La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Empatia, pazienza e senso dell’umorismo: le tre qualità che ogni insegnante dovrebbe avere

Quali sono le qualità che un buon insegnante dovrebbe avere, o meglio, quali caratteristiche fanno di un insegnante un buon insegnante?

Se ne potrebbero elencare a milioni. La passione per la propria professione, il desiderio di aggiornarsi e continuare a studiare per migliorarsi, la competenza nella propria materia di insegnamento…

Ma se insegnare non è solo trasmettere ma prima di tutto essere, e l’insegnamento è, alla base di tutto, una relazione, quali sono le qualità umane che un insegnante dovrebbe possedere?

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Ecco tre qualità, le prime fra tutte, che completano e vanno meravigliosamente a inserirsi in tutto l’insieme delle abilità da acquisire e delle competenze da sviluppare per svolgere questa meravigliosa professione.

EMPATIA

Lo psicologo statunitense Carl Rogers introdusse per primo il concetto di empatia come ingrediente essenziale di ogni relazione di aiuto. La relazione tra insegnante e alunno è fondata sull’aiuto, la facilitazione, la trasmissione non solo di conoscenze e competenze ma anche di valori. Per certi versi è anche una relazione di cura, in cui noi siamo un grande riferimento per loro.

La più alta espressione dell’empatia è nell’accettare e non giudicare

Carlo Rogers

Spesso gli studenti si trovano davanti a difficoltà di varia natura: difficoltà legate all’apprendimento, affettive o familiari, momenti di crisi e conflitto… e noi insegnanti ce ne accorgiamo. Il loro sguardo cambia, il loro tono di voce non è lo stesso, notiamo questi cambiamenti e vorremmo sapere tutto, per trovare un modo per cancellare il loro malessere. In questi momenti non sempre si riesce a trovare una soluzione magica per far sparire i problemi.

Ciò che invece si può fare è dimostrare di esserci. Dimostrare a un bambino che ci siamo, anche solo con uno sguardo, una parola, un ascolto senza giudizi, può aiutare tantissimo.

PAZIENZA

Insegnare non è facile. Quando i bambini non capiscono un argomento, quando chiedono se si debba usare la penna rossa per la decima volta, quando “non rispettano le regole”… la tentazione di arrendersi alla frustrazione è forte.

Se c’è una certezza che ho, è che i bambini se potessero scegliere tra capire e non capire una spiegazione, sceglierebbero di capire. Non decidono consapevolmente di non capire un concetto, per cui è inutile e dannoso arrabbiarsi. Le cose che spieghiamo per noi sono scontate ma per i bambini sono totalmente nuove, difficili, a loro serve molta energia e non sempre vengono assimilate subito.

La pazienza è la più eroica delle virtù giusto perché non ha nessuna apparenza d’eroico.

Giacomo Leopardi

Un alunno sgridato perché non ha capito si sente umiliato e perde fiducia nella scuola. Mettiamoci nei loro panni: se stessimo seguendo una lezione di fisica teorica e non capissimo, ci piacerebbe essere umiliati?

lettera qualità Procopio
lettera di apertura della guida di Fantastici Noi!

SENSO DELL’UMORISMO

Una lezione noiosa può prendere vita con una battuta o uno scherzo, un momento allegro lo può diventare ancora di più. Ridere insieme ai propri alunni è meraviglioso. In fondo a loro basta poco, non si fanno sfuggire un’occasione in cui ci si può fare una risata. I bambini sono ironici e autoironici. Scherzare con loro e ridere, ovviamente mantenendo la propria figura di guida ed evitando di diventare un “animatore”, aumenta la complicità tra tutti e migliora considerevolmente il clima della classe.

L’umorismo è una gran cosa, è quello che ci salva. Non appena spunta, tutte le nostre irritazioni, tutti i nostri risentimenti scivolano via, e al posto loro sorge uno spirito solare

Mark Twain

Quali sono, secondo voi, le qualità irrinunciabili per essere insegnante? Quali caratteristiche avevano gli insegnanti del vostro passato, che oggi ricordate con affetto e hanno influito in modo positivo nella vostra vita? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Come insegnare la matematica con Direzione Discipline

matematica con direzione discipline

Insegnare matematica nella scuola primaria può sembrare una scalata. Non tanto per i contenuti in sé, quanto per la percezione diffusa – tra bambini, famiglie e talvolta anche tra noi adulti – che questa sia la materia “difficile”, quella che “o ce l’hai nel sangue o niente da fare”. Eppure, la matematica non è un talento innato, non è riservata a pochi. È un linguaggio, uno strumento potente per interpretare…

Una classe rumorosa non è una classe problematica

classe problematica

Chi insegna nella secondaria di primo o secondo grado conosce bene quella situazione. Magari stai facendo una bella attività a coppie, i ragazzi si stanno confrontando, c’è energia, partecipazione, voci che si sovrappongono… E poi, a fine ora, arriva la frecciatina del collega: “Ma nella tua classe c’è sempre tutto questo chiasso?” A quel punto potresti sorridere, cambiare discorso, spiegare. Io, ormai, rispondo con semplicità: “Stanno imparando.” E non è…

Direzione Discipline è il sussidiario più interessante tra le nuove proposte per le classi quarta e quinta scuola primaria

direzione discipline 2025

Quando si tratta di scegliere un sussidiario per le classi quarta e la quinta di scuola primaria, la parola d’ordine è una sola: efficacia. Ma se a questa aggiungiamo anche un pizzico di freschezza, una bella dose di inclusività e un approccio che mette davvero al centro il metodo di studio… beh, allora parliamo di Direzione Discipline. Questo corso ministeriale, frutto del lavoro del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica,…

Ma quindi, geometria in classe prima alla primaria si può fare, sì o no?

geometria in classe prima

La geometria è una di quelle parole che, quando si affaccia tra i banchi della prima primaria, genera subito qualche dubbio. “Ma si fa geometria in prima?”, ci si chiede spesso. Altre volte il dubbio si ripresenta, a distanza di tempo, con un altro volto: “Ma quando si comincia, davvero, con la geometria?” La verità è che la geometria non ha un punto di partenza ufficiale. Non comincia con una…

Il bullismo nasce nelle scuole medie

bullismo nasce nelle scuole medie

Il bullismo è uno dei problemi più urgenti della nostra società e, benché non sia circoscritto all’ambito scolastico, proprio all’interno della scuola trova il suo inizio. Lo conferma il Rapporto ESPAD Italia per il 2023 che, insieme ad altri studi, monitora i comportamenti a rischio fra gli studenti della scuola secondaria. Fra i dati analizzati dall’indagine, i più allarmanti riguardano la fascia d’età in cui cominciano i primi atteggiamenti di…

Nel cuore delle parole, il sussidiario delle letture dai doppi finali per scoprire le tipologie testuali attraverso un metodo deduttivo

nel cuore delle parole 2025

Nel cuore delle parole è un’opera che si pone l’obiettivo di accompagnare gli alunni e le alunne nel loro viaggio di crescita nel mondo del sapere. Ma non solo. In questo particolare momento storico la società richiede a gran voce a tutte le agenzie educative di farsi carico non solo delle competenze cognitive, ma anche e soprattutto dell’educazione affettivo-emotiva, al fine di preparare i cittadini e le cittadine del domani…

L’intelligenza artificiale tende a “compiacerci”, cercando di confermare le sue affermazioni, anche quando queste sono palesemente false

intelligenza artificiale tende a compiacerci

Di intelligenza artificiale in ambito scolastico si parla ormai ogni giorno, o quasi, e non sempre in termini lusinghieri. Sono molti i docenti che vorrebbero usarla, altrettanti quelli che già la utilizzano ma, allo stesso tempo, tantissimi insegnanti si dicono diffidenti. Docenti e studenti tuttavia ignorano il rischio più grande che risiede nell’uso delle IA generative per svolgere un qualche compito: le informazioni sbagliate. Le intelligenze artificiali sono spesso inattendibili…

Hai visto la novità?

X