La rivista per la scuola e per la didattica
SCUOLA DIGITALE

Dal prossimo anno scolastico tutti gli studenti di un liceo di Livorno saranno obbligati a depositare i cellulari in appositi contenitori durante le lezioni

Il rapporto fra smartphone e scuola è estremamente complesso: c’è chi vorrebbe utilizzarlo per le attività scolastiche e chi invece lo critica senza mezze misure. Poi ci sono gli studenti, che con lo smartphone sono cresciuti e non vogliono separarsene, e la scuola intesa come istituzione, che invece non fornisce regole chiare sulla materia. In una situazione del genere fa discutere la decisione del liceo Niccolini Palli di Livorno, come riporta il quotidiano online LivornoToday link esterno. Dal prossimo anno scolastico, tutte le aule saranno dotate di speciali contenitori per raccogliere gli smartphone degli studenti.

Divieto di smartphone a scuola

Già dal primo giorno di scuola del prossimo anno scolastico, tutte le aule del liceo Niccolini Palli di Livorno avranno un particolare contenitore per lo smartphone degli studenti. Tutti gli alunni dovranno riporre in questo speciale organizer il loro smartphone all’entrata in classe e, novità nel panorama italiano, non potranno riprenderlo per il cambio d’ora né durante la ricreazione. A comunicare la decisione è stata la dirigenza scolastica mediante la bacheca della scuola, novità poi confermata dagli studenti sui social media. Ecco il commento della preside dell’istituto di istruzione superiore:

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Se uno studente ha bisogno di fare una chiamata, può usare il nostro telefono. Le regole devono essere rispettate anche perché a volte abbiamo assistito a studenti che fanno riprese e questo non va bene. I cellulari sono consentiti solamente per usi didattici, ma questo è un altro discorso.

La reazione degli studenti

La scelta di vietare l’uso degli smartphone durante le lezioni potrebbe essere accolta in modo positivo dagli studenti di una scuola. D’altronde, quando si segue il docente non si usa il cellulare e viceversa. La decisione del liceo di Livorno tuttavia vieta l’uso del telefono anche durante il cambio d’ora e, soprattutto, in ricreazione. Secondo la preside a scuola “ci si deve parlare liberamente senza avere per forza tra le mani lo smartphone”, ma la pensano in questo modo anche gli studenti?

Comprensibilmente, no. Il divieto di usare lo smartphone anche durante l’intervallo e l’introduzione dello speciale raccoglitore non hanno incontrato il favore degli studenti, che però attendono l’attivazione delle misure. Queste le loro parole:

La ricreazione dovrebbe essere un momento di svago. Aspetteremo resoconti effettivi e, se necessario, ci attiveremo per contrastarli. La scuola cade a pezzi e voi pensate ai telefoni.

Smartphone a scuola sì o no?

Provocazione degli studenti a parte, la decisione del liceo Niccolini Palli di Livorno si inserisce in un dibattito che dura da molto, forse troppo tempo. Bisogna consentire lo smartphone a scuola oppure no? Basta un rapporto basato sulla fiducia per permettere l’uso del telefono anche in classe? La risposta non è semplice, perché ci sono casi in cui si è abusato dello strumento elettronico e casi in cui lo smartphone ha di fatto interferito con lo svolgimento delle lezioni. Come fare allora?

L’iniziativa del liceo livornese vuole provare a gestire il fenomeno vietando l’uso del telefono durante tutta la permanenza a scuola degli studenti, ma davvero si tratta di una pratica efficace? Secondo alcuni Paesi europei come Francia e Inghilterra la risposta è sì, mentre in Italia si attendono le linee guida del Ministro Valditara. Allo stesso tempo, un divieto tout court non sembra la strada migliore per integrare le nuove tecnologie in una scuola che fatica a gestirle. Se da una parte l’abuso di tablet e smartphone influisce direttamente sulla crescita di bambini e ragazzi, dall’altra vietare qualcosa serve soltanto a renderla ancora più desiderabile. Anche quando si trova dentro un contenitore e non può essere utilizzata per ore, fino al suono della campanella.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Come insegnare la matematica con Direzione Discipline

matematica con direzione discipline

Insegnare matematica nella scuola primaria può sembrare una scalata. Non tanto per i contenuti in sé, quanto per la percezione diffusa – tra bambini, famiglie e talvolta anche tra noi adulti – che questa sia la materia “difficile”, quella che “o ce l’hai nel sangue o niente da fare”. Eppure, la matematica non è un talento innato, non è riservata a pochi. È un linguaggio, uno strumento potente per interpretare…

