Quest’anno si apre con la novità più grande e per molti inaspettata: non è più obbligatorio usare la mascherina. Tuttavia, è bene tenere presente che ci sono alcuni casi in cui la mascherina è fortemente raccomandata: ai soggetti fragili, per esempio, è consigliato l’uso della FFP2. Inoltre, l’obbligo di mascherina nel nuovo anno scolastico potrebbe anche tornare nel caso di un impennamento dei contagi, che gli esperti giudicano altamente probabile con l’arrivo dei primi freddi autunnali.
I banchi
I banchi, in classe, non dovranno più essere distanziati. Via anche, quindi, le pareti di plexiglass e altri strumenti di “barriera”. Questa notizia è ottima per il ritorno ai lavori di gruppo, alla socialità, al “compagno di banco” da cambiare spesso per agevolare la costruzione di rapporti tra tutti gli alunni, ma è una buona notizia anche perché molte classi, piccole e anguste, che a causa del distanziamento obbligato dei banchi si ritrovavano ad avere molto meno spazio libero in aula per il gioco e altre attività.
Quello che rimane e le altre novità
Ciò che permane è la sanificazione ordinaria degli ambienti, delle mani e delle superfici. Rimane essenziale, inoltre, la necessità di cambiare spesso aria in classe, aprendo le finestre frequentemente. Si sta pensando a maniere sempre più nuove e innovative per la purificazione dell’aria . Altra novità molto importante è la sparizione della DAD: non è più obbligatoria, nemmeno per gli alunni a casa. Insomma, un nuovo anno scolastico di perfetto ritorno alla normalità.
Come reagiranno i nostri piccoli?
Di fronte a questo ritorno alla normalità potrebbe capitare che alcuni bambini mostrino disorientamento: specialmente i più piccoli, hanno vissuto la scuola unicamente in questo modo. Per i più grandi invece, abituati negli anni precedenti a una scuola senza misure restrittive, il ritorno alla normalità dovrebbe essere decisamente naturale. I più piccoli non conoscono una scuola senza mascherine e senza distanze: sono stati addestrati a stare lontani e ad avere un ridotto contatto fisico. Alcuni potrebbero reagire in modo euforico, altri invece potrebbero mostrare delle difficoltà nell’adattamento alla nuova realtà, per quanto più semplice e senza regole rigide. Non dimentichiamo che ci sono bambini che hanno avuto una reale paura del virus, dei contagi, del pericolo per loro stessi e per i loro familiari, reagendo con una chiusura e un adattamento rigido alle restrizioni che di solito dai bambini non ci si aspetta.
Come comunicare con i bambini?
È indispensabile impostare una comunicazione, con i bambini, che abbia come obiettivo la costruzione della fiducia in sé stessi e nelle nuove regole. È molto importante far capire che se il pericolo dei contagi si ripresenterà, saranno garantite loro la protezione e la sicurezza. Spieghiamo loro che alcune regole sono importanti sempre, come per esempio quelle relative all’igiene, dal momento che la pulizia e l’igiene sono fondamentali in qualsiasi situazione della vita. Ma mostriamo, specialmente ai più piccoli, quanto è bella una scuola in cui si può giocare insieme, si può avere un compagno di banco, si possono fare lavori di gruppo. L’obiettivo di tutti noi insegnanti dovrebbe essere sempre il benessere fisiologico e psicologico dei bambini a scuola: è giunto il momento di far vivere loro una vita il più possibile serena e naturale con un nuovo anno scolastico che è appena incominciato.