Uno studio ha rivelato che sempre più bambini disegnano scienziati al femminile. L’idea dello scienziato pazzo con i capelli sparati e la scrivania disordinata sembra non esserci più nell’immaginario dei bambini. Questa ha fatto spazio a un’ideale più ampio della categoria, che include anche le donne. Quali sono le ragioni di questo cambiamento? Andiamo a scoprirlo in questo articolo.
L’ESPERIMENTO DI CHILD DEVELOPMENT
Lo studio portato avanti da Child Development ha avuto come obiettivo l’analisi di un eventuale cambiamento nella percezione di genere nei più piccoli. Come si è svolto? In modo molto semplice, è stato chiesto a un gruppo di bambini di disegnare la figura di uno scienziato.
Il risultato è stato sorprendente, infatti una percentuale molto maggiore rispetto ad anni fa ha disegnato una figura femminile. Le analisi sono state effettuate valutando le differenze tra i disegni svolti in un periodo di tempo che andava dal 1966 al 2016. Questo significa che negli ultimi 50 anni la percezione di genere ha subito un’evoluzione importante.
Basti pensare che al giorno d’oggi un bambino su tre pensando a uno scienziato immagina una donna. Com’era la situazione negli anni ‘60 invece? Allora a disegnare una donna in veste di scienziata ci pensava solo un alunno su cento. Una bella differenza!
UNA PERCEZIONE CHE CAMBIA CON GLI ANNI
Lo studio, promosso dallo psicologo statunitense Miller, ha riportato un altro dato interessante. I disegni raffiguranti donne scienziate o ricercatrici sono risultati piuttosto popolari negli anni della scuola dell’infanzia (rappresentando praticamente la metà dei disegni totali), mentre hanno iniziato a scemare a pari passo con la crescita dei bambini.
Si tratta di un dato che fa riflettere, perché dimostra che i bambini più piccoli, ossia meno influenzati dalla società e dagli insegnamenti, hanno una percezione di genere più fluida rispetto ai più “grandi”. Crescendo, infatti, i bambini entrano in contatto con sempre più stereotipi sulla figura dello scienziato, e questi finiscono per modellare la loro percezione della figura professionale, associandola prevalentemente al sesso maschile.
IL CALENDARIO “SCIENZIATE NELLA STORIA”
Ma c’è un modo per interrompere questo fenomeno e per permettere ai più piccoli di restare ancorati a quella mentalità aperta e libera che li caratterizza fin dalla nascita? Certo, è necessario lavorare proprio su questi stereotipi che concorrono a modificare la percezione di genere in fase di crescita, distorcendola.
Il calendario Scienziate nella Storia rappresenta un buon modo per farlo. Si tratta di un’ottima iniziativa presa dal Gruppo Editoriale ELI per promuovere la parità di genere e per dare maggiore attenzione a tutte quelle figure femminili che hanno svolto un ruolo fondamentale nella storia grazie alle loro scoperte scientifiche e tecnologiche.
Ad ogni mese corrisponde una donna che ha dato un prezioso apporto alla scienza odierna nel corso della storia, a partire dall’antica Grecia fino ai giorni nostri. Si tratta di un modo molto intelligente per includere una maggiore percentuale di figure femminili nell’educazione dei bambini e dei ragazzi, illustrando scienziate, matematiche, biologhe e altre ricercatrici che purtroppo a scuola non sempre vengono considerate quanto dovrebbero.