La rivista per la scuola e per la didattica
DIDATTICA A DISTANZA

Il patto educativo di corresponsabilità improvvisato, gioie e dolori tra insegnanti e genitori in Dad

Gli atti educativi ovunque si realizzano, nei contesti formali (le istituzioni scolastiche), non formali (le altre agenzie formative come la famiglia, le associazioni, i gruppi sportivi, le parrocchie, i partiti politici) che informali (il web con i social e altre forme di apprendimento informali) determinano elementi di trasformazione negli individui e questo avviene con maggiore evidenza se sono in grado di sollecitare una risposta non contraddittoria, coerente o quanto meno incentrata su una serie di valori negoziati e accettati tra le parti.

Quello a cui assistiamo da un anno invece, è una sostanziale sovrapposizione dell’ambito formale con quello informale a tal punto da creare un senso di oggettivo smarrimento e disorientamento tra gli alunni, le loro famiglie e i docenti. È a tutti del tutto evidente un assottigliamento del rapporto tra spazi delle istituzioni scolastiche, spazi domestici e spazi virtuali.

altuofianco-ads-cta

La prospettiva della Didattica a Distanza, dunque, ha finito per fondersi e confondersi con un’idea generale e univoca degli spazi della formazione, non a caso nell’interpretazione operativa che si è data della DaD da parte della scuola si è fatta sostanzialmente una trasposizione sul digitale della scuola in presenza, con i suoi tempi, i suoi spazi, le sue dinamiche sociali e relazionali. Questo ha determinato una forma di irruzione nella quotidianità delle famiglie, senza ripensare alla sostanziale diversità della didattica a distanza che ha tempi diversi, forme alternative di lezione, strumenti tecnologici e programmi alternativi e soprattutto andava pensata garantendo il rispetto degli spazi vitali esterni alla scuola.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

In questo spostamento della scuola a casa non si è considerato il medium, il mezzo, gli strumenti digitali come sostanziali e significativi nella realizzazione della didattica a distanza ma anche come spazi entro cui prima della pandemia si realizzavano anche processi di svago. Abbiamo così prodotto una DaD che è diventata scuola in presenza fatta al computer; abbiamo espropriato i ragazzi dei luoghi immateriali del web e dell’intrattenimento a cui erano abituati e abbiamo costretto implicitamente le famiglie ad una dittatura della scuola in casa.

Quello che invece avremmo dovuto immediatamente cercare di costruire era un “Patto Educativo di Corresponsabilità” (DPR 235/2007) in cui si ripensava ai tempi della DaD, in modo che si riorganizzassero i metodi e i modi specifici propri della didattica a distanza, che si organizzasse un dialogo diretto e costante con le famiglie per rispettarne l’intimità della dimensione domestica chiedendo loro di offrire supporto senza farli diventare parte estesa della scuola.

Ora dovremmo pensare ad una piattaforma unica nazionale entro cui sviluppare i tempi scuola in ottica formativa, guardando ai processi di crescita, alle trasformazioni educative e non impostare la presenza online in senso cronologico. Dovremmo stilare un piano operativo nazionale per la formazione dei docenti con indicazioni precise e coinvolgere i genitori in un processo organizzativo dal basso senza entrare nella triste antinomia pro DaD contro DaD.

Resta ancora aperta la possibilità di rigenerare processi virtuosi che tengano insieme formale, non formale e informale anche se a distanza. Per fare ciò dovremmo pensare ad una grande conferenza organizzativa della scuola, quasi come quella di Woods Hole messa su nel 1959 a Cape Cod (Massachusetts, USA) da un giovane J. S. Bruner per rispondere alla supremazia tecnologico-scientifica dello Sputnik 1 Russo. Oggi un vaccino prende il suo nome, noi speriamo che ci siano le premesse per una nuova e straordinaria transizione della scuola verso una digitalizzazione dal volto umano.

Cosa ne pensi di questo articolo? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


In una scuola di Milano gli studenti valutano i professori: è stata annunciata la “pagella dei docenti”

studenti valutano i professori

Il tema della valutazione è uno dei più importanti in ambito scolastico, ma di solito riguarda soltanto gli studenti, con voti e giudizi che indicano un certo livello di preparazione. Eppure, oggi è altrettanto importante anche la valutazione degli insegnanti, come avviene in un liceo di Milano, in cui è stata introdotta la pagella dei docenti. A compilarla non sarebbero i colleghi, come voleva l’ex Ministro Bianchi, né le graduatorie,…

A scuola si impara facendo, l’impatto della pedagogia attiva di John Dewey

John Dewey

A ottobre ricorre l’anniversario della nascita di John Dewey: anche se il nome forse dirà poco ai più, si tratta di una figura che ha avuto un’influenza enorme sulla pedagogia moderna. Dobbiamo infatti a Dewey il concetto del learning by doing: il nuovo approccio, basato sull’idea che gli studenti imparano meglio facendo, è diventato fondamentale nelle moderne metodologie educative. Vediamo allora l’importanza di John Dewey e del suo concetto di…

Un gruppo di maestre “svuota” una libreria acquistando tutti i libri di narrativa e per bambini in vetrina

gruppo di maestre svuota una libreria

Che la lettura sia importante nello sviluppo dei più giovani e nella vita degli adulti, non è certo un mistero. Tuttavia, gli ultimi anni hanno visto una decadenza lenta ma continua di questa pratica, tanto che oggi 6 italiani su 10 non leggono neanche un libro all’anno. Per questa ragione, ogni iniziativa che riesca a portare le persone a leggere (un po’) di più è sempre gradita. Se a Modena…

A Milano c’è un liceo in cui la filosofia verrà insegnata insieme all’intelligenza artificiale

filosofia verrà insegnata insieme all'intelligenza artificiale

Anno dopo anno, la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale stanno diventando una parte sempre più integrante della nostra società. In particolare, le IA si stanno diffondendo in tutti i settori produttivi e della vita sociale, scuola compresa. Se è vero che il 40% degli insegnanti è favorevole all’intelligenza artificiale a scuola, allo stesso tempo bisogna approcciare questa novità in modo consapevole. Diventa essenziale, insomma, preparare gli studenti alle opportunità e…

Fiorella Mannoia confessa di non essere stata una studentessa modello e lancia un appello agli studenti: “Se non leggete saranno gli altri a pensare per voi”

fiorella mannoia

Il rapporto fra studenti e docenti è sempre stato una parte importante delle dinamiche scolastiche, anche nei momenti di tensione. Ne ha parlato di recente anche Fiorella Mannoia, ospite a “La Fisica dell’Amore” in onda su Rai 2. Nel programma condotto dal docente e influencer Vincenzo Schettini, la cantante ha toccato diversi temi, fra cui il rapporto con gli insegnanti e il ruolo che questi ultimi hanno nella crescita degli…

Se un insegnante dà pochi compiti per casa significa che non vuole bene agli studenti

pochi compiti per casa

Non tutti gli insegnanti meritano di essere seguiti: questo il cuore del discorso tenuto da Nicola Gratteri per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una scuola di Casola, in provincia di Napoli. Il procuratore della Repubblica ha parlato agli studenti, mettendoli in guardia da alcuni insegnanti e dai pericoli del web, verso cui è fondamentale mantenere un atteggiamento critico. Con un augurio verso i più giovani, che dalla scuola costruiscono il loro…

La scuola è un luogo di disobbedienza verso sé stessi, dove si forgia l’individuo. In terzo superiore non puoi essere vittima del possibile lavoro causato dalla probabile università

luogo di disobbedienza

Oggi sembra che tutti abbiano un’opinione sul ruolo della scuola ma, allo stesso tempo, in pochi ne sono consapevoli. Da una parte, si sente parlare di educazione come strumento per formare i giovani, mentre dall’altra la scuola emerge come soggetto ormai slegato dalle vere esigenze degli studenti. Nel dibattito sul ruolo della scuola contemporanea si inserisce anche la voce di Edoardo Prati, giovane studente di lettere classiche e influencer. Ospite…

La riforma del voto in condotta non convince Novara: “La scuola non deve trasformarsi in un luogo di punizione”

riforma del voto in condotta

“La scuola non è un luogo di espiazione della pena e di punizione, bensì di apprendimento”. Con queste parole il pedagogista Daniele Novara critica la riforma del voto in condotta voluta da Giuseppe Valditara. Se per il Ministro dell’Istruzione e del Merito il voto in condotta deve essere più determinante ai fini della bocciatura, Novara è in disaccordo su tutta la linea: “così si sviliscono i presupposti della scuola stessa”….

La scuola istruisce, quando ce la fa, ma non educa. Smartphone e computer devono stare fuori dalle classi

la scuola istruisce

In un contesto sociale sempre più complesso, ci sono alcune istituzioni che rischiano di perdere la propria identità. Una di queste è la scuola, al centro della lectio magistralis di Umberto Galimberti al Settembre Pedagogico di Andria . Secondo il filosofo, la scuola oggi istruisce ma non educa, e anzi ricorre troppo agli strumenti tecnologici per sopperire alle proprie mancanze. Quale può essere la soluzione? La scuola istruisce, ma non…

Gli studenti non si alzano dal banco per stare al cellulare neanche durante le ricreazione, un liceo di Torino dice basta: “Saranno ritirati all’ingresso”

stare al cellulare

Il rapporto degli studenti con lo smartphone non è certo dei più semplici, come molti insegnanti e dirigenti sanno molto bene. Per questa ragione, di recente il Liceo Scientifico Alessandro Volta di Torino ha deciso di introdurre il divieto di usare il cellulare a scuola per gli studenti del biennio. Si tratta di una decisione che, per quanto possa sembrare estrema, non è un unicum nel panorama scolastico italiano e…

great

Quaderni operativi?

X

invalsi 2025