Giuseppe Conte, alla vigilia dell’inizio del primo anno scolastico in tempo di pandemia, fu uno dei politici ad affermare che gli insegnanti, in Italia, sono tra i più vecchi, con una media di età tra le più alte in Europa. Conte sosteneva, infatti, che il personale scolastico va tutelato in modo particolare dai contagi da coronavirus, in quanto esposto a rischi maggiori per la salute, a causa dell’età. Oltre a Conte, a sostenere questa tesi, sono anche le migliaia di giovani precari che faticano a entrare stabilmente nel mondo della scuola, a causa dei ricambi generazionali difficili da attuare.
Ma chi dice che i docenti italiani sono tra i più vecchi d’Europa è perché non ha conosciuto Giorgia Pasqua che, con i suoi 18 anni (la professoressa è nata nel 2003), ha contribuito ad abbassare la media dell’età dei docenti in Italia, e anche di molto! Il suo è un record assoluto.
Giorgia Pasqua si è diplomata nel 2021 ed è riuscita a ottenere il posto di insegnante in una scuola secondaria di secondo grado grazie alle messe a disposizione (chiamate comunemente MAD dai docenti più avvezzi allo slang scolastico).
COETANEA DEI SUOI ALUNNI
Capita anche che gli alunni della professoressa Pasqua siano più grandi di lei di uno o due anni, ma questo non ha mai rappresentato un ostacolo: ha infatti dichiarato che nella scuola in cui è stata chiamata i ruoli vengono rispettati in modo notevole e non ci sono mai stati episodi di mancanza di riguardo verso di lei causati dalla sua giovane età.
Ciò che ammiriamo nella professoressa Giorgia Pasqua è anche l’intraprendenza con cui si è staccata dalla famiglia e dalla terra di origine, la Sicilia (è originaria della piccola città di Randazzo) per andare a insegnare a Stresa, sul Lago Maggiore, a più di mille chilometri da casa. Sapeva già di voler insegnare, che era una delle esperienze che voleva vivere: una volta preso il diploma ha mandato le MAD in tutta Italia e a settembre è stata chiamata.
La giovane prof ha dichiarato che è entusiasta di aver iniziato una vita in un paese pittoresco come Stresa, che per certi versi le ricorda la sua Sicilia: le Alpi innevate, infatti, le ricordano l’imponente Etna e, inoltre, ha conosciuto alcune persone originarie della sua terra. Non la spaventa cucinare, pulire, provvedere a se stessa, nonostante la giovane età.
BAMBOCCIONI A CHI?
La diciottenne professoressa Giorgia Pasqua dimostra che i giovani continuano a mettersi in gioco e a stupire, nonostante i continui presagi di precarietà a vita, nonostante si sentano ripetere che la loro pensione sarà inesistente e nonostante abbiano ormai tatuato il marchio di generazione che starà peggio dei propri genitori. Da anni i giovani si sentono dire di tutto, che sono choosy nel migliore dei casi, che sono bamboccioni nel peggiore, rigorosamente da chi siede su una poltrona da decenni e, mentre ci stava, ha pensato anche di sistemare i propri parenti.
Quindi sì, festeggiamo i prof come la professoressa Giorgia Pasqua e siamone orgogliosi come siamo orgogliosi dei migliaia di giovani che non stanno fermi ma non fanno notizia perché si preferisce evidenziare i loro comportamenti negativi.
Nonostante statistiche europee e internazionali che ci dipingono sempre come paese arretrato, immancabile fanalino di coda in molti ambiti, ogni tanto in Italia abbiamo anche qualche record che ci rende orgogliosi.