Quando si presentano i suoni duri, ci si sente al giro di boa, visto che tutte le altre lettere sono state presentate, e personalmente le tengo agli ultimi posti. I suoni duri “C” e “G” richiedono particolare attenzione poiché ad essi si legano, come un domino, i suoni dolci, la mutina “H”, ed infine gli altri duri: “che” e “chi”, “ghe” e “ghi”.
La realizzazione del paese dell’alfabeto permette non solo di creare una storia fin dall’inizio dell’anno, se si vuole, ma anche di realizzare collegamenti con i vari argomenti che si susseguono durante l’anno scolastico. I bambini della classe prima, nello specifico, hanno bisogno di essere coinvolti; è necessario attrarre la loro attenzione in maniera divertente e interattiva affinché la concentrazione e la partecipazione siano al massimo livello. La presentazione dei suoni duri e dolci, ambientata all’interno di condomini e villette, facilmente comprensibili perché legati alla quotidianità, permette di rendere l’argomento interessante. Inoltre, la storia, step-by-step, rende la lezione unica e stimola l’alunno a chiedersi “che accadrà oggi?” Lo scopriremo solo ascoltando!
Nel paese dell’alfabeto, dove abitano tutte le consonanti e le vocali, vi sono diverse abitazioni particolari dove dimorano famiglie a volte un po’ strane, condomini con condomini scorbutici e villette con giardino in cui la dolcezza trionfa. Al centro del paese, in via delle consonanti, vi abitano delle famiglie piuttosto burbere e dal carattere duro. Si tratta dei cugini “C” e “G” che, sposati con le vocali “A”, “O” e “U”, formano le rispettive famiglie “CA”, “CO”, “CU” e “GA”, “GO”, “GU”. Si stabiliscono tutti nello stesso condominio presso un edificio di cinque piani; occupano i primi tre e gli ultimi due restano sfitti. Nessuno voleva andare a vivere lì, perché sono troppo duri! Insieme ai bambini risulta divertente inserire le sei famiglie, dividendole, come nei condomini reali, sulle scale di destra e sinistra.
Successivamente alla storia trascritta sul quaderno, corredata di disegno con il palazzo dove inserire le sei famiglie, solitamente utilizzo il libro di testo, dove si riportano attività differenti e abbastanza accattivanti. Ottime ed interessanti risultano le attività proposte sul sussidiario “Festa a sorpresa 1” edito da Ibiscus, che si presenta composto da diverse forme così da adattarsi al metodo di insegnamento utilizzato. Esistono il volume Metodo stampato maiuscolo (pag. 128-131 e 136-139) e il libro Metodo 4 caratteri (pag. 162-165 e 172-175); si propongono le stesse attività prediligendo in una versione solo il maiuscolo o i quattro caratteri.
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Si può, inoltre, proporre la trascrizione di parole con le sei sillabe ponendole a confronto così da stimolare l’attenzione e la partecipazione ed arricchire il lessico. Questo lavoro, inoltre, permette di consolidare in maniera netta e distinta i due suoni così da non creare errori: “Ca” come cane e “Ga” come gatto. Inoltre, sia sul libro Metodo 4 caratteri di “Festa a sorpresa” che sul libro di scrittura si propongono esercizi con le sillabe appena affrontate. Diverse attività sono anche in formato digitale, dalla storia ai giochi, così da permettere di sperimentare con i bambini sulla LIM o digital board in maniera divertente!
I SUONI DOLCI
Dopo aver interiorizzato i suoni duri tramite le esercitazioni proposte nel libro di testo “Festa a sorpresa”, ci si prepara per un’altra avventura. Ci si sposta dal centro del paese dell’alfabeto verso la periferia, dove cambia l’aspetto del paese, come nelle città reali. Spariscono i palazzi e si passa alle villette con giardino. Qui abitano delle famiglie carine e gentili, dal carattere estremamente dolce, amate da tutti. Si tratta delle sorelle “C” e “G” che si innamorano delle vocali “E” ed “I”, con cui formano le rispettive famiglie “CE” e “CI” e “GE” e “GI”. Sono famiglie così gentili e buone, così dolci, tanto da avere il soprannome delle villette dei suoni dolci.
