La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

È in pensione dal 2015 ma continua ad insegnare a 73 anni, la storia del prof Sartori: “Con gli alunni vedo la realtà con occhi diversi”

Ha quasi 73 anni ed è in pensione ormai dal 2015, eppure Michele Sartori continua ad insegnare lingua e letteratura italiana agli studenti di una scuola secondaria di secondo grado. Per la precisione siamo nel liceo San Benedetto di Piacenza, e la storia di Sartori dimostra dove sia possibile arrivare quando si è mossi da una passione che non finisce mai. Ma non solo.

La storia di Michele Sartori

La carriera di Michele Sartori nell’insegnamento inizia nel lontano 1978 nel modo con cui ancora oggi gli insegnanti entrano nel mondo della scuola: con le supplenze. E di supplenze il giovane docente ne fa diverse, soprattutto nei piccoli centri della provincia piacentina: Bobbio, Bettola, Castel San Giovanni, e così via. Al termine di questo giro di supplenze, finalmente Sartori entra di ruolo all’Istituto Superiore di Istruzione Industriale Marconi Da Vinci di Piacenza, dove insegnerà per altri 33 anni. Fino alla pensione.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

In effetti, Michele Sartori è in pensione da quasi 10 anni ormai, ma la sua passione per l’insegnamento lo ha spinto ad accettare l’offerta del preside del Liceo San Benedetto di Piacenza, una scuola paritaria con un corpo docenti piuttosto giovane.

Una seconda vita da insegnante

Al quotidiano di Piacenza Libertà link esterno, Michele Sartori racconta cosa ha spinto il docente, ormai in pensione, verso una nuova avventura e una seconda vita da insegnante. Queste le sue parole:

Dopo la pensione, ricevetti una telefonata dal preside del liceo San Benedetto, che mi chiede di fare un mese di supplenza. In questo poco tempo mi trovai molto bene sia con gli studenti sia con gli altri docenti. E allora perché non continuare?

Certo, insegnare alle nuove generazioni non è semplice, eppure per Sartori è un piacere farlo, persino agli studenti più esuberanti. D’altronde, spesso si dice che non si finisce mai di imparare: avere a che fare con dei giovani studenti permette di vedere la realtà con occhi diversi, conferma il docente. Dal canto suo, il preside del liceo San Benedetto elogia la dedizione di Michele Sartori e il suo impegno nell’insegnamento.

Basta la passione per insegnare?

A leggere la storia di Michele Sartori, vengono in mente le parole di Edoardo Prati, per certi versi una figura diametralmente opposta. Se il primo è un insegnante in pensione da quasi 10 anni, il secondo è un giovane studente di lettere classiche e influencer di TikTok. Nulla di più diverso, eppure entrambi sono tuttavia accomunati dalla passione per l’insegnamento, una passione al centro dei video del giovane influencer. Ad un docente che lamentava come oggi si insegni soltanto per avere uno stipendio, Prati risponde “se insegnate solo per campare, non insegnate”. Si tratta di una posizione che mette la passione per l’insegnamento al primo posto, e che ha sollevato non poche polemiche. Davvero basta la passione per insegnare?

La storia di Michele Sartori offre uno spunto diverso, un ulteriore punto di vista da cui guardare alla questione. Da una parte, riflette una passione straordinaria per l’insegnamento che, probabilmente, è più unica che rara. La sua decisione di rimanere in cattedra dopo il pensionamento costituisce una testimonianza di quanto sia importante l’istruzione nella nostra società. Dall’altra parte, invece, può costituire uno stimolo per tornare a parlare dei problemi della scuola: condizioni di insegnamento, ricambio generazionale, carenza di posti e abuso delle supplenze, e così via. Magari è la volta buona per risolverli.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Ma chi te lo fa fare di insegnare?

Ma chi te lo fa fare di insegnare

Fare l’insegnante è tutt’altro che semplice, fra complessità burocratiche, onnipresente precariato e rischio di burnout. Per questa ragione, una delle domande che i docenti si sentono rivolgere è “ma chi te lo fa fare?”. La questione non è banale, e anzi si lega alle crescenti difficoltà di un mestiere che dovrebbe consistere nel formare gli studenti, e che invece è sempre più difficile da compiere. Se ormai è molto condivisa…

Grembiuli di colore diverso tra maschi e femmine, una nonna non ci sta e scrive al preside: “Perché mantenere ancora la differenza di colore tra bambini e bambine?”

grembiuli di colore diverso

Il grembiule scolastico è uno dei simboli della scuola primaria: utilizzato da tutti gli alunni, costituisce un vero e proprio segno di riconoscimento. Eppure, anche sul grembiule dibattiti e polemiche, come successo di recente per la lettera di una nonna alla dirigenza della scuola primaria di Binasco, in Provincia di Milano. Secondo la donna, il problema non riguarda tanto il grembiule quanto la distinzione di colori fra le bambine e…

