Dopo la laurea in Ingegneria delle telecomunicazioni conseguita all’Università Federico II di Napoli, Giovanni Fioccola lavora per diverse aziende come Sky, Poste Italiane, Netcom. Nell’anno 2021 intraprende il concorso STEM e lo supera brillantemente e a settembre diventa docente di ruolo: il suo esordio da insegnante, senza mai nemmeno un giorno di supplenza.
Il desiderio di restituire al territorio che lo ha formato
Uno degli incarichi più prestigiosi di Giovanni Fioccola fu quello per Sky Italia a Milano, lontano dalla sua Napoli, in cui ha studiato e si è formato. Quando era a Milano sentiva che qualcosa stonava con il suo percorso: aveva acquisito competenze nella sua terra ma le stava donando a un altro territorio. Dice, in un’intervista a Orizzonte Scuola: “La cosa davvero più bella per me, era l’idea di poter mettere a disposizione le competenze maturate a favore dei ragazzi e soprattutto per i ragazzi del mio territorio. Anche quando ero a Milano sentivo che non mi piaceva fino in fondo mettere le competenze acquisite da docenti della mia terra a beneficio di altri posti. La cosa più bella sarebbe stata quella di potere mettere a disposizione le mie competenze per una crescita culturale e sociale per i ragazzi del mio territorio, in Campania”.
Il sogno della nonna e la spinta al concorso
La famiglia di Fioccola è composta da molti insegnanti tra cui la nonna, a cui era molto legato. “Avevo con lei un rapporto speciale, ero in simbiosi, la chiamavo per telefono tre volte al giorno” racconta. “Lei voleva fortemente che diventassi un docente. Sapendo che ero molto empatico, e fidandosi del mio animo molto buono, riteneva che ai ragazzi io potessi insegnare molte cose, non solo di ordine tecnico, ma anche sugli esempi di vita”. Inizialmente, però, Giovanni non era d’accordo: lo stipendio da insegnante non è molto rispetto alle responsabilità, gli sforzi e i sacrifici. Ma all’uscita del bando del concorso STEM decide di partecipare e lo supera brillantemente: da qui inizia un percorso emozionante, difficile ma gratificante, nel quale dichiara di guadagnare mille euro in meno ma avere “Il cuore più pieno”.
La felicità nel rapporto con i ragazzi
Prima dell’ingresso a scuola Giovanni Fioccola era preoccupato, ma le cose erano decisamente meglio di come se le aspettava. Si era sempre immaginato la scuola come un ambiente estremamente difficile, invece con i colleghi c’è stato un ottimo rapporto da subito e, per quanto riguarda i ragazzi, racconta “Mi aspettavo qualcosa di peggio da come si racconta in giro. Si tende in genere a essere negativi verso la scuola e verso i ragazzi, e quindi mi aspettavo studenti ingestibili che non studiano. Invece ho visto che mettendocela tutta si possono ottenere grandi risultati in rapporto alle capacità di ognuno”.
La scuola ha vinto alla lotteria
Non sono poche, ultimamente, le persone che lasciano impieghi remunerativi in grandi aziende per inseguire la strada dell’insegnamento. Recentemente anche Silvio Capizzoto, ingegnere della Ferrari, l’ha fatto, mettendo a disposizione della scuola italiana un enorme bagaglio di competenza e conoscenza: con queste persone è come se la scuola avesse vinto alla lotteria. La scuola, molto spesso dimenticata dallo Stato, con fondi tagliati e risorse risicate, a volte riceve iniezioni di speranza e positività da persone che la scelgono come carriera.