La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

Grembiuli di colore diverso tra maschi e femmine, una nonna non ci sta e scrive al preside: “Perché mantenere ancora la differenza di colore tra bambini e bambine?”

Il grembiule scolastico è uno dei simboli della scuola primaria: utilizzato da tutti gli alunni, costituisce un vero e proprio segno di riconoscimento.

Eppure, anche sul grembiule dibattiti e polemiche, come successo di recente per la lettera di una nonna link esterno alla dirigenza della scuola primaria di Binasco, in Provincia di Milano. Secondo la donna, il problema non riguarda tanto il grembiule quanto la distinzione di colori fra le bambine e i bambini. Si tratta di una questione esclusivamente estetica oppure di un problema da risolvere?

Basta ai grembiuli di colori diversi

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Non si parla molto del colore dei grembiuli scolastici, di solito, anche quando si menzionano le problematiche di genere nella scuola italiana. Nonostante questo, si tratta di una questione che sottende un certo modo di intendere la società e influenza la crescita dei bambini.

La pensa in questo modo una nonna di Binasco, comune nel milanese, che come riporta la Repubblica ha scritto una lettera aperta alla scuola primaria del suo paese. Pur non contestando l’uso del grembiule, che invece riduce le tensioni legate alla moda e allo status economico dei bambini, scrive:

Ho recentemente notato che le bambine indossano un grembiulino bianco, mentre i bambini ne portano uno nero, una distinzione che risale a più di 30 anni fa. Premetto che non sono contraria all’uso del grembiule, […] tuttavia mi chiedo: perché mantenere ancora una differenza di colore tra bambine e bambini? Non vorrei che la scelta fosse guidata dal pregiudizio che le bambine si debbano sporcare meno dei bambini.

Alla base della differenza, quindi, potrebbero esserci distinzioni di genere che risalgono a decenni fa ma che non hanno più posto nella società contemporanea.

Una scuola davvero inclusiva

Più che il grembiule in sé, quindi, il problema sta nelle differenze sottese alla distinzione nei colori utilizzati per bambine e bambini. In un contesto come quello attuale, in cui la scuola è in prima linea nelle politiche inclusive e nel contrasto alle discriminazioni, è strano vedere una distinzione come quella dei grembiuli.

La questione, continua la donna, riguarda tanto il ruolo della scuola nel percorso di crescita dei bambini quanto la lotta alle divisioni di genere:

La scuola è un luogo cruciale per la formazione dei bambini e i messaggi che vi vengono trasmessi possono influenzare profondamente la loro percezione del mondo e delle relazioni interpersonali. La differenziazione dei colori potrebbe, pur se in modo subliminale, rinforzare stereotipi di genere e alimentare, ancora, la divisione tra maschi e femmine.

Una possibile soluzione

Cosa fare allora? La donna di Binasco propone anche una possibile soluzione: far indossare ai bambini e alle bambine grembiuli dello stesso colore. L’adozione di grembiuli uguali per tutti gli alunni, infatti,

può contribuire a costruire un ambiente scolastico più equo e inclusivo, dove ogni bambino si sente valorizzato e rispettato, indipendentemente dal genere.

Che si tratti di una proposta realizzabile lo conferma anche la scuola primaria di Vernate, paese vicino, che fa parte dello stesso istituto comprensivo e in cui tutti gli alunni indossano un grembiule nero. Tanto che il dirigente scolastico avrebbe dato la propria disponibilità a discutere della questione e a lavorare insieme per trovare una soluzione. D’altronde, è vero che gli stereotipi di genere e le discriminazioni passano anche da piccole consuetudini quotidiane. Affrontarle non è semplice proprio perché intaccano una delle poche certezze che abbiamo, l’abitudine. Eppure, il ruolo della scuola è anche questo: saper leggere il presente per preparare il futuro.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Come insegnare la matematica con Direzione Discipline

matematica con direzione discipline

Insegnare matematica nella scuola primaria può sembrare una scalata. Non tanto per i contenuti in sé, quanto per la percezione diffusa – tra bambini, famiglie e talvolta anche tra noi adulti – che questa sia la materia “difficile”, quella che “o ce l’hai nel sangue o niente da fare”. Eppure, la matematica non è un talento innato, non è riservata a pochi. È un linguaggio, uno strumento potente per interpretare…

Una classe rumorosa non è una classe problematica

classe problematica

Chi insegna nella secondaria di primo o secondo grado conosce bene quella situazione. Magari stai facendo una bella attività a coppie, i ragazzi si stanno confrontando, c’è energia, partecipazione, voci che si sovrappongono… E poi, a fine ora, arriva la frecciatina del collega: “Ma nella tua classe c’è sempre tutto questo chiasso?” A quel punto potresti sorridere, cambiare discorso, spiegare. Io, ormai, rispondo con semplicità: “Stanno imparando.” E non è…

Direzione Discipline è il sussidiario più interessante tra le nuove proposte per le classi quarta e quinta scuola primaria

direzione discipline 2025

Quando si tratta di scegliere un sussidiario per le classi quarta e la quinta di scuola primaria, la parola d’ordine è una sola: efficacia. Ma se a questa aggiungiamo anche un pizzico di freschezza, una bella dose di inclusività e un approccio che mette davvero al centro il metodo di studio… beh, allora parliamo di Direzione Discipline. Questo corso ministeriale, frutto del lavoro del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica,…

Ma quindi, geometria in classe prima alla primaria si può fare, sì o no?

geometria in classe prima

La geometria è una di quelle parole che, quando si affaccia tra i banchi della prima primaria, genera subito qualche dubbio. “Ma si fa geometria in prima?”, ci si chiede spesso. Altre volte il dubbio si ripresenta, a distanza di tempo, con un altro volto: “Ma quando si comincia, davvero, con la geometria?” La verità è che la geometria non ha un punto di partenza ufficiale. Non comincia con una…

Il bullismo nasce nelle scuole medie

bullismo nasce nelle scuole medie

Il bullismo è uno dei problemi più urgenti della nostra società e, benché non sia circoscritto all’ambito scolastico, proprio all’interno della scuola trova il suo inizio. Lo conferma il Rapporto ESPAD Italia per il 2023 che, insieme ad altri studi, monitora i comportamenti a rischio fra gli studenti della scuola secondaria. Fra i dati analizzati dall’indagine, i più allarmanti riguardano la fascia d’età in cui cominciano i primi atteggiamenti di…

Nel cuore delle parole, il sussidiario delle letture dai doppi finali per scoprire le tipologie testuali attraverso un metodo deduttivo

nel cuore delle parole 2025

Nel cuore delle parole è un’opera che si pone l’obiettivo di accompagnare gli alunni e le alunne nel loro viaggio di crescita nel mondo del sapere. Ma non solo. In questo particolare momento storico la società richiede a gran voce a tutte le agenzie educative di farsi carico non solo delle competenze cognitive, ma anche e soprattutto dell’educazione affettivo-emotiva, al fine di preparare i cittadini e le cittadine del domani…

L’intelligenza artificiale tende a “compiacerci”, cercando di confermare le sue affermazioni, anche quando queste sono palesemente false

intelligenza artificiale tende a compiacerci

Di intelligenza artificiale in ambito scolastico si parla ormai ogni giorno, o quasi, e non sempre in termini lusinghieri. Sono molti i docenti che vorrebbero usarla, altrettanti quelli che già la utilizzano ma, allo stesso tempo, tantissimi insegnanti si dicono diffidenti. Docenti e studenti tuttavia ignorano il rischio più grande che risiede nell’uso delle IA generative per svolgere un qualche compito: le informazioni sbagliate. Le intelligenze artificiali sono spesso inattendibili…

Hai visto la novità?

X