Durante la classe prima della scuola primaria tra gli esercizi più importanti c’è l’apprendimento del corsivo: per i bambini è uno sforzo notevole che richiede una concentrazione altissima. In passato l’apprendimento del corsivo avveniva su un normale quaderno scolastico con le righe di seconda e coincideva con l’avvio alla scrittura vera e propria.
Il lavoro degli insegnanti era quantitativamente elevato: spesso portavano a casa tutti i quaderni e, minuziosamente, scrivevano pagine di lettere e sillabe che i bambini dovevano copiare per esercitarsi. Moltiplicato per tutti gli alunni.
Da alcuni anni i libri di testo hanno inserito il volume del corsivo. Uno dei pionieri è stato Fantaparole, corso di grande successo utilizzato da maestre di tutta Italia.
Ma è utile? È un valido supporto all’insegnante? In cosa consiste?
IL QUADERNO DEL CORSIVO
L’inserto del quaderno del corsivo è uno strumento in dotazione ai libri di testo che si propone come strumento per l’apprendimento di questo carattere.
Le pagine proposte sono divertenti, semplici e seguono il filo conduttore del libro (personaggi o animali con cui viene presentato l’alfabeto). Inizia sempre con alcune pagine dedicate ai pregrafismi propedeutici al corsivo: riccioli, cerchietti, anse, onde del mare…
I bambini iniziano a prendere confidenza con i movimenti della scrittura del corsivo senza affrontare subito le lettere vere e proprie. Fantaparole fu scelto da molti insegnanti proprio per la novità della presenza di questo strumento, che oltre ad alleggerire il carico di lavoro per gli insegnanti era studiato appositamente per affrontare la scrittura in corsivo in modo graduale.
Quando i bambini riproducono le onde, poi le ritrovano nelle M e nelle N, quando riproducono i riccioli li ritrovano nelle E e nelle L, quando riproducono i cerchietti li ritrovano nelle A, nelle O, nelle D e in molte altre e la loro mano è già allenata a riprodurre quei movimenti.
Dopo la parte sui pregrafismi inizia la parte dedicata alle lettere vere e proprie: vocali, sillabe… qualche libro propone anche la scrittura di brevi frasi e testi.
Le righe di questi inserti sono quelle di seconda, con evidenziata di un colore diverso la riga piccola, quella che funge da base per tutte le lettere del corsivo. Spesso ci sono anche i puntini da cui partire per tracciare le lettere.
Questo è un altro grande supporto che Fantaparole ha introdotto: molti insegnanti, sul quaderno, aiutavano i bambini colorando o evidenziando le righe o tracciando i puntini.
E IL QUADERNO TRADIZIONALE?
Alcuni insegnanti preferiscono passare al quaderno dopo aver terminato il libro del corsivo, altri lo usano parallelamente, a seconda della risposta dei bambini e da come l’insegnante si sente più sicura nel proporre il metodo.
La conclusione è che questi inserti siano un grande aiuto per gli insegnanti, non solo come per il carico di lavoro alleggerito ma anche come metodologia. Aiutano a ricordare l’importanza dei pregrafismi e la necessità di allenare la coordinazione oculo-manuale prima che i bambini si sentano sicuri per affrontare questo nuovo tipo di scrittura.
UNA PIACEVOLE NOVITÀ PER QUEST’ANNO
Il quaderno del corsivo è stato riproposto anche nel nuovo corso delle autrici di Fantaparole, che si chiama IL GRILLO E LA LUNA . Qui sotto trovi la versione digitale completa da poter sfogliare.
Nella mia esperienza i bambini amano molto il quaderno del corsivo perché li fa sentire grandi: nelle prime settimane della scuola primaria chiedono continuamente: “Maestra, ma quando lo usiamo?“
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