La rivista per la scuola e per la didattica
DETTATI

Meglio un dettato oggi che un errore domani

Vi ricordate i dettati, quando eravate alla scuola primaria? Sicuramente molti ricordano gli sguardi di sconforto dei compagni quando la maestra, dopo aver fatto scrivere la data, annunciava il titolo del lavoro: “Dettato”.

Il dettato è un’attività molto importante per rinforzare l’ortografia. Ma è realmente un esercizio noioso e soporifero

Con qualche piccolo trucco lo si può trasformare in un’attività che i bambini aspettano con gioia e addirittura chiedono. Ecco i miei segreti: per ognuno ti farò un esempio pratico.

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USA LE IMMAGINI

I bambini adorano le sorprese. Cosa c’è di più divertente di una parola che, a un certo punto, diventa un’immagine? 

Esempio: stai per dettare “Il cane gioca con la palla”? Stampa due flashcard, una con un cane e una con una palla, da mostrare loro al momento di dettare le parole (o mostra le immagini sulla lavagna interattiva multimediale!).

QUANTE LETTERE HA UNA PAROLA?

Dire ai bambini quante lettere ha una parola è molto utile quando si affrontano parole molto lunghe o con all’interno suoni difficili. 

Esempio: dobbiamo dettare la parola “granchio”? È una parola mediamente lunga e con un suono che i bimbi di prima e seconda primaria probabilmente conoscono da poco tempo. Diciamo ai bambini che la parola ha otto lettere e suggeriamo di contarle, non appena terminano di scriverla. Per i nostri piccoli, oltre a essere piacevolmente “challenging”, sapere quante lettere ha una parola è uno strumento in più per controllarne la correttezza.

SUONI DIFFICILI? ANTICIPA!

Quando i bimbi apprendono i suoni difficili talvolta hanno bisogno di aiuto per rinforzarli e può essere più utile, anche alla loro autostima, anticipare i suoni invece di dettarli e correggere eventuali errori successivamente.

Esempio: stampa o scrivi dei cartelli con vari suoni (che, chi, ghe, ghi, i suoni di qu, gli, gna, gno, gnu…) e mostrali loro quando detti una parola che li contiene. Devi dettare la parola “pigna”? Mentre pronunci tante volte la parola, cammina per la classe mostrando loro il cartello con la scritta “gna”, assicurandoti che ognuno di loro ti veda e possa rendersi conto del suono presente nella parola. 

AUTODETTATO

Molto divertente e con un pizzico di sfida, questo tipo di dettato è consigliato in prima o quando si dettano singole parole, non frasi. Mostri una parola ai bambini e poi la nascondi, solo quando sarà sparita i bambini devono scriverla.

Esempio: vuoi dettare la parola “occhio”? Mostra la parola ai bambini per qualche istante, sulla lavagna interattiva multimediale o su un cartello, senza dirla ad alta voce. Assicurati che tutti l’abbiano letta e poi nascondila. I bambini devono scriverla cercando di ricordarla, come se se la dettassero da soli. Vietato scrivere prima che la parola sparisca!


ESTRATTO DALLA GUIDA NUOVI TRAGUARDI LETTURE CLASSE 4

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PREMIARE!

I bambini ameranno ancora di più i dettati se si sentiranno apprezzati per ciò che hanno scritto, indipendentemente dagli errori. Lodateli molto e lasciate sul loro lavoro un segno tangibile del vostro apprezzamento.

Esempio: disegnate delle faccine sorridenti, dei simboli o attaccate degli stickers sui loro quaderni, quando vengono a mostrarvi il lavoro fatto. Sono piccolissimi gesti che i bambini adorano. Presto assoceranno stickers, cuori o faccine ai dettati e quando arriverà il momento di svolgerli si sentiranno felici.

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ARGOMENTO

SI È PARLATO DI

3 commenti su “Meglio un dettato oggi che un errore domani”

  1. In prima media è evidente la differenza tra chi sa fare un tema e chi no. Non sanno nemmeno commentare un brano, mentre chi ha fatto queste attività è più bravo in italiano

I commenti sono chiusi.


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