In classe ci sono due alunni non vedenti, tutti i bambini imparano il Braille

alunni non vedenti

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una rinnovata sensibilità nei confronti degli studenti con disabilità, che ha anche portato a molte iniziative. Il tema dell’inclusione nelle scuole è considerato oggi uno dei più importanti, tanto che la didattica inclusiva è oggetto di numerosi convegni e progetti. Eppure, è nel contesto della classe che l’inclusione può davvero fare degli importanti passi avanti: è questo il caso di una classe dell’Istituto Comprensivo…

In una scuola di Milano gli studenti valutano i professori: è stata annunciata la “pagella dei docenti”

studenti valutano i professori

Il tema della valutazione è uno dei più importanti in ambito scolastico, ma di solito riguarda soltanto gli studenti, con voti e giudizi che indicano un certo livello di preparazione. Eppure, oggi è altrettanto importante anche la valutazione degli insegnanti, come avviene in un liceo di Milano, in cui è stata introdotta la pagella dei docenti. A compilarla non sarebbero i colleghi, come voleva l’ex Ministro Bianchi, né le graduatorie,…

A scuola si impara facendo, l’impatto della pedagogia attiva di John Dewey

John Dewey

A ottobre ricorre l’anniversario della nascita di John Dewey: anche se il nome forse dirà poco ai più, si tratta di una figura che ha avuto un’influenza enorme sulla pedagogia moderna. Dobbiamo infatti a Dewey il concetto del learning by doing: il nuovo approccio, basato sull’idea che gli studenti imparano meglio facendo, è diventato fondamentale nelle moderne metodologie educative. Vediamo allora l’importanza di John Dewey e del suo concetto di…

Un gruppo di maestre “svuota” una libreria acquistando tutti i libri di narrativa e per bambini in vetrina

gruppo di maestre svuota una libreria

Che la lettura sia importante nello sviluppo dei più giovani e nella vita degli adulti, non è certo un mistero. Tuttavia, gli ultimi anni hanno visto una decadenza lenta ma continua di questa pratica, tanto che oggi 6 italiani su 10 non leggono neanche un libro all’anno. Per questa ragione, ogni iniziativa che riesca a portare le persone a leggere (un po’) di più è sempre gradita. Se a Modena…

A Milano c’è un liceo in cui la filosofia verrà insegnata insieme all’intelligenza artificiale

filosofia verrà insegnata insieme all'intelligenza artificiale

Anno dopo anno, la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale stanno diventando una parte sempre più integrante della nostra società. In particolare, le IA si stanno diffondendo in tutti i settori produttivi e della vita sociale, scuola compresa. Se è vero che il 40% degli insegnanti è favorevole all’intelligenza artificiale a scuola, allo stesso tempo bisogna approcciare questa novità in modo consapevole. Diventa essenziale, insomma, preparare gli studenti alle opportunità e…

Fiorella Mannoia confessa di non essere stata una studentessa modello e lancia un appello agli studenti: “Se non leggete saranno gli altri a pensare per voi”

fiorella mannoia

Il rapporto fra studenti e docenti è sempre stato una parte importante delle dinamiche scolastiche, anche nei momenti di tensione. Ne ha parlato di recente anche Fiorella Mannoia, ospite a “La Fisica dell’Amore” in onda su Rai 2. Nel programma condotto dal docente e influencer Vincenzo Schettini, la cantante ha toccato diversi temi, fra cui il rapporto con gli insegnanti e il ruolo che questi ultimi hanno nella crescita degli…

Se un insegnante dà pochi compiti per casa significa che non vuole bene agli studenti

pochi compiti per casa

Non tutti gli insegnanti meritano di essere seguiti: questo il cuore del discorso tenuto da Nicola Gratteri per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una scuola di Casola, in provincia di Napoli. Il procuratore della Repubblica ha parlato agli studenti, mettendoli in guardia da alcuni insegnanti e dai pericoli del web, verso cui è fondamentale mantenere un atteggiamento critico. Con un augurio verso i più giovani, che dalla scuola costruiscono il loro…

La scuola è un luogo di disobbedienza verso sé stessi, dove si forgia l’individuo. In terzo superiore non puoi essere vittima del possibile lavoro causato dalla probabile università

luogo di disobbedienza

Oggi sembra che tutti abbiano un’opinione sul ruolo della scuola ma, allo stesso tempo, in pochi ne sono consapevoli. Da una parte, si sente parlare di educazione come strumento per formare i giovani, mentre dall’altra la scuola emerge come soggetto ormai slegato dalle vere esigenze degli studenti. Nel dibattito sul ruolo della scuola contemporanea si inserisce anche la voce di Edoardo Prati, giovane studente di lettere classiche e influencer. Ospite…

great

Quaderni operativi?

X