Una classe rumorosa non è una classe problematica

classe problematica

Chi insegna nella secondaria di primo o secondo grado conosce bene quella situazione. Magari stai facendo una bella attività a coppie, i ragazzi si stanno confrontando, c’è energia, partecipazione, voci che si sovrappongono… E poi, a fine ora, arriva la frecciatina del collega: “Ma nella tua classe c’è sempre tutto questo chiasso?” A quel punto potresti sorridere, cambiare discorso, spiegare. Io, ormai, rispondo con semplicità: “Stanno imparando.” E non è…

Direzione Discipline è il sussidiario più interessante tra le nuove proposte per le classi quarta e quinta scuola primaria

direzione discipline 2025

Quando si tratta di scegliere un sussidiario per le classi quarta e la quinta di scuola primaria, la parola d’ordine è una sola: efficacia. Ma se a questa aggiungiamo anche un pizzico di freschezza, una bella dose di inclusività e un approccio che mette davvero al centro il metodo di studio… beh, allora parliamo di Direzione Discipline. Questo corso ministeriale, frutto del lavoro del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica,…

Ma quindi, geometria in classe prima alla primaria si può fare, sì o no?

geometria in classe prima

La geometria è una di quelle parole che, quando si affaccia tra i banchi della prima primaria, genera subito qualche dubbio. “Ma si fa geometria in prima?”, ci si chiede spesso. Altre volte il dubbio si ripresenta, a distanza di tempo, con un altro volto: “Ma quando si comincia, davvero, con la geometria?” La verità è che la geometria non ha un punto di partenza ufficiale. Non comincia con una…

Il bullismo nasce nelle scuole medie

bullismo nasce nelle scuole medie

Il bullismo è uno dei problemi più urgenti della nostra società e, benché non sia circoscritto all’ambito scolastico, proprio all’interno della scuola trova il suo inizio. Lo conferma il Rapporto ESPAD Italia per il 2023 che, insieme ad altri studi, monitora i comportamenti a rischio fra gli studenti della scuola secondaria. Fra i dati analizzati dall’indagine, i più allarmanti riguardano la fascia d’età in cui cominciano i primi atteggiamenti di…

Nel cuore delle parole, il sussidiario delle letture dai doppi finali per scoprire le tipologie testuali attraverso un metodo deduttivo

nel cuore delle parole 2025

Nel cuore delle parole è un’opera che si pone l’obiettivo di accompagnare gli alunni e le alunne nel loro viaggio di crescita nel mondo del sapere. Ma non solo. In questo particolare momento storico la società richiede a gran voce a tutte le agenzie educative di farsi carico non solo delle competenze cognitive, ma anche e soprattutto dell’educazione affettivo-emotiva, al fine di preparare i cittadini e le cittadine del domani…

L’intelligenza artificiale tende a “compiacerci”, cercando di confermare le sue affermazioni, anche quando queste sono palesemente false

intelligenza artificiale tende a compiacerci

Di intelligenza artificiale in ambito scolastico si parla ormai ogni giorno, o quasi, e non sempre in termini lusinghieri. Sono molti i docenti che vorrebbero usarla, altrettanti quelli che già la utilizzano ma, allo stesso tempo, tantissimi insegnanti si dicono diffidenti. Docenti e studenti tuttavia ignorano il rischio più grande che risiede nell’uso delle IA generative per svolgere un qualche compito: le informazioni sbagliate. Le intelligenze artificiali sono spesso inattendibili…

Hai visto la novità?

X