Il giornalista e direttore di Rai 3 Franco Di Mare si è esposto a favore degli insegnanti in un’intervista di Uno Mattina, sostenendo che i salari dei docenti italiani siano tra i più bassi a livello europeo.
GLI INSEGNANTI SONO COME I SEMI
Il giornalista associa la figura degli insegnanti a quella di semi da coltivare, in quanto “sedimentano, danno frutti, producono risultati”. Nel momento in cui famiglie e scuola entrano in conflitto, il che è accaduto sempre più spesso negli ultimi anni, gli studenti sono quelli a pagarne le conseguenze.
Secondo Franco Di Mare, i genitori dovrebbero capire questo meccanismo e portare maggiore rispetto nei confronti di figure altamente sottovalutate e a tratti ignorate nella società contemporanea.
UN MUTAMENTO NELLA SOCIETÀ
Come afferma lo psicologo Federico Bianchi Di Castelbianco, “siamo passati da una società normativa a una società affettiva”. Questo significa sostanzialmente che è avvenuta una trasformazione radicale nella visione dell’istruzione.
In particolare, mentre le generazioni passate sono cresciute con l’ideale di seguire e rispettare le regole, al giorno d’oggi se si commettono degli errori la colpa viene attribuita quasi sempre ai docenti. Questo succede perché la relazione con i genitori viene considerata più importante di quella con gli insegnanti.
Durante questo processo i docenti hanno gradualmente perso il controllo della situazione, man mano che il rispetto e la considerazione nei loro confronti sono andati scemando. Un tempo i professori rappresentavano i pilastri della società, mentre oggi sembra che abbiano perso tutto il proprio peso sociale.
“Una vita piegata sui libri, continui corsi di aggiornamento per poi portare a casa tra i peggiori stipendi d’Europa, nella categoria, quasi la metà di un collega tedesco o di un collega francese”. Oggi fare il professore non è più un privilegio, ma si tratta di una carriera che si sceglie di intraprendere in mancanza di altre prospettive.
NON FACCIAMO DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO
Franco Di Mare ci tiene a specificare che in alcune realtà gli insegnanti godono ancora di quel supporto e di quel rispetto che meritano. Infatti, secondo lui, “se andate in certi quartieri complicati di tante città italiane, le scuole restano lì come presidio formidabile di civiltà, un baluardo di progresso, ci troverete insegnanti straordinari pronti a farsi in quattro anche fuori dal normale orario di lavoro per strappare ragazzi difficili al richiamo della strada”.
Si tratta di luoghi in cui le persone hanno ancora fiducia nella categoria dei docenti, ma allora perché questo non accade anche nelle zone più ricche della città? L’importanza di ricevere un sostegno nello svolgimento del proprio lavoro è cruciale, soprattutto quando si tratta di un impegno così faticoso come quello dell’insegnante.
L’obiettivo principale dovrebbe essere quello di sostenere gli insegnanti, anche per il bene dei nostri figli, perché un insegnante motivato renderà molto meglio di uno depresso e svogliato perché continuamente criticato. Gli insegnanti, a detta di Franco Di Mare, “fanno un lavoro straordinario sul quale varrebbe la pena investire sempre di più”.