Molto utili ed interessanti risultano le attività proposte sul libro “Festa a sorpresa” che presenta il volume Metodo stampato maiuscolo (pag. 132-133 e 140-141) oppure il libro Metodo 4 caratteri (pag. 166-167 e da 176 a 185). Le attività sono le stesse, cambia solo la metodologia. Successivamente alle attività indicate, vi sono delle esercitazioni che introducono “cia/cio/ciu” e “gia/gio/giu” che possono essere utilizzate per consolidare. Inoltre, sul libro Metodo 4 caratteri si propongono delle attività di scrittura sia in stampato che in corsivo, maiuscolo e minuscolo. Sul volume “Quaderno di scrittura” si propongono diverse attività di trascrizione nei vari formati (da pag. 50 a 56).
Come per i suoni duri, vige il consiglio di svolgere l’attività di trascrizione di parole con i suoni descritti, che siano all’inizio o contenuti nella parola. L’importante è che siano i bambini a proporre le parole; l’insegnante potrà suggerire degli indizi, così l’attività risulterà più accattivante e totalmente costruita da loro. Ormai conoscono cosa fare perché hanno vissuto l’esperienza con i suoni duri.
Terminata la presentazione dei suoni dolci, può risultare utile l’idea di costruire un cartellone o uno schema da appendere alle pareti, qualcosa che sintetizzi quanto svolto. Sarebbe importante riportare gli stessi disegni prodotti sul quaderno, così che il tutto risulti visivamente già conosciuto.
LA CONSONANTE H, DETTA LA MUTINA
La consonante H negli anni ha subito diverse trasformazioni, da fata a streghetta e così via, ma l’elemento comune tra i vari personaggi era che fosse muta.
Personalmente, ero stanca di riciclare le stesse forme descritte. Così, avendo trovato casualmente la filastrocca di Novella Peschi, mi sono reinventata una storia, collegandomi a quest’ultima visto che la figura di re Alfabeto proposta mi risultava utile per il mio lavoro. L’H non è altro che una consonante senza voce. Questa volta è lei che riceve una magia da una fatina, così che re Alfabeto le comunica che è diventata importante per varie ragioni, una delle quali è che rende “i suoni dolci, duri e possenti”. La mutina, infatti, si pone in mezzo ai suoni dolci e li trasforma in duri. Si pone quindi la base per un’altra puntata della storia. La filastrocca di Novella Peschi non è stata modificata, ma mi sono permessa di realizzare la parte grafica così da rendere il lavoro esteticamente gradevole. Alla filastrocca ho legato l’attività per presentare le virtù della consonante muta, così da introdurre l’argomento successivo con facilità.
Sul libro “Festa a sorpresa 1”, che presenta il volume Metodo stampato maiuscolo (pag. 150-151) oppure il libro Metodo 4 caratteri (pag. 186/187), le attività sono le stesse, cambia solo la metodologia. Successivamente alle attività indicate, vi sono delle esercitazioni che introducono “cia/cio/ciu” e “gia/gio/giu” che possono essere utilizzate per consolidare.
Inoltre, sul volume “Quaderno di scrittura” di “Festa a sorpresa 1” si propongono diverse attività di trascrizione nei vari formati (pag. 58-59).
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LE SIGNORE CHE, CHI, GHE E GHI
Nel paese dell’alfabeto arrivano le signore Chi, Che, Ghi e Ghe in cerca di alloggio. Per l’occasione è nata l’idea di creare una filastrocca che continui e completi la storia cominciata da Novella Peschi; così le signore, appena trasferite, bussano alla porta di amici e parenti per un alloggio temporaneo, ma nessuno poteva ospitarle perché nessuno aveva posto per loro. Decidono quindi di chiedere aiuto al Re Alfabeto che consiglia di recarsi al condominio dei suoni duri, dove nessuno voleva entrare, però vi erano due piani sfitti. Qui furono accolte a braccia aperte dalle famiglie dei suoni duri, quindi si stabilirono al quarto e al quinto piano con tanta felicità. Fecero subito amicizia con gli altri condomini con cui organizzarono diverse festicciole.
Anche in questo caso, per consolidare ed esercitarsi è stata proposta la trascrizione di parole che contengono i suoni affrontati. Su “Festa a sorpresa” ci sono diverse attività proposte dopo la consonante H, sia sul volume Metodo stampato maiuscolo (pag. 152-161) oppure il libro Metodo 4 caratteri (pag. 188-197); le attività sono le stesse, cambia solo la metodologia.
Inoltre, sul volume “Quaderno di scrittura” di “Festa a sorpresa 1” si propongono diverse attività di trascrizione nei vari formati (pag. 60-61).