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LATINO

Il manager latinista che decide di dedicarsi ai licei per spiegare agli studenti come avere successo nella vita con il latino

Nel panorama educativo contemporaneo, la passione per il latino trova espressione attraverso figure eclettiche come Luca Desiata, presidente del comitato rischi in American Express Italia e autore del best seller internazionale “Il Latino per Vincere nella Vita”.

In un’intervista pubblicata dal Corriere link esterno, Desiata racconta la sua storia e il suo impegno nel dimostrare che il latino, lontano dall’essere una lingua morta, permea la nostra quotidianità in modi sorprendenti. Desiata, laureato in Ingegneria meccanica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha una carriera da manager di spicco in aziende come Procter & Gamble, Accenture e Bain. Tuttavia, è il suo amore per il latino nato durante gli anni del liceo scientifico a Boiano che lo ha spinto a dedicarsi alla divulgazione di questa antica lingua.

Il suo approccio persuasivo con gli studenti si basa su due concetti chiave: l’onnipresenza del latino nella lingua italiana contemporanea e il fatto che persino l’intelligenza artificiale, come nel caso di Alexa, si esprime in latino. Desiata sottolinea come la conoscenza del latino possa equipararsi, se non superare, quella dell’italiano parlato, con circa 1800-2700 termini latini di uso comune contro i circa 2000 del vocabolario medio italiano.

La passione di Desiata per il latino si è trasformata in un’opera di divulgazione con la creazione di una rivista di cruciverba in latino nel 2014, divenuta poi un best seller internazionale nel 2019. Il latino, afferma Desiata, è un idioma internazionale, e gli italiani ne sono spesso portatori inconsapevoli, vantando una leadership naturale nei contesti internazionali.

Il fascino del latino emerge anche nel panorama contemporaneo con esempi come Fiat che diventa Stellantis, il cambio di nome di Tiscali in Tessellis e l’account Twitter di Papa Francesco in latino che supera il milione di follower. Il latino è utilizzato in molti ambiti, dai motti delle società sportive ai tatuaggi delle star di Hollywood, confermandosi come una lingua di elezione in contesti internazionali.

Il latino è tornato protagonista in vari ambiti. Si pensi a Fiat che diventa Stellantis, a Tiscali che cambia nome e diventa Tessellis. O all’account Twitter di Papa Francesco (in latino) che supera il milione di follower. O ai profili di Inter e Real Madrid. O ad Albachiara di Vasco Rossi tradotta in latino dagli studenti di un liceo. Molti tatuaggi delle star di Hollywood sono in latino – Invictus di Brad Pitt e Quod me nutrit, me destruit, di Angelina Jolie – e il latino può essere utilizzato ancora in svariati contesti per distinguersi e dare efficacia al messaggio: dall’azienda – Maiora premunt, Redde rationem, Primus inter pares, mutatis mutandis, imprimatur, non plus ultra, ubi maior minor cessat, pro forma, status quo ante – al calcio – Juventus, sponsor, ultras, ex aequo

Luca Desiata

Desiata sottolinea l’importanza di rivalutare le materie astratte nelle scuole, sottolineando che l’adolescenza è il momento ideale per sviluppare competenze di questo tipo. Anche se l’istruzione classica è sotto attacco, Desiata sostiene che l’astrazione è perfetta per le superiori, mentre materie come economia e finanza hanno senso quando si prendono decisioni finanziarie verso i 30 anni.

La sua esperienza personale include un tentativo di utilizzare il latino come lingua ufficiale durante la sua carriera dirigenziale in Belgio, dove propose di redigere i verbali dei consigli di amministrazione direttamente in latino. Sebbene l’idea incontrasse l’approvazione degli avvocati, la mancanza di uno status ufficiale dell’Ue per il Vaticano fermò l’iniziativa.

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Desiata non si limita alla divulgazione, ma ha anche progetti futuri, come la creazione di una tabella di equivalenze latino-italiano per diffondere l’uso del latino nel linguaggio aziendale. Inoltre, supporta l’idea di utilizzare il latino come lingua di scambi nell’Unione europea, sottolineando che esistono già alcuni esempi, come la Finlandia che traduceva i documenti dell’Ue anche in latino durante la sua presidenza.

Desiata conclude con un invito a mantenere vivo il latino, suggerendo una sfida per arricchire la Wikipedia in latino e dimostrare che il latino è una lingua viva. Il suo motto personale, “Ictus sed invictus” riflette il suo spirito resilient ando e la convinzione di aver superato fasi critiche della vita, ricostruendo sempre con energia e determinazione.

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