A partire dal 1999, ogni 21 febbraio si commemora la Giornata Internazionale della Lingua Madre. Scopriamo la tragica storia che si cela dietro la nascita di questa giornata, il suo significato profondamente inclusivo e cosa può fare la scuola per celebrare le differenze linguistiche e il loro immenso valore arricchente.
La storia della Giornata Internazionale della Lingua Madre
Questa giornata è stata proclamata dall’UNESCO ventitré anni fa, per ricordare le vittime di una crudele e spaventosa strage che risale al 21 febbraio 1952. Alcuni studenti dell’Università di Dacca furono brutalmente trucidati dalla polizia pakistana: la loro “colpa” era il voler rivendicare il bengalese come loro lingua ufficiale. Al momento della sua nascita, infatti, il Pakistan comprendeva anche il Bangladesh, che gli fu “assegnato” durante la suddivisione delle province dell’India Britannica. Il Governo del Pakistan decise quindi che l’urdu sarebbe stata la lingua dello Stato, nonostante nell’area la maggior parte della popolazione parlasse il bengalese. Quel giorno la polizia pakistana, intenzionata a fermare le manifestazioni, aprì il fuoco e alcuni studenti morirono, letteralmente, per difendere la loro lingua madre. Centinaia di persone, inoltre, furono ferite.
La diversità linguistica a scuola
Oggi più che mai, nella scuola primaria, si può osservare un pluralismo di lingue, provenienze, nazionalità. Ci sono bambini che nascono in Italia e altri che arrivano dopo, magari più “grandi”. I bambini la cui lingua madre non è l’italiano affrontano compiti e attività per loro molto complesse, che richiedono uno sforzo atletico. I bambini, spesso, comunicano con genitori e parenti nella loro lingua madre ma a scuola, con amici e insegnanti, imparano l’italiano, diventando di fatto bilingue! La propria lingua madre, infatti, è un valore che non si deve tralasciare: in essa sono racchiusi molti aspetti importantissimi da non dimenticare solo perché ci si trova in un altro paese. Nella propria lingua si trova il proprio paese di origine, parte della propria cultura e parte della propria identità. I nonni, le storie della tradizione, giochi e usanze la cui conoscenza è un guadagno per tutti. È importante rispettare la propria lingua madre e conservarla, pur apprendendo la lingua del paese in cui si vive.
Attività inclusive sulla giornata internazionale della lingua madre
In occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre si potrebbero invitare a scuola (restrizioni dovute al Covid permettendo) genitori di varie nazionalità per raccontare ai bambini fiabe e favole tipiche del loro paese di provenienza, in lingua madre e poi in lingua italiana, per poter essere comprese dopo, però, aver ascoltato la magia e il mistero di una lingua sconosciuta. Si possono insegnare giochi tradizionali di quel luogo, ascoltare canzoni, creare un cartellone con alcune parole di uso comune in ogni lingua presente nella classe.
La didattica partecipata
Il testo Nuovi Traguardi Discipline di geografia per la classe quinta (edizioni La Spiga) propone un’attività di apertura per l’inizio dell’anno scolastico che dà ai bambini la consapevolezza che lo studio della geografia è utile per la conoscenza dell’Altro, del mondo, della bellezza e della varietà che ci circonda. L’unità di apprendimento Il nostro mondo è dedicata alla conoscenza degli aspetti principali dei cinque continenti, si sofferma sull’etimologia dei loro nomi e sui principali aspetti fisici, politici e culturali che li caratterizzano.
Il libro è integrato da un flip poster, da un testo dedicato alle mappe mentali e alle mappe attive, un quaderno operativo e molto altro. Quando si parla dei continenti e del mondo è importante valorizzare i luoghi di provenienza dei bambini della classe arricchendo la didattica con oggetti, racconti e parole in lingua madre, meglio se forniti dalla famiglia dei bambini stessi.
La Giornata Internazionale della Lingua madre ci dà l’opportunità di riflettere sull’importanza dell’inclusione e del valore di essa in classe e nella società, non solo il 21 febbraio ma tutto l’anno.