La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Francesco Sabatini difensore della lingua italiana: “Invasi dagli anglicismi”

Sempre più frequentemente viene richiesta una certificazione della conoscenza della lingua inglese per qualsiasi concorso o posizione professionale. Anche in contesti come i conservatori o le università, persino se si intraprende un percorso di studi o una specializzazione che poco hanno a che fare con questa lingua, tra gli esami ne esiste uno obbligatorio d’inglese.

Certamente è una prevedibile conseguenza della globalizzazione: obiettivi e indicazioni ministeriali cambiano e si evolvono in relazione al cambiare o all’evolversi della società. Cambiano i “programmi scolastici” – anche se sappiamo bene essere stati sostituiti dalle Indicazioni Ministeriali – perché, a un certo punto, ha iniziato a cambiare la lingua con cui parliamo.

L’INVADENZA” DELLA LINGUA INGLESE

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Fu forse con stepchild adoption che la riflessione iniziò a farsi più intensa e vivace: è difficilissima da pronunciare e poteva benissimo essere sostituita. L’inglese ha preso il sopravvento? Di sicuro con l’avvento di lockdown, smart working, green pass e molte altre parole che pian piano sono entrate a gamba tesa nel lessico comune italiano, ci si chiede se sia la lingua anglosassone a praticare un’egemonia sulla nostra o se siamo noi italiani, pigri, ad accettare questi termini senza nemmeno provare a coniarne di nostri, con lo stesso significato.

La posizione di Francesco Sabatini

Francesco Sabatini è stato professore universitario di letteratura italiana e filologia romanza (lo studio dell’origine delle lingue romanze, le lingue originate dal latino) ed ex presidente dell’Accademia della Crusca. Amante e, come qualcuno l’ha definito, “difensore della lingua italiana“, ha espresso il suo pensiero link esterno riguardo l’argomento. Secondo Sabatini l’inglese è diventato ormai obbligo, ma a discapito della lingua italiana. Il primo esempio per avvalorare questa sua tesi è il fatto che l’inglese sia divenuto necessario anche nelle questioni di diritto: se gli aspiranti avvocati studiano le leggi italiane, come è possibile che l’inglese abbia messo le radici pure in questa facoltà? E non solo, l’inglese ha raggiunto un dominio anche nelle discipline scientifiche.

Secondo il professore, ciò è stato permesso a causa del “provincialismo” degli italiani. L’esterofilia che ci contraddistingue ha permesso che l’inglese entrasse così tanto nella lingua italiana e in ambiti così peculiari come le scienze e il diritto. Ed è incredibile se si pensa che proprio le discipline scientifiche (biologia, medicina…) e il diritto, non solo in Italia ma anche negli altri paesi europei, hanno il 90% dei termini di origine latina e greca e senza la conoscenza di queste lingue non è effettivamente possibile comprendere la lingua moderna.

La cosiddetta invasione dell’inglese non è l’unico problema della lingua italiana e della cultura in generale. Una delle domande poste a Sabatini riguarda, infatti, il paradosso per cui in Italia, nonostante la grande presenza di laureati in discipline umanistiche, si legga pochissimo. Francesco Sabatini sostiene che leggere poco, scrivere poco e avere un lessico ridotto dipende, ovviamente, dall’istruzione e sarebbe necessario iniziare a educare a queste competenze già a partire dalla scuola primaria.

Lo stesso gesto dello scrivere è da rieducare, dal momento che si è perso grazie alla didattica a distanza e all’uso degli smartphone. L’attenzione che richiedono i social network è infatti diversa dalla concentrazione che è tipica di una buona scrittura: immediatezza contro pazienza, velocità contro riflessione, video veloci di pochi secondi contro libri, sempre più in pericolo.

IL FUTURO DELLA CONOSCENZA

Le riflessioni e i dubbi posti da Francesco Sabatini sono i quesiti di ogni lavoratore della conoscenza, che è costretto a svecchiare i propri metodi con una velocità maggiore a quella del passato. La stessa divulgazione scientifica sta iniziando a diffondersi attraverso canali come Instagram e TikTok: medici e professionisti spiegano concetti in pochi secondi, in video brevissimi, spesso corredati da musica e gesti. Ma come si può relegare a ciò la conoscenza? La conoscenza richiede pazienza, non può essere ridotta a video di pochi secondi perché questa è la tendenza della società, e se ciò rappresenta il futuro della comunicazione dobbiamo farci qualche domanda.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI

1 commento su “Francesco Sabatini difensore della lingua italiana: “Invasi dagli anglicismi””

  1. Sì, sono completamente d’accordo con il professore Sabatini: dobbiamo difendere la lingua italiana. Troppi italiani non la studiano e non la parlano bene. Basta leggere le frasi su Facebook per rendersi conto di quanta poca conoscenza della grammatica ci sia. Ma anche molti giornalisti improvvisati fanno tanti errori che dimostrano una scarsa cultura della lingua.
    Continuerò a seguire le evoluzioni.
    Buon lavoro e cordialitá,
    Anna Maria Fiermonte

I commenti sono chiusi.


La scuola estone è la migliore d’Europa e la ministra dell’istruzione svela il suo segreto

scuola estone

Qual è il sistema scolastico migliore in Europa? Di certo non è quello italiano, da diversi anni ormai in crisi e con un grande bisogno di trovare una strada efficace nel confronto con la modernità. Molti direbbero quello finlandese, alla cui scuola da tempo si guarda anche qui in Italia. Secondo i dati del rapporto OCSE PISA , invece, il sistema scolastico migliore in Europa si trova in Estonia. È…

A scuola si studia poca musica e non si sa nulla dei musicisti

poca musica

Che la musica sia una parte fondamentale della cultura e della crescita di un individuo non è certo un mistero. Allo stesso tempo, figure come Mozart, Verdi, Chopin e molte altre sono considerate fra le più importanti nella storia musicale, e non solo. Purtroppo, però, i grandi personaggi della musica vengono sistematicamente trascurati nei programmi scolastici italiani. A sostenerlo è Riccardo Muti, uno dei direttori d’orchestra più conosciuti al mondo,…

Il liceo classico ti insegna che il “tutto subito” è una trappola e attraverso istruzione, educazione e ragionamento ti prepara a trovare lavoro

tutto subito

Non si ferma la crisi del liceo classico, che negli ultimi anni ha perso iscritti e fascino. A fungere da “termometro scolastico” sono le tante voci di figure del mondo della cultura che si levano in sua difesa. Se in passato Massimo Gramellini si è detto angosciato per il calo di iscrizioni, secondo il divulgatore Piergiorgio Odifreddi il liceo classico insegna a non essere servi. Al coro si aggiunge anche…

Il Gruppo Editoriale ELi non si ferma e acquista l’80% della spagnola Edinumen

edinumen

In un mondo che cambia, anche il settore dell’editoria deve cercare di adattarsi e, quando possibile, cercare di prevedere i tempi. Ha sicuramente questo obiettivo il Gruppo Editoriale ELi, che ha di recente acquisito l’80% di Edinumen, editore con sede a Madrid specializzato in testi per l’insegnamento della lingua spagnola. Si tratta di un’operazione che, se da un lato lascia il restante 20% della società alla famiglia Ramos, dall’altro rafforza…

Lo studio: gli studenti che non fanno colazione vanno male in matematica

studenti che non fanno colazione

La colazione è considerata da molti il pasto più importante della giornata, e non soltanto perché fornisce l’energia utile ad iniziare il lavoro o lo studio. Infatti, secondo il recente studio di alcuni ricercatori norvegesi, fare colazione sembrerebbe contribuire al miglioramento dei risultati scolastici in materie scientifiche come la matematica. Vediamo qual è la correlazione esistente fra questi due aspetti della vita di uno studente, e se davvero le abitudini…

Uno studente su tre non riconosce una fake news

Viviamo un’epoca in cui il nostro rapporto con la tecnologia è sempre più stretto, già a partire dalle prime fasi dell’infanzia. Con l’uso costante di smartphone e il crescente consumo di servizi, ci si potrebbe aspettare che le nuove generazioni abbiano sviluppato una maggiore consapevolezza. D’altronde, stiamo parlando di nativi digitali. La realtà è tuttavia abbastanza diversa, come conferma anche un recente report dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Secondo…

Maestra va in pensione ma torna ad insegnare gratis: “Insegno per passione e non per i soldi. Mi mancava il sorriso sincero dei bambini”

insegnare gratis

Insegnare non è soltanto un mestiere bensì una vera e propria vocazione. Lo testimoniano di tanti docenti che, una volta in pensione, non sono riusciti ad allontanarsi da quel mondo a cui hanno dedicato molti anni della loro vita. Se allora un docente in pensione dal 2015 continua ad insegnare ancora oggi, una storia simile arriva da Salerno. Qui Nadia Pasqualucci ha deciso di tornare ad insegnare dopo essere andata…

Il 70% dei docenti italiani insegna con la lezione frontale

lezione frontale

Come si insegna oggi nella scuola italiana? Si tratta di una domanda ormai ricorrente nelle discussioni sullo stato dell’istruzione nel nostro Paese. Allo stesso tempo, è il titolo di un sondaggio promosso da Ricerca & Sviluppo Erickson per indagare le metodologie di insegnamento prevalenti in Italia. Nel corso dell’articolo, vedremo che l’indagine non lascia spazio a grandi sorprese, se non per alcuni ambiti che potrebbero aiutare a tracciare una rotta…

Come utilizzare i videogiochi per potenziare l’apprendimento in classe

utilizzare i videogiochi

Pur nella sua proverbiale lentezza, la scuola non è restia a metodi e strumenti innovativi nella didattica. Alcuni esempi sono la crescente attenzione alle competenze non cognitive, la nuova importanza della mindfulness e il ricorso ai videogiochi educativi. In particolare, questi ultimi hanno avuto una grande diffusione negli ultimi anni, grazie a un graduale cambiamento nei paradigmi educativi e una maggiore consapevolezza sull’importanza di questi strumenti. Vediamo allora cosa vuol…

C’è un dato in controtendenza: nelle competenze digitali, le ragazze di “terza media” superano i loro compagni maschi

ragazze di terza media

Una delle questioni più importanti degli ultimi anni nell’ambito dell’educazione riguarda il rapporto fra le donne e il settore STEM. Infatti, le materie di Science, Technology, Engineering and Mathematics hanno sempre avuto un maggiore successo fra la popolazione maschile. Certo, negli ultimi anni sono stati fatti diversi passi avanti, fra cui un approccio STEAM che tende a integrare le arti nello studio scientifico. Nonostante ciò, sembra che il rapporto fra…

great