Per puntare a un sistema scolastico “intelligente, stimolante, dove poter studiare con passione e serenità”, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara mira a formare gli insegnanti sul tema dell’Intelligenza Artificiale. Lo scopo rientra tra le misure di intervento previste dal programma Didacta 2023, presentato dal Ministro stesso lo scorso 21 febbraio a Roma.
“È necessario che gli insegnanti ricevano una formazione di qualità e continua durante la loro carriera. Vorrei una scuola 4.0 come previsto dal Pnrr, innovativa, all’avanguardia e che sappia essere un modello nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Mi piacerebbe che la scuola fosse in grado di collegare gli studenti con luminari situati oltreoceano tramite traduzione simultanea, perché non tutti i bravi professori sono solo in università italiane. Vorrei che gli studenti potessero partecipare a una lezione di fisica o matematica durante un corso liceale o di istruzione tecnica, professionale, e così via”.
Sotto questa luce si colloca il proposito di offrire ai docenti un programma di aggiornamento costante e all’altezza dei ritmi di innovazione attuali, così da affrontare con la giusta consapevolezza le sfide lanciate ogni giorno dalle scoperte nel campo della tecnologia e dell’informatica. Incluso l’approccio all’uso dell’Intelligenza Artificiale, con cui costruire una didattica che renda l’insegnamento un lavoro piacevole e sereno, anche per chi non mastica queste materie e non ha il bernoccolo della matematica.
“Il tema della formazione continua è un tema centrale della mia azione. Vogliamo guardare a una scuola innovativa che sappia essere modello per l’utilizzo delle tecnologie. Vogliamo una scuola che sappia collegare il ragazzo alle biblioteche, una scuola che è anche ricerca. Vogliamo valorizzare il tema centrale delle STEM, dare una visione nuova dell’insegnamento della matematica e della fisica che non parta dall’astrazione. Vogliamo cogliere la sfida di una scuola bella e stimolante”.
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Per il Ministro, è importante valorizzare la scuola dal punto di vista dell’estetica, perché le luci, i colori e la qualità del suono hanno la loro importanza in una didattica che mira all’eccellenza. Per questo, anche il proposito di offrire uno studiolo a ogni docente, fornito di una libreria e di una postazione per il computer, contribuisce a delineare i propositi di Valditara.
“La scuola deve avere serenità nello studio e nel lavoro e deve essere accogliente. Una scuola intelligente è una scuola che crea serenità nell’apprendimento e nell’insegnamento. La scelta dei colori e della luce giusta contribuisce allo studio. Parlando dell’aerazione, anche questo è un argomento importante per la salute pubblica e il benessere generale, che purtroppo è stato trascurato negli ultimi decenni”.