. Con un augurio verso i più giovani, che dalla scuola costruiscono il loro…

La scuola è un luogo di disobbedienza verso sé stessi, dove si forgia l’individuo. In terzo superiore non puoi essere vittima del possibile lavoro causato dalla probabile università

luogo di disobbedienza

Oggi sembra che tutti abbiano un’opinione sul ruolo della scuola ma, allo stesso tempo, in pochi ne sono consapevoli. Da una parte, si sente parlare di educazione come strumento per formare i giovani, mentre dall’altra la scuola emerge come soggetto ormai slegato dalle vere esigenze degli studenti. Nel dibattito sul ruolo della scuola contemporanea si inserisce anche la voce di Edoardo Prati, giovane studente di lettere classiche e influencer. Ospite…

La riforma del voto in condotta non convince Novara: “La scuola non deve trasformarsi in un luogo di punizione”

riforma del voto in condotta

“La scuola non è un luogo di espiazione della pena e di punizione, bensì di apprendimento”. Con queste parole il pedagogista Daniele Novara critica la riforma del voto in condotta voluta da Giuseppe Valditara. Se per il Ministro dell’Istruzione e del Merito il voto in condotta deve essere più determinante ai fini della bocciatura, Novara è in disaccordo su tutta la linea: “così si sviliscono i presupposti della scuola stessa”….

La scuola istruisce, quando ce la fa, ma non educa. Smartphone e computer devono stare fuori dalle classi

la scuola istruisce

In un contesto sociale sempre più complesso, ci sono alcune istituzioni che rischiano di perdere la propria identità. Una di queste è la scuola, al centro della lectio magistralis di Umberto Galimberti al Settembre Pedagogico di Andria . Secondo il filosofo, la scuola oggi istruisce ma non educa, e anzi ricorre troppo agli strumenti tecnologici per sopperire alle proprie mancanze. Quale può essere la soluzione? La scuola istruisce, ma non…

Gli studenti non si alzano dal banco per stare al cellulare neanche durante le ricreazione, un liceo di Torino dice basta: “Saranno ritirati all’ingresso”

stare al cellulare

Il rapporto degli studenti con lo smartphone non è certo dei più semplici, come molti insegnanti e dirigenti sanno molto bene. Per questa ragione, di recente il Liceo Scientifico Alessandro Volta di Torino ha deciso di introdurre il divieto di usare il cellulare a scuola per gli studenti del biennio. Si tratta di una decisione che, per quanto possa sembrare estrema, non è un unicum nel panorama scolastico italiano e…

great

Quaderni operativi?

X

invalsi